22 novembre 2005

Terroristi alimentari

La Forestale ha sequestrato ieri 30 milioni di litri di latte della Nestlè: Il latte risulta avariato da una sostanza prodotta dalla confezione. (corriere).

Mi torna in mente una passata puntata di Report dove si parlava del Re della bistecca, Cremonini, e di una partita di carne avariata venduta alla Russia con i contributi della
comunità europea:
È il 1993, la Acsal Montana del gruppo Cremonini vince un appalto comunitario per una fornitura di carne in scatola destinata alla Russia. Qualcosa però sembra essere andato storto. In un fascicolo giudiziario relativo ad un procedimento archiviato nel 2000, si fa riferimento ad una vicenda di carne avariata e di risarcimento danni alle vittime.


Nel corso di una perquisizione furono trovati alcuni documenti, il destinatario di questo è la ditta Acsal Montana. La lettera è datata 8 aprile 1994. A firmarla sono tre donne, due delle quali con lo stesso cognome. Forse parenti. Nella dichiarazione si legge che in qualità del risarcimento danni causati dalla ditta “Acsal Montana” le famiglie sono d’accordo a riconoscere un totale dei danni nell’equivalente monetario uguale a 150.000 dollari americani. La lettera prosegue. Ma di quale danno si tratti non c’è menzione. Quale poteva essere il motivo di questo risarcimento?
Intossicazione da botulino, come accerteranno i medici. E quei soldi servivano anche per mettere a tacere la notizia.

Nella stessa puntata si era parlato anche del "morbo della mucca pazza", che allarmava tutta l'Europa. E il signor Cremonini andava a Porta a Porta a rassicurare gli italiani dicendo: da noi la BSE non c'è.
"L’Italia non ha mai importato farine zootecniche inglesi, mai."

Ma non era vero: il gruppo macellava anche animali francesi, tedeschi e olandesi. Cremonini è stato condannato in primo grado per reato reato di frode nell’esercizio del commercio alla pena di otto mesi di reclusione, pena sospesa con la condizionale.

Come descrivere queste aziende, che si danno la patente di aziende serie, certificate, che sostengono di voler tutelare il consumatore e che, poi, in realtà, per il profitto, per i propri interessi, non esitano a mettere sul mercato merce tossica, dannosa per la nostra salute? Per me si tratta di terrorismo alimentare.
Technorati:

1 commento:

Anonimo ha detto...

Equiparazione al terrorismo.

Ovviamente appurando la volontarietà dell'atto.