22 febbraio 2006

E' ufficiale: dobbiamo vederci i reality

"Che tempo che fa", il programma di Raitre condotto da Fabio Fazio, ha violato le disposizioni dell'atto di indirizzo della commissione di Vigilanza sulla Rai relative in particolare alla presenza dei politici nei programmi di intrattenimento. (corriere).
I motivi?
  • La satira di Cornacchione
  • gli ospiti stessi del programma (come il politologo Sartori)
  • lo stile di conduzione di Fabio Fazio

I consiglieri polisti della tv di Stato sferrano un attacco mirato a RaiTre e a "Che tempo che fa", di cui chiedono la "chiusura". Sono gli stessi consiglieri polisti che vogliono rimpiazzare il direttore di Rai Due Ferrario con Marano (quota Lega) proprio mentre la Seconda Rete ospita l'evento chiave dell'anno, le Olimpiadi. E le nomine di fine legislatura saranno molte di più, sembra: fino a 25. (repubblica).

Su La stampa potete leggere la motivazione:
Nel ciclo di trasmissioni "Che tempo che fa" diffuse dal 4 novembre 2005 al 5 febbraio 2006, da qualificarsi come programmi di intrattenimento - sostiente l'Authority - si è registrata infatti l'abituale presenza di esponenti politici, intensificatasi nell'approssimarsi della campagna elettorale, senza che tale presenza trovasse motivazione nella particolare competenza degli invitati sui temi trattati.

Per cui, sembra di capire, Fazio poteva ospitare i politici solo se parlavano del tempo. E magari avrebbero detto anche cose sensate?

Testa di ariete del Polo, nel gruppo dei consiglieri Rai, è Petroni (Forza Italia). E' lui, il 13 febbraio, a scrivere una prima lettera al direttore generale Meocci. Petroni critica la presenza a "Che tempo che fa", domenica sera, di Giovanni Sartori:
Perché chiamare - si chiede - proprio il politologo che nel suo libro ("con toni di parte") ha criticato il federalismo voluto dal centrodestra? Petroni attacca poi gli "accenti sapidi" con cui Cornacchione ha imitato il premier Berlusconi.
Ma critica soprattutto il conduttore Fazio "che irride alla par condicio", animato da una "specifica volontà di ignorare le norme in vigore".

Insomma, secondo Petroni, durante la campagna elettorale, dobbiamo vedere solo fiction o reality. Ci prendono per dementi? E, dopo Fazio, cosa facciamo chiudere? Blob?

Ma in realtà, a voler essere cattivi, forse dietro c'è il discorso delle 25 nomine dirigenziali di fine legislatura (sarebbe la prima volta che la Rai fa delle nomine a fine legislatura). Sono nomine importanti: la guida dell'agenzia pubblicitaria Sipra, le Direzioni Acquisti, Immobili, Finanza.
Si profila un inciucio tra Meocci con i consiglieri dell'Unione (che han votato contro la mozione a Fazio)? Chiudete un occhio su Fazio (congelato fino ad aprile) e ci accorderemo sulle nomine?
Quando finalmente avremo una Rai lontano dai partiti?
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