31 marzo 2006

Ieri sera credevo di vedere doppio

Ieri sera credevo di vedere doppio:
vedevo due Terence Hill, uno nei panni di un prete, un altro vestito da dandy in Brasile.
Lo share:
Don Matteo VUOTO DI MEMORIA share: (7.319) 26,74%
NON C'E' DUE SENZA QUATTRO share: (1.992) 7,84%


























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W la ricerca di Riccardo Iacona

Va in replica l'inchiesta di Riccardo Iacona "W la ricerca" (andata in onda il 21 giugno 2005), sulla situazione della ricerca e dei ricercatori in Italia. Ricercatori a scadenza, per la situazione precaria in cui lavorano.
Puntata fortemente consigliati ai signori candidati.
Argomento che interessa gli italiani sicuramente più dei bambini cinesi.
Ma di cui, stranamente, se ne parla troppo poco.

Immaginate una fabbrica i cui operai siano tutti o quasi tutti precari, non abbiano alcuna garanzia che i contratti vengano rinnovati, non abbiano alcun diritto “sindacale” e siano sottoposti al volere del direttore della fabbrica. Immaginate ancora che i finanziamenti che tengono in vita la fabbrica siano insufficienti e incerti.Immaginate infine che i migliori operai della fabbrica, quelli piu’ specializzati, quelli che sono capaci a fare il loro lavoro, quelli che hanno il know how e lo possono esportare comincino ad andarsene, a lasciare la fabbrica per andare a lavorare dalla concorrenza, dove i contratti sono certi, il lavoro e’ ben pagato e il merito, la bravura vengono incentivati e sono una moneta spendibile.Ebbene la situazione dei ricercatori italiani e’ come quella di questi operai: manopodera di altissima specializzazione a bassissimo costo, veri e propri schiavi della ricerca senza diritti e senza prospettive certe.
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Muri puliti, strade insanguinate

Cingalese ferito da un poliziotto in borghese del nucleo anti-writer, a Como.
La colpa?
Imbrattava i muri.

Dainati avrebbe quindi alzato l'arma, una calibro 9, e sparato, quando ancora i ragazzi erano con le spalle al muro. Un colpo accidentale, forse. Certamente la pistola era senza sicura.

Immagino le reazioni: solidarietà verso chi ci difende dai teppisti .. non si devono criminalizzare chi difende la legge .... siamo dalla parte degli agenti ....

Il nucleo «anti-writer» ha fatto parlare di sé, nei tre anni della sua costituzione. Voluto dall'assessore alla polizia locale Francesco Scopelliti, di An, ha ottenuto il plauso dei rappresentanti della piccola proprità edilizia e un premio dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per operazioni di polizia giudiziaria che hanno portato alla denuncia di decine di graffitari, poi costretti a patteggiare condanne in tribunale per danneggiamento. Non mancano però i detrattori, che contestano metodi definiti sbrigativi e l'opportunità di contestare a ragazzi poco più che maggiorenni reati quali l'associazione per delinquere ...
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30 marzo 2006

Il silenzio sui problemi

Anche in america l'hanno capito: che dei veri problemi dell'Italia è meglio non parlare.
Molto meglio parlare dei bambini cinesi, dei bot, dei comunisti ....
L'articolo dell'Herald Tribune, segnalato dal corriere, affronta il problema in modo ironico.
Il problema è quello del lavoro precario, raccontato a partire dalla storia di un giovane architetto, Antonio Incorvaia, che dopo la laurea è saltato da un posto di designer grafico a quello di editor di testi per la tv, per poi approdare al giornalismo web.

La sua storia è raccontata da un libro e da un sito Generazione 1000 euro, e da un blog:
Ci sono i momenti di sconforto e quelli di grande gioia.
Oggi vige la seconda (fortunata) ipotesi: mi hanno chiamato dalla casa editrice e dall'agenzia interinale. Ma che è, si mettono d'accordo che ti fanno ste telefonate a 3 minuti di distanza l'uno dall'altro? (
continua)

Il quotidiano americano sottolinea come la situazione di milioni di giovani sia sostanzialmente sottovalutata in questa campagna elettorale. «Con il premier Silvio Berlusconi e il suo principale avversario, Romano Prodi, che si scambiano vicendevolmente insulti e difendono i loro trascorsi, l’incertezza che circonda gli italiani che entrano nel mercato del lavoro non è stata una questione di primo piano»

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Ci sono anche loro!

Dopo aver riempito pagine di giornali sui disordini di Milano, sulla sinistra violenta e criminale, ogni tanto appaiono notizie finalmente appaiono notizie come questa: "Aggredita Vladimir Luxuria, An sospende due consiglieri"

Oddio! Esistono ancora gli skinhead! Esistono ancora (sui giornali) le aggressioni dei neo-fascisti! Strano credevo fossero spariti.

Giusto per completare il quadro, ieri ci sono state due sentenze: la prima per i "disordini" scoppiati all'ospedale
San Paolo, dopo la morte di Davide Dax Cesare. Un carabiniere condannato (quello che manganellava il ragazzo immobilizzato). L'altro carabiniere (quello che nel video prende a calci il ragazzo a terra) era già in prigione per una questione di mazzette.

La seconda sentenza riguarga
l'assalto al Conchetta avvenuto il 7 agosto 2004: 10 giovani di estrema destra sono stati condannati a pene che vanno da un anno e 4 mesi a 4 anni e 8 mesi. In quell'aggressione 6 autonomi erano stati agrediti e accoltellati.

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La sindrome dei balcani in TV

Ieri, nella puntata de "La squadra" si è parlato di un argomento tabù: dei militari italiani morti per "Sindrome dei balcani".

