11 novembre 2005

Le parole di un politico

Iniziamo col nucleare:
Il caro bollette si batte col nucleare - di Redazione - Contro l’aumento del petrolio, il premier rilancia l’atomo (il giornale)
Della serie: più scorie per tutti


Dal discorso in occasione della Prima Festa Nazionale della Libertà:
La sinistra in Italia non odia soltanto il leader politico del centro-destra. No, la sinistra odia tutti gli elettori del centro-destra, odia tutti i cittadini che non la pensano come loro. Per la sinistra tutti gli elettori di centro-destra sono ottusi, sono volgari, sono egoisti, sono profittatori, sono la parte peggiore dell’Italia.

La paura dei comunisti:
Vedete, diranno certamente che io cerco di alzare i toni in vista della campagna elettorale, che cerco di ricreare artificialmente un pericolo comunista che non esiste più. Ma io sostengo, io voglio dire che è grave che nella coalizione della sinistra vi siano ancora dei partiti che ostentano con orgoglio la denominazione ­comunista
Ancora vi sono, nella coalizione della sinistra, partiti che ostentano con orgoglio come loro simbolo la falce ed il martello, il simbolo dello Stato sovietico. Noi siamo dei veri democratici, non ci sorprende certo il fatto che esistano questi partiti e che vi siano degli italiani che li votano. Ma non possiamo non sottolineare la contraddizione di una sinistra che si dice cambiata e invece continua ad ostentare i tragici vessilli del comunismo.


Si ricorderà che nella sua coalizione c'è Cuffaro?

E continua, per la serie "fidatevi di me":
Ma di chi si possono fidare di più gli italiani? Di chi ha sbagliato tutto, ha condiviso l’ideologia illiberale del comunismo, di chi, per tanti anni, si è reso complice, almeno morale, delle efferatezze commesse dalle dittature comuniste ed ora, sconfitto dalla storia, cerca di reinventarsi nei panni del liberale? Gli italiani si possono, anzi si devono, fidare di più di chi ha sempre visto giusto, di chi è sempre stato liberale.
Si ricorderà che, grazie anche a quei comunisti (ma anche i socialisti, i repubblicani, partito d'azione ..), sessant'anni fa veniva sconfitta una dittatura (reale, non immaginaria) in Italia?

Il pacifista:
Io non sono mai stato convinto che la guerra fosse il sistema migliore per arrivare a rendere democratico un paese e a farlo uscire da una dittatura anche sanguinosa. Io ho tentato a più riprese di convincere il presidente americano a non fare la guerra

Le paure dell'amico George:
Il governo americano teme un cambio di guida nel nostro paese
E la veloce smentita:
Non ha detto proprio così (Bush), ma basta vedere le dichiarazioni dei leader dell'opposizione che dicono che faranno come Zapatero se vinceranno le elezioni, ritirando le truppe dall'Irak e basta fare uno più uno per capire come la pensa Bush

E per finire, un commento sulla guerra, al primo congresso dei notai:
L’uso della guerra e’ possibile solo se un Paese costituisce un pericolo per gli altri, se ha, ad esempio, armi di distruzione di massa

Poverino: non l'hanno ancora avvisato che le armi non sono state trovate. Alla bufala ci aveva creduto veramente.
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