23 gennaio 2006

Le telefonate di Pera

"Allora ... abbiamo una banca": queste le parole dello scandalo nella telefonata di Fassino a Consorte, intercettata e pubblicata illegalmente dal Giornale.

Ma, rimanendo in tema di telefonate scottanti, perchè non ricordare le telefonate del presidente del Senato, Marcello Pera, intercettate dalla Guardia di Finanza, in un’oscura faccenda di sottogoverno (la nomina di un sindaco di Forza Italia presidente della Salt):
conversazione dell’8 giugno 2004 nel corso della quale il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi avanza all’imprenditore Marcellino Gavio precise richieste sulla persona da nominare alla presidenza della Salt, l’autostrada ligure-toscana. Il tono delle confidenze è concitato poiché, si apprende, la seconda carica dello Stato non vuole sentire ragioni e pretende che su quella poltrona vada il suo raccomandato, costi quel che costi. Un certo giorno il povero (si fa per dire) Gavio se ne esce con una sorta di pietoso lamento: «Sono andato da Pera e mi sono sentito una girata da fuori di matto perché non facciamo il presidente... Adesso vediamo cosa possiamo fare per aiutarlo a far ‘ste strade...».

In un paese normale sarebbero chiesti dei chiarimenti agli interessati: qui da noi, naturalmente, nulla del genere è successo. Il presidente Pera tra un incontro in Vaticano e uno scontro di civiltà non disdegna interventi di natura più terrena (le sue «stringenti indicazioni» per favorire l’Enel nella compravendita della società del gas di Lucca sono state denunciate dal sindaco della città, suo ex pupillo di Forza Italia).
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

caro Alduccio, scrivi: "...in un paese normale sarebbero chiesti dei chiarimenti..." In questo paese chi ha l'informazione in mano decide su cosa si deve scandalizzare il popolo e su che temi devono aprire il loro titoli 3/4 dei tg e gr, il televideo e parecchi giornali. Speriamo di ritornare presto ad essere "un paese normale"!!

alduccio ha detto...

Rimaniamo in attesa ...
Aldo