L'ispettore di polizia Guerra e un capitano che è stato in Bosnia dopo aver visto le immagini registrate della tramissione Report (andata in onda domenica 7 marzo 2004 ) commentano:

"- Una patria che ti abbandona quando muori, non è più una patria
- E' perchè l'avrebbero fatto?
- Per risparmiare qualche migliaio di euro di equipaggiamenti
"

Gli americani conoscevano i rischi dell'uranio impoverito dal 1992. Noi, ancora nel 1999 (governo D'Alema, ministro Carlo Scognamiglio), andavamo nelle aree contaminate con i guanti di lana.
Perchè faceva freddo.E i giubbotti in dotazione, dovevano lasciali lì, in Bosnia, per quelli che arrivavano dopo.
I vertici militari e politici italiani sapevano e hanno taciuto. Hanno falsificato i test, includendo nei campioni tutti i militari, anche quelli che non avevano subito l'esposizione all'uranio.
E tutto per cosa? Per soldi.

E qui non c'entra destra o sinistra:
MARCO MINNITI - Sottosegretario alla Difesa (2001)"Vorrei dire a Melis e a tutti quanti gli altri ragazzi, per quanto ci riguarda devono avere la tranquillità che non soltanto si faranno tutti quanti i controlli medici ma che anche coloro che hanno contratto delle patologie, per qualunque ragione, noi non li lasceremo mai soli." Velery Melis è morto il 12 febbraio scorso. Aveva atteso che lo Stato si prendesse cura di lui, della sua malattia e che gli riconoscesse un risarcimento. Nullo di tutto ciò è avvenuto ed per questo che sulla bara del caporalmaggiore Melis non c'era il suo cappello di alpino e il tricolore.

E, con l'attuale governo di centrodestra, l'esito della commisione del Senato aveva concluso:
"Non sono emersi elementi per affermare una responsabilità diretta dell'uranio impoverito" per le morti e le malattie che hanno colpito i militari italiani impegnati nei Balcani, ma sono state trovate "nanoparticelle che potrebbero essere state prodotte dall'esplosione dei proiettili".

Qui la differenza è essere assassini o non essere assassini.
Ricordiamolo ancora: 40 morti e 300 militari ammalati. L'ultimo si chiamava Fabio Senatore; aveva 24 anni ed era nato a Napoli.

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Il silenzio degli innocenti di Thomas A. Harris

"- Un bruco diventa pupa dentro una crisalide. Poi emerge: esce dal suo spogliatoio segreto trasformata in una bellissima imago. Sa cos'è un'imago, Clarice?
- Un insetto alato adulto.
- E che altro?
- Lei scosse la testa
- E' un termine tratto dalla defunta religione della psicolanalisi. Un'imago è un'immagine del genitore, sepolta nell'inconscio dell'infanzia e circondata d'affetto infantile."


La metafora della trasformazione è al centro del libro e ne è il significato. La trasformazione della pupa in insetto, da un essere brutto e insignificante in una splendida falena.
E' la trasformazione che subisce l'allieva Clarice Starling, che, riesce a liberarsi delle sue paure, rappresentate dal pianto e dal lamento degli agnelli (vittime innocenti, nel suo inconscio) che periodicamente rivede nei suoi sogni.
E' la traformazione che vorrebbe subire il serial Killer James Gumb: da un'essere senza identità sessuale (come la pupa nel bozzolo), vorrebbe diventare una donna.

E in questa storia, al Dottor Lecter, rinchiuso nella sua cella in un manicomio criminale, spetta il compito di Deus ex Machina. Dovrà guidare la trasfomazione di Clarice, in un profondo scambio di informazioni: lui le fornirà le informazioni per la cattura di "Buffalo Bill", lei parlando dei suoi ricordi d'infanzia. Do ut des.

Splendido libro, che è prima di ogni cosa un thriller narrato con un tono molto crudo e reale: Harris riesce a far immergere il lettore negli abissi della mente del serial killer, dei semplici oggetti da usare per il suo disegno
"Il materiale giace sul fianco, raggomitolato come un gambero. Sembra che dorma. ... ".
Semplicemente inquietante.

Ma alle pagine della caccia al killer si alternano momenti narrati al tempo singolare, raccontati da Harris come fossero sequenze cinematografiche: Lecter nella sua cella, Crawford nella sua casa, la cantina di Jame Gumb ...
Pazzia, dolore, tensione, paura, tutto in un unico grande libro.

Dal film il regista Jonathan Demme ha tratto un film, con Jodie Foster e il grande Anthony Hopkins nel ruolo del dottor Lecter.


Agli oscar del nel 1991 ha vinto i seguenti premi:
1991 - Miglior Film Oscar [Academy Awards]
1991 - Miglior Regia Oscar [Academy Awards] Jonathan Demme
1991 - Miglior attore Oscar [Academy Awards] Anthony Hopkins
1991 - Miglior Attrice Oscar [Academy Awards] Jodie Foster
1991 - Miglior Sceneggiatura non Originale Oscar [Academy Awards] Ted Telly

Qui il trailer.

P.S.: il quadro citato dal dottor Lecter "Apollo scuoia Marsia" non è di Tiziano ma di Giambattista Tiepolo

I link al film su bol e ibs
I link per il libro su bol e ibs
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29 marzo 2006

I non lettori italiani

Subway-Tabloid è il nuovo tabloid di Subway-Lettaratura, una Manifestazione culturale e sociale ideata e promossa dalla Associazione No Profit Laboratorio E-20. Fino al 1 aprile viene distribuito gratuitamente qui.

C'è un articolo di Enrico Finzi, "Indagine su un lettore al di sopra di ogni sospetto", su un'indagine condotta da Astra Ricerche per conto dell'associazione Piccoli Editori.
Traccia il profilo dei "non lettori" e sull'orgoglio di non leggere: da qualche anno il legger libri è identificabile spesso con l'assenza del piacere, anzi come ostacolo al piacere; come noia e fatica senza senso e senza riscatto; come frigida solitudine senza calde interazioni sociali; come vecchia stressante espressione del rifiuto della "modernità". Molti non lettori di libri rivendicano orgogliosamente la loro scelta, accusando i libri d'esser perdenti sui due terreni dell'informazione rapida e dello sfogo euforizzante ; di far perdere tempo; d'esser estranei alla cultura contemporanea della velocità, del ritmo incalzante, del consumo rapido di micromoduli non complessi.

