18 dicembre 2005

La manifestazione NO-TAV a Torino

Ieri a Torino è avvenuta, pacificamente, la manifestazione NO-TAV: ospiti Dario Fo, Beppe Grillo, Marco Paolini e Franca Rame, e infine Marco Travaglio. .
Pacifica, provocazione di
Borghezio a parte ...
Dal palco la battuta di Beppe Grillo: "con l'alta velocità la mozzarella potrà viaggiare a 220 km all'ora, anzichè a 160 ... a cosa serve?"
Già, bella domanda. Cui ancora non hanno risposto nemmeno gli esponenti del centrosinistra (come il presidente Bresso e il sindaco Chiamparino) favorevoli alla TAV.
Questa è l'intervista a
l'unità di Grillo, e questo un post del blog dove si parla dello scmabio delle merci, il nocciolo della questione sull'alta velocità.
Technorati:

4 commenti:

Anonimo ha detto...

purtroppo è necessario avere coscienza e conoscenza dell'economia politica internazionale per capire perchè le merci devono viaggiare velocemente per tutta Europa (e non lo dico affatto con cattiveria). la TAV cmq, sia chiaro, NON è uno strumento per velocizzare il trasporto merci, ma per farne aumentare la capacità. una linea più corta e veloce di fatto consente il passaggio di volumi di traffico superiori (è sufficiente fare un piccolo calcolo matematico per comprenderlo). e se l'Europa vorrà rimanere competitiva sui mercati mondiali (ovvero se volgiamo mantenere i nostri posti di lavoro e gli attuali livelli di benessere) deve poter competere ANCHE sul piano dei trasporti delle merci, sia per l'export, sia per l'import. mancando piani continentali di potenziamento delle reti di trasporto delle merci il nostro mercato potrebbe essere facilmente superato da quello dei paesi emergenti (cina ed india) e scarsamente competitivo nei confronti di queste economie rampanti.
ma vorrei anche puntualizzare un'altra delle stupide (senza rancore) affermaazioni populiste di Beppe Grillo (a proposito dei biscotti della danimarca): l'Italia VIVE soprattutto del "made in Italy", ovvero del fatto che le nostri merci hanno maggior valore PROPRIO perchè prodotte in Italia. NON ha quindi alcun senso privare la nostra economia della propria specificità nella produzione dei prodotti, proprio perchè attualmente è questa specificità il nostro UNICO punto di forza. ed il discorso vale anche per tutti gli altri paesi del mondo, compresa la danimarca. impedire ai biscotti danesi di essere venduti negli USA (o ai prodotti italiani di essere venduti in Guatemala) significa condannarci ad un futuro di protezionismo, nazionalismo e miseria. e spero che questo sia più chiaro da comprendere.

alduccio ha detto...

Mi dispiace ma non hai capito: le merci devono per forza viaggiare ad alta velocità? Non mi sembra ... E sul discorso dell'amianto, dei costi?
Ieri il prof. Ponti del politecnico di Milano si dichiarava scettico sull'alta velocità, se destinata all'uso delle merci. Magari è populista anche lui?

alduccio ha detto...

Va bene: l'attuale progetto è migliorabile. Mi basta sentire questo.

Anonimo ha detto...

Informati sullo scandalo

Perino - Agnoletto - Banca Etica - Fondi Carcaterra

Valori Responsabili Obbligazionario Misto Banca Etica, neanche un'azienda italiana, neanche un'azienda etica, neanche una solidale, neanche un fondo italiano

Perchè se Schi,etti affermava di avere un motore che produceva energia 24 ore su 24 è stato discreditato, diffamato, minacciato, escluso da Perino dall Val di Susa senza nessuna prova sperimentale pubblica?

Perchè se un motore casomai non funzionasse all'improvviso una persona non diventa nemmeno più accettata in una valle, minacciata, bannata dal sito notav, discreditata, e i suoi amici malmenati?

Per un motore che non funziona?

Se un motore non funziona basta farlo vedere a tutti, produrne qualche decina di esemplari distribuirli e poi se non funziona vengono restituiti come qualsiasi prodotto difettoso

Perchè Perino attingeva dai fondi BPM Banca Etica Carcaterra ed impediva prove sperimentali pratiche del Motore di Schi,etti?

Il settore dell'energia: la grande truffa contro l'umanità
http://fondo-investimento-etico.blog.kataweb.it/il_mio_weblog/2007/05/il_settore_dell.html