Il profilo che traccia dei lettori è rabbrividente: "un individuo presuntuoso, anaffettivo, introverso, negativamente pieno di dubbi e sfumature, intellettualistico. complicato".

In effetti leggere un libro richiede tempo, pazienza, uno sforzo per capire la storia, il messaggio che ci ha voluto lasciare l'autore. Dal profilo del lettore mi sembra di poter tracciare il profilo di quelli che non leggono: persone che credono di saper già tutto, e questo è tutto quello che sanno.
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La calda serata di Ballarò

Berlusconi contro Bonino e Bertinotti. Anche se in realtà sembrava che fosse Bonino contro Bertinotti, con Berlusconi da paciere.
Se per arrivare ad una maggiore laicità dello stato dobbiamo usare la Bonino e la Rosa del pugno, siamo messi male. E vedere Berlusconi che se la rideva guardando i due litigare sull'Alitalia o sulla Cina è dura da mandare giù.

E non capisco
Capezzone quando diceva che era Moretti a far campagna per Berlusconi.
Chi ha visto Ballarò ieri ha avuto l'impressione che la Bonino fosse nell'Unione solo per far dispetto a Berlusconi.

Ieri il botta e risposta tra la Bonino e Berlusconi è stato aspro. Non era in territorio amichevole, non aveva di fronte l'amico Fausto o il complimentoso Rutelli.
Un Berlusconi senza argomenti, capace di tirare solo fuori i soliti argomenti triti e ritriti: "Non siamo messi così male, i giornali sono faziosi, newsweek non dice la verità ..".
Perchè non si è dimezzata la disoccupazione (ad es.)? E' sempre colpa dell'eredità lasciata dei precedenti governi della sinistra, per il premier.
Ma quanti anni ha governato la sinistra?

Ieri poi la bomba: i rincari sarebbero colpa di Prodi, perchè scelse un cambio sfavorevole alla lira.

Non bastava la storia dei bambini bolliti in
Cina, i milioni di crimini comunisti, l'oro di Mosca ... Ma dobbiamo guardare avanti o continuare ad accusarci dei crimini del passato? Allora perchè non ricordare il commercio dei schiavi in America, il linciaggio dei negri in Missisipi, il Ku Klux Klan?

Gli italiani giudicheranno il governo, in base a come percepiscono il loro benessere, se stavano meglio prima o ora. Per il premier sarebbero dei pazzi, tutti contro di lui.
Ma sono gli stessi italiani che, nel 2001, lo han votato, ben sapendo chi fosse.
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28 marzo 2006

Confermata la condanna di Previti

Una sentenza squillante:
Per i giudici della Seconda Corte d'Appello di Milano vi fu un «passaggio quasi diretto» di 500 milioni «da un conto Fininvest a un conto del giudice Squillante tramite transito per il conto «Mercier» dell'avvocato Previti».
Confermata la condanna a 5 anni, dunque.


"Può dunque concludersi tranquillamente circa la non veridicitá delle dichiarazioni difensive degli imputati, e per contro circa la permanente significanza probatoria di un bonifico assolutamente certo da crediti a Previti a Squillante con provvista Fininvest"

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I fioretti della CdL

Casini: Ho fatto un fioretto: fino alle elezioni non polemizzo con Berlusconi, non è quel che vogliono i nostri elettori

Berlusconi aveva promesso al «caro don Massimiliano» di osservare un'astinenza sessuale totale per due mesi e mezzo, fino al 9 aprile ...
salvo poi
smentirsi:
Il fioretto sull'astinenza? «Era solo una battuta... oltretutto l'astinenza fa male al cuore, quindi io non mi astengo, con moderazione».

Intanto il premier ha ribadito di
non volere un'Italia multiculturale e multietnica.
Se avesse studiato storia ... saprebbe che l'Italia è quel che è proprio perchè sono passate tante culture e siamo stati in contatto con tanti popoli: dagli arabi, ai normanni, ....

Forse solo i russi non abbiamo avuto il piacere di incontrare.

E quanto al multietnico: provi lei a fare a meno di tutte le badanti, di tutti i lavoratori extracomunitari ... altrimenti potremmo ribattere che anche il suo giocatore Andriy Shevchenko è venuto a rubare il posto ai giocatori italiani.
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Oil for Formigoni

La notizia: (riportata da repubblica e si canisciolti):
"Fabrizio Rota, segretario particolare e braccio destro del Governatore della Lombardia Roberto Formigoni, è stato iscritto al registro degli indagati della procura di Milano con l'accusa di corruzione internazionale. L'inchiesta è nata dallo scandalo Oil for food, quello dei barili di petrolio venduti dal regime di Saddam Hussein a uomini politici di tutto il mondo in cambio di pressioni filo irachene in ambito internazionale"

Il sillogismo è stato il seguente (per giustificare la guerra in Iraq):
Saddam = dittatore --> combattere una dittatura = guerra giusta.
Anche se la guerra è partita da un bluff, quello delle armi di distruzione di massa.
Anche se il reale motivo era mettere le mani sul petrolio iraqeno.
Se il sillogismo fosse corretto, allora: Saddam = dittatore --> chi aiuta il dittatore = dittatore anche lui.

Ma Formigoni si è sempre difeso dicendo che lui ha fatto solo opere di bene. Anche quando esplose il caso a ottobre.
Intanto la Lega pronta a sfiduciare il governatore dopo le elezioni, i il DS Pizzetti invita Formigoni a dissipare «l'ombra» mettendo il veleno nella coda: «Anche per non avvalorare supposte tesi circolanti in ordine alla pretesa candidatura al Senato».
Come a dire, si candida per immunizzarsi.
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27 marzo 2006

Sandrone si sposa


E Sandrone si sposa!
giovedì 30 marzo, a Bologna.

Auguri! A tutti e due!
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All'armi siam fascisti

Un paio di informazioni sugli alleati fascisti della CdL:

Sabato 25 a Roma c'è stata "La marcetta su Roma" della Fiamma Tricolore a Roma, pochi giorni dopo la commemorazione della strage delle Fosse Ardeatine.
L'hanno chiamata "La squadra del cuore".


Questo il sito ufficiale della Fiamma per le elezioni del 2006: potete trovare i manifesti della F.T.: contro le privatizzazioni, contro la flessiiblità, contro la privatizzazione della sanità ...
Sembra di sentire parlare Bertinotti.

Questo invece il sito di Forza Nuova, sezione Vicenza. Dal quale potete leggere, la Controstoria raccontata da Forza Nuova:

Chi sono i veri criminali della guerra?
"
I veri criminali della 2aguerra mondiale? Chi sterminò milioni di civili indiscriminatamente bombardando città senza difese militari?
Chi dalla sua fondazione è stato impegnato in una azione di guerra ogni 10 mesi per un totale di circa 250 attacchi? Chi entra in guerra solo per interessi economici, pianificando per bene quali e quanti danni provocare all'avversario per avere massimizzare i profitti ? ...a tutte queste domande c'è una sola risposta :
Gli stati uniti d'america.
Straordinario è che ad affermarlo con fonti decisamente attendibili sia lo storico americano John Kleeves, ancora più straordinario è il fatto che sia progressista e che sia stato pubblicato in italia da un autore decisamente non di sinistra. (non molto straordinario è poi che non riesca a trovare in america un editore, ma questa è un'altra storia.)
Nel libro accusa "Sacrifici Umani" (edizioni il cerchio -rimini-
www.libreriaeuropa.com con introduzione di Marcello Veneziani) l'autore pone come criminali indiscussi della 2a g.m.proprio il suo paese natale, spiegando come sia stato il primo paese ad utilizzare la tattica della guerra totale"

La croce celtica?
"La Croce Celtica non è un simbolo violento. Questo simbolo è presente nella zona celtica dell'europa : Galles, Irlanda, Cornovaglia e Britannia e serviva per delimitare zone come i monasteri o le tombe (scolpita nella roccia o nella pietre arenaria), oppure per fini propiziatori contro le forze del male. "
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W L'ITALIA Tribunali!

In un momento in cui si parla solo di magistrati e toghe rosse, sappiamo come lavorano veramente i giudici e i magistrati?
Ce lo ha fatto vedere ieri sera Riccardo Iacona, nell'inchiesta
W l'Italia Tribunali!
Iacona ha girato gli uffici dove si amministra la giustizia a Napoli, a castel Capuano. Dal 1867 quel palazzo è adibito a palazzo di Giustizia e, per certi aspetti, sembra che il tempo non sia passato.

Metal detector che non funzionano, stanze senza collegamenti telefonici, senza riscaldamento, bagni senza carta. E dappertutto vistose crepe ai muri, piani che dovrebbero essere chiusi per pericolo di crolli che vengono adibiti a depositi. Depositi di cosa? Di faldoni, di carte processuali, per processi che magari risalgono a vent'anni prima. Carte che contengono parte della vita di persone, ricorsi di lavoro, cause ... lasciate marcire per terra o mngiate per topi. Una visione molto desolante.

Iacona ha anche fatto vedere in che modo è costretto a lavorare il personale dei tribunali: con i tagli alle coperture finanziarie mancano strumenti di cancelleria, stanze per i magistrati, soldi per monitorare lo stato delle strutture.
E giudici come Magda Cristiano costrette a portarsi avanti e indietro da casa una borsa con le carte dei processi sui quali si deve pronunciare perchè non dispone di una stanza.
Manca il personale nelle cancellerie e i faldoni con le carte dei processi sono abbandonate in armadi aperti a tutti quelli che passano nei corridoi. Qualcuno si perde.
Siccome esiste un solo fax per spedire le notifiche dei processi, si fa ancora come 40 anni fa: si consegnano le carte a mano. E i processi allora vengono rinviati di volta in volta: cause che si trascinano per anni e le persone che si aspettano giustizia, possono solo sperare di vivere a lungo. Di non morire prima che il processo abbia avuto termine.

E accanto a questo, lo scandalo dei ricorsi che lo stato ha fatto nei confronti delle persone ammalate per leucemia, talassemia, a causa delle trasfusioni infette. Per una persona, già malata, vedersi la causa spostata nel 2007 (la causa d'appello, per inteso) è un duro colpo. Una madre, che ha visto la figlia morire prima dell'appello ha detto "vorrei dire al giudice che ha impugnato la sentenza, se c'eri tu al mio posto cosa avresti fatto!".

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La lezione della Francia

Dopo le barricate, il fuoco e le fiamme, le occupazioni, De Villepin fa un passo indietro. Si torna a discutere sul contatto di primo impiego CPE:
"la mia volontà - ha detto - non è stata ancora capita, e prendo atto delle incomprensioni alle quali dobbiamo far fronte oggi".

Che lezione abbiamo imparato dalla Francia?
Che i problemi (quelli reali, dei giovani) non si possono risolvere se non facendo uso della forza. E' una lezione sbagliata, molto dura. Che mette da parte tutto il mondo politico che, apparentemente, non è stato capace di difendre i diritti degli studenti. I futuri lavoratori.

Se da un parte il governo grancese ha cercato lo scontro, imponendo una legge che permette il licenziamento nei primi due anni, la controparte politica, la sinistra francese, ne esce anch'essa sconfitta. A vinto la piazza, han vinto gli scontri, purtroppo.

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26 marzo 2006

Il gioco del Caimano

Ieri sera, intervistato da Fazio, Nanni Moretti, forse per gioco, forse per timore di incappare
nelle norme della par condicio, si è lanciato in un gioco, la definizione del suo ultimo
film, il Caimano:
"Questo è un film politico .. no anzi, non è un film politico, perchè mi fai dire che è un
film politico? Ecco, è un film comico. No non è un film comico. Un poliziesco, no non è nemmeno
un poliziesco .. non sappiamo che cos'è.
E' un film di indagine processuale ... no è un film di fantascienza, sì è un film di fantascienza ambientato in Italia, anzi in Germania, dove c'è un cancelliere del consiglio che possiede tre televisioni ...
".

Strano film: prima ancora che uscisse, già aveva delle recensioni preventive. D'altronde
come ha anche ricordato Fazio, l'immimenza delle elezioni ne ha disturbato l'uscita.

Il gioco tra Fazio e Moretti è andato avanti: indovina chi ha detto questo?
- Di questo film alla gente non gliene può fregare de meno
- Spero sia utile alla campagna elettorale
- Vedrò il film dopo le elezioni
- I migliori film di Moretti li ho visti da piccolo
- Sta spostando l'attenzione su di se
- E' un regista conservatore


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Scatta l'ora legale: le reazioni politiche

Scatta l'ora legale: si dorme un'ora in meno. Le reazioni dei due sfidanti

B. "Visto, dopo aver messo le mani sui vostri risparmi, sui bot, la sinistra non esita
volervi rubare anche il sonno! Non solo la nostra democrazia è in pericolo, ma anche la
qualità del nostro riposo!
"

P. "Nel nostro programma avevamo già previsto il passaggio all'ora legale. Sarà nostro
compito vigilare, al contrario di quello che ha fatto il centrodestra, sul riposo degli
italiani
".

Ovviamente queste dichiarazioni sono False! Ma, visti i tempi, potrebbero sembrare vere.

24 marzo 2006

CSI Las Vegas: la nuova serie


Dopo la mezza delusione dello sin-off CSI New York (dove, secondo me, la grandezza della città ha schiacciato le personalità dei personaggi), riprende la serie ambientata a Las Vegas.
Come il vino: più invecchia la serie e più diventa migliorore.
Rispetto alle precedenti serie CSI lo stile è sempre più da film che non da fiction.
Quanta differenza con le fiction poliziesche italiane: qui (in Italia) c'è un 50% di indagine e un 50% tra ammiccamenti tra carabinieri/ris/poliziotti. Nella serie americana c'è un 90% di indagine e un 10% di affari personali.

Qui il link di
CSI-italia e questo il sito ufficiale della CBS
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Anniversari da ricordare ..

Come scrive Francesco, ci sono termini abusati ingiustamente e dalle persone meno indicate.
Parole come squadrista, ad es.
E, nel suo post ricorda l'anniversario delle
Fosse Ardeatine, proprio il 24 marzo 1944.
E, dal canto mio, vorrei ricordare l'anniversario del
Golpe in Argentina, il 24 marzo 1976:
Lo scrittore Ernesto Sabato, che nel 1983 ha guidato Commissione sulla Scomparsa delle Persone voluta dal presidente Alfonsin, ha addolcito il libro dei verbali delle tragedie con un titolo che si aggrappa alla speranza: «Nunca Mas».

L'Argentina di Kirchner non ha voltato pagina scegliendo l'oblio. Prova a ricostruire la memoria ritrovata, progetto per il paese del futuro, ma non è facile. Il 24 marzo, anniversario della notte dei generali, è stato proclamato festa nazionale. Per ricordare e capire, soprattutto spiegare alle nuove generazioni quel «nunca mas» che l'ottimismo di uno scrittore pessimista aveva immaginato. «Le cerimonie del ricordo non sono manifestazioni formali, bandiere e discorsi: vogliono rilanciare l'impegno per cercare la verità e fare giustizia».

Ma, come in Italia, anche in Argentina i fantasmi non si arrendono.
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I 2 Pinelli

Ripristanata la vecchia lapide di Giuseppe Pinelli, accanto a quella che furtivamente il comune aveva deposto.
La nuova ricita "morto innocente". La vecchia recitava "ucciso innocente".
Ora sono una accanto all'altra, come se esistessero due Pinelli. Uno morto l'altro ucciso.

Per fortuna che gli anarchici e quanti erano presenti ieri a Piazza Fontana, non sono caduti nelle provocazioni, del sindaco e della giunta milanese:
Albertini "Mi aspetto che venga danneggiata, divelta, distrutta e che ci sia qualcuno che dica che hanno fatto bene."
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23 marzo 2006

La paura del Caimano

Anteprima tiepida del film di Moretti, "Il caimano" (alcune immagini).
Berlusconi fa sapere che non lo vedrà e Prodi si augura "che sia utile e non dannoso alla campagna elettorale".

A destra capisco i mal di pancia, ma a
sinistra? Perchè rimandare il film?
E come se, con le dovute proporzioni, dopo lo scandalo
Watergate, fosse rimandata l'uscita del film di Pakula "Tutti gli uomi del presidente" (il film uscì nel 1976, Nixon si dimise nel 1974).
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A chi giova l'allarmismo?

Gli USA, da parte del Dipartimento di Stato, lanciano l'allarme terrorismo:
Il comunicato, che è più grave degli avvisi di viaggio diramati spesso dal Dipartimento di Stato per le aree in crisi, si concentra sulle dimostrazioni. «Sono in corso in diverse parti dell’Italia» dice il documento «e sebbene in prevalenza pacifiche possono degenerare in violenza.

Allarme che arriva in un momento nel quale lo scontro politico, già accesso, si sta ancora più arroventando, non su questioni politiche o economiche.
Prodi contro Berlusconi, ma non sui tagli alle tasse, alle politiche economiche, sul mondo del lavoro, ma sui violenti da strada.
Una cosa non capisco: se gli italiani lo hanno votato pur conoscendone le vicende giudiziarie, perchè non dovrebbero votare un Caruso?

E un'altra domanda, chissà in quale cassetto del minitero è rimasta la pratica relativa ai rapitori di Abu Omar?
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Nero come il cuore di Giancarlo De Cataldo

Premessa: è il primo libro di De Cataldo, partito come racconto scritto nel lontano 1989, poi riadattato dall'autore per ambientarlo in anni più recenti. Anche se ha lo stesso stile cinico e realistico di Teneri assassini e Romanzo Criminale, risulta meno debole di questi.Protagonista di "Nero come il cuore" è un avvocato "delle cause perse", Valentino Bruio.
Avvocato che sta per perdere il lavoro per un scontro con un principe del foro, per cui l'Ordine degli avvocati sta per radiarlo. Ma sopra a Valentino e gli altri personaggi, una Roma caotica e multiforme, dalle ricche ville ai quartieri popolari, che si scopre razzista contro gli immigrati. Come Al, che si rivolge a Valentino per ritrovare il figlio. Prima rifiuta, poi, quando scopre che l'uomo è stato ammazzato accetta di seguire il caso.E, indagando sulla vita dell'uomo morto, entra in contatto col ricco mondo della borghesia di Roma, con la famiglia Alga Croce. Se dapprima rimane affascinato di questo mondo, l'indagine lo porta a scoprirne i suoi lati nascosti. E orribili.

L'idea di partenza è buona anche se un pò sfruttata, l'avvocato contro corrente, antieroe ma pronto a battersi contro i "mulini a vento" per una battaglia di principio. Bello il ritratto della Roma che ha paura del "diverso" e dell'immigrato, in realtà vittime e non carnefici di questa società.

I link su
bol e ibs
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22 marzo 2006

Problemi reali e apparenti

Mentre si scatena la bagarre sulle dichiarazioni di Violante, mentre a Padova si sta preparando una seconda Milano, mentre si discute ancora sull'intervento di Berlusconi a Vicenza (botta e risposta con Della Valle), il Financial Times paragona la situazione economica italiana all'Argentina degli anni 90:
"Il commento è firmato da Desmond Lachman, membro dell'American Enterprise Institute, secondo il quale in assenza di riforme reali, lo scenario più probabile per l'Italia è quello di un lungo periodo di stagnazione, se non di recessione, con un aumento del debito pubblico.
L'analista mette in guardia l'Italia dal "fare affidamento sull'indulgenza della Banca centrale europea e ribadisce l'urgenza di "riguadagnare competitività attraverso riforme strutturali, soprattutto quella del mercato del lavoro". (questo il link al sito del Financial Times)

Qual'è la vera situazione del paese? Anche il Financial Times è un giornale pessimista come il Corriere, Repubblica, il Messagero ....?

Il giro di mafia attorno al premier

Una correzione su Violante: quando parlava di mafiosi si riferiva non solo a Mangano, ma anche a Dell'Utri.
Speriamo che vada veramente a riferire in aula: così almeno, si tornerà a parlare di mafia e mafiosi.
Un argomento scomodo per il premier
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Viva Vittorio Mangano


Calda accoglienza del premier a Genova:
Ad attendere il premier sotto i portici del palazzo Ducale c'era anche il passato ad attenderlo. "Viva Vittorio Mangano" ha insistentemente gridato un giovanotto. Prima Berlusconi ha fatto finta di nulla. Ma il nome dello stalliere di Arcore, processato per mafia, lo ha evidentemente fatto uscire dai gangheri. "Tu non ti devi permettere, sei un coglione", ha gridato al malcapitato che subito dopo è stato sommerso dagli agenti e portato via con la forza. (unità)

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha apostrofato oggi col termine "coglione" un giovane manifestante che a Genova aveva gridato ironicamente "Viva Mangano", facendo allusione all'ex stalliere della villa di Arcore accusato di appartenere alla mafia. (reuters)

Probabilmente in un prossimo governo Berlusconi verrà depenalizzato il reato di stalliere mafioso in casa.

Ma per il giornale di famiglia, c'è stato solo un tripudio di folla:
Il signore in platea è qui con la moglie. È partito all'alba da Borghetto Santo Spirito, alture di Savona. È qui dalle due, sono le sei e mezza quando Silvio Berlusconi sale sul palco del Teatro Carlo Felice: «Scusi, potrebbe almeno togliersi davanti che non vedo? Sa, è tanto che aspetto».

Sembra una pagina da libro cuore.

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Lo sciopero virtuale

La geniale proposta: i lavoratori lavorano, l'azienda gli riconosce lo sciopero (virtuale) e mette i soldi del loro stipendio in una cassa, la cui destinazione non è ben chiara:
un fondo destinato (nella proposta della sceriffa Moratti) a "interventi ambientali e al miglioramento della situazione del traffico nella città di Milano". Cioè gli investimenti che non fa il comune, li dovrebbero fare i lavoratori in sciopero.

Lo ha dichiarato ieri la candidata Moratti (qui in una foto tra futuri sindaci, durante la manifestazione politica anti-Ferrante e anti Prodi).

Proposta ribadita anche in serata a Telelombardia, nella tramissione Prima serata. Ovviamente senza la contro parte Ferrante (par condicio? no grazie, nelle televisioni private vige un pò una specie di Far West ..).
Anzichè cercare di risolvere i contrasti, di arrivare alla firma del rinnovo dei contratti in tempi ragionevoli, devono essere i lavoratori ad avere la ragionevolezza di fare lo sciopero "virtuale". Ossia a non scioperare.

La risposta di Ferrante: ".. occorre al più presto attivare nel sistema dei servizi relazioni industriali nuove e diverse per prevenire conflitti e favorire il dialogo e il confronto, a cui mai si deve rinunciare. Non mi pare che la strada giusta possa essere quella del referendum preventivo o dello sciopero virtuale come qualcuno suggerisce".
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Pietà per gli insonni di Jeffery Deaver

Leggendo altri libri di Deaver, ero abituato ad un altro stile: più veloce, con un ritmo sostenuto fin dalle prime pagine, suspence e colpi di scena che scardinano le idee che ti eri fatto durante la lettura.

"
Pietà per gli insonni" ha, invece, uno ritmo molto lento: nonostante il fatto che la storia complessiva si svolge tutta nell'arco di una sola giornata, dal mattina alla notte, una notte dove sulla città di Ridgeton, nel New England, si sta per abbattere uno dei più violenti temporali della storia.

Storia che, con frequenti flashback dei personaggi, parte con la fuga di Michael Hrubek, una persona con disturbi di schizofrenia, condannato per omicidio, dal manicomio di Marsden. La polizia, e anche i medici dell'ospedale sono convinti che sia scappato per vendicarsi della donna che al processo per omicidio, ha testimoniato contro lui, Lis Atchinson.

Nella prima parte del libro Deaver traccia il quadro familiare di Lis, del marito Owen e della sorella Portia, con la quale aveva interorrotto i rapporti nel passato, giusto dopo l'omicidio nel parco di Indian Leap. Per il quale era stato condannato Michael. Nel frattempo si racconta della fuga di Micheal, che scappa dagli inseguitori, la polizia, cui si unisce un addestratore di cani, ex poliziotto, un medico dell'ospedale Kohler, convinto dell'innocenza di Micheal.

Ma Deaver non ha fretta di svelarci i perchè di quell'omicidio, quali segreti nascondono i personaggi e, soprattutto, perchè Micheal vuole raggiungere a tutti i costi, nella sua fuga, Lis.
In una caccia all'uomo, che diventa sempre più frenetica, l'autore, utilizzando la tecnica dei flashback, inizia a raccontarci pezzi del passato.
E mentre il cielo diventa sempre più scuro, rischiarato solo dalla luce dei lampi, l'intreccio diventa più chiaro, fino allo sconvolgente finale, dove si scopre che il male si nasconde laddove non ti aspetti.
I link su bol e ibs
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21 marzo 2006

Difendiamo la famiglia

I vescovi: votate chi difende la famiglia
E se uno la famiglia non se la può fare, perchè co co co/stage/a tempo?

Pronta la reazione del cavaliere «Giusto richiamo»
D'altronde lui di famiglie ne ha due. Come l'altro difensore dei valore dei valori, il Pierferdi.

Intanto chi difende la memora delle vittime di Loreto? Di certo non il comune di Milano che
rinuncerà a chiedere i danni materiali agli eredi di Theodor Saevecke, il capitano delle SS che organizzò l'eccidio di quindici partigiani in piazzale Loreto il 10 agosto del 1944.

La reazione di Emanuele Fiano, capogruppo dei DS : "Trovo incredibile anche solo da un punto vista morale che il Comune rinunci anche a una qualsiasi delle possibili azioni di risarcimento per le barbarie commesse da un criminale nazista come Saevecke nella nostra città".

Mi sembra anche giusto, non erano estremisti no-global dei centro sociali.

Il diritto allo sciopero

Scioperare è un diritto riconosciuto dallo statuto dei lavoratori.
Lo dico oggi, nella giornata in cui,
l'organizzazione Orsa ha indetto uno sciopero per l'ATM causando a me a tutti i pendolari che arrivano a Milano dei disagi.
Ma perchè i macchinisti stanno (in questo momento)
scioperando?
«Scioperiamo perché l’azienda d’ora in poi non vuole più applicare un accordo del 2001 sulla progressione di carriera. In pratica, se in questi ultimi anni i macchinisti raggiungevano il livello più alto di carriera in 13 anni, d’ora in poi ce ne vorranno 21», contesta Valter Volpi, del coordinamento regionale dell’Orsa. Secondo il sindacato, l’azienda potrebbe risolvere il problema stanziando 700 mila euro su dieci anni.

Non si capisce perchè l'azienda debba fare questi tagli, visto gli utili e il fatto che non è in perdita.
La realtà è che i sindacati confederali hanno accettato l'accordo, ma non l'Orsa i cui rapporti con l'ATM stanno peggiorando. Un accordo che prevede l’assunzione di 400 persone entro il 2007.

Quello di oggi segue lo sciopero avvenuto ieri da parte dei
dipendenti della sanità privata. Da 26 mesi attendono il rinnovo della parte economica per il biennio 2004-2005. E anche qui non si capisce il perchè di questa ostinazione allo scontro, da parte delle aziende ospedaliere:
Le strutture in questione - rileva una nota sindacale unitaria - sono in prevalenza accreditate dai singoli sistemi sanitari regionali, che godono di coperture finanziarie pubbliche e con un rischio di impresa molto basso. I datori di lavoro pretendono di rendersi competitivi ed efficaci nel sistema sanitario, senza pagare i loro lavoratori, se non a fronte della totale copertura del sistema pubblico e comunque risparmiando rispetto alle condizioni contrattuali garantite dal sistema pubblico a operatori di pari professionalità

Perchè esasperare i problemi anzichè cercare un accordo? Primo per attaccare i
sindacati (siamo sotto elezioni). Ma l'obiettivo è precarizzare tutti i lavoratori, partendo dai neoassunti. Vuoi un lavoro? Allora accontentati di un bel contratto a termine, stage, a progetto co co co, chi chi chi e co co de ...
Non ti piace questo contratto? Allora non sei abbastanza flessibile.
E cosa succede, se i dipendenti non si possono precarizzare? Si sposta la produzione: è la legge del mercato, baby.
Ma sarebbe meglio dire la legge della giungla.
In Polonia pago gli operai di meno? allora spostiamo la produzione in Polonia.
Si paga meno in Cina? Allora vai in Cina.


E non si capisce perchè gli imprenditori possono arricchirsi col mercato globale, mentre io se importo merci e materiali dall'estero devo pagare le tasse.

Sono molte, parlo della Lombardia le aziende che hanno chiuso o sono lì per farlo:
  • ABB di Legnano: Il Coordinamento Abb si mobilita a sostegno della lotta dei lavoratori di Legnano contro la chiusura dello stabilimento di trasformatori
  • Celestica Italia di Vimercate: Cassa Integrazione Straordinaria ma soprattutto perché si dovrà trovare e scrivere, l’eventuale accordo sul percorso di re-industrializzazione del sito di Vimercate
  • Bessel Candy: La delocalizzazione va così a toccare un settore molto grande in pochissimo tempo: in 3 anni, chiusa Cortenova, ben 600 persone sono state assoldata in repubblica Ceca della Candy
  • Donora Candy: “Irresponsabilità senza precedenti”. Così il consigliere regionale Osvaldo Squassina giudica ilcomportamento della proprietà della Donora (Gruppo Candy) diCortenuova, che ieri ha abbandonato unilateralmente la trattativa conle Rsu e il sindacato ed ha minacciato di ricorrere alle denunce controi lavoratori che da giorni presidiano i cancelli.
  • Zuccherificio di Casei Gerola: il caso dello zuccherificio di Casei Gerola, che occupa 300 lavoratori e al quale si appoggiano 3.500 aziende agricole del pavese e dell'alessandrino, oltre a un migliaio di lavoratori dell'indotto, è improvvisamente balzato agli onori della cronaca il 10 febbraio scorso, quando circa 500 manifestanti dipendenti dello zuccherificio e bieticoltori, insieme alle Organizzazioni Sindacali territoriali e di categoria, hanno occupato il casello dell' A7
  • Getronics: Giovedì 23 febbraio la Direzione Getronics ha comunicato ai lavoratori di tutte le società da essa controllate la decisione di assorbire gli aumenti derivanti dal rinnovo del contratto nazionale e la relativa una tantum dai superminimi individuali

E del trend negativo se ne parla qui : Salgono a 38.591 a febbraio 2006 i lavoratori direttamente coinvolti in provvedimenti di carattere occupazionale dai 37.327 di settembre 2005. E' quanto emerge dalla rilevazione di febbraio 2006 del Dipartimento Politiche Contrattuali della Cgil Lombardia.

Riassumendo, la situazione, in Lombardia considerata la locomotiva d'Italia non è rosea. Sia per chi ha un lavoro e rischia di perderlo o per chi lo sta cercando. Visto che l'Italia è una repubblica basata sul lavoro, mi sembra che ci siano tutte le premesse per battersi in sua difesa.

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20 marzo 2006

Ilaria Alpi, sono passati 12 anni

Era il 20 marzo 1994, quando a Mogadiscio furono uccisi barbaramente Ilaria Alpi, giornalista del tg3 e Miran Hrovatin, telecineoperatore free lance. Sono passati 12 anni dalla morte di Ilaria e Miran.
L'anno scorso erano passati "solo" 11 anni. E non è cambiato niente, o quasi.
Come mai? Forse perchè non ci ha lasciato una frase da ricordare prima di morire?
O perchè stava seguendo un'indagine su rifiuti tossici esportati nei paese del terzo mondo, sotto la copertura di aiuti umanitari. Copertuta fornita da faccendieri italiani, militari, politici (italiani e somali) corrotti e servizi segreti, accusati di tentativi di depistaggio.

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Segreti di stato di Paolo Benvenuti

Un film, a metà strada tra un documentario e il cinema d'inchiesta, che riporta a galla uno dei primi (se non il primo) dei misteri d'Italia. La strage di Portella della Ginestra, avvenuta il 1 maggio del 1947.
Fu il primo dei Segreti di Stato della nostra repubblica: sui documenti relativi alla strage fu posto il vincolo di "segreto" e agli italiani data una verità di comodo. Ossia che a sparare su una folla di donne, bambini, contadini nella piana di Portella della Ginestra sarebbe stata la banda di Salvatore Giuliano.
E' in realtà un falso storico: il film si avvale su documenti americani, della CIA e dell'OSS (Office of Strategic Service), desecretati dal presidente Clinton nel 1999-2000, che porterebbero ad un'altra verità.

Studi compiuto da Casarrubea e della Fandango (la casa produttrice) dimostrano come la strage fu il primo atto della Strategia della Tensione: un gesto terroristico compiuto con l'ausilio e la complicità di apparati dello stato, allo scopo di intimorire i contadini, le masse della Sicilia, dopo l'esito delle elezioni regionali dell'aprile 1947, che avevano visto la visttoria del Fronte Popolare (sociaslisti e comunisti).

Il film parte dal processo di Viterbo ai membri della banda Giuliano del 1951: l'avvocato di Gaspare Pisciotta (Antonio Catania) non convinto dalla verità ufficiale, fa una sua indagine. In base alle sue scoperte, il calibro dei colpi sparati (da 9 mm), dalle ferite sui corpi (ferite da chegge di granata), dalle testimonianze che raccoglie, arriva a scoprire che la banda di Giuliano fu usata come "parafulmine" per la strage.
A sparare furono anche un gruppo di mafiosi, anche un personaggio ambiguo Salvatore Ferreri, informatore della polizia e membro della banda. Ma le granate furono lanciate da un commando di 12 militari della X MAS di Junio Valerio Borghese, armati da fucili che all'epoca erano in dotazione al solo esercito americano.

La banda di Giuliano non sparò mai alla folla, ma solo in aria per scopi intimidatori. Chi ideò la strage e chi ne coprì le responsabilità, allora? C'è una scena significativa, al termine del film, dove il personaggio del "professore" illustra all'avvocato "come in Sicilia si giochi la storia d'Italia".
Una genealogia che parte da Borghese, salvato dalla fucilazione dal responsabile dell'OSS Engelton per intercessione di Montini (futuro Paolo VI), dei servizi sefreti vaticani. Da Salvatore Giuliano, ucciso dal capitano dei cc Antonio Parenze, presente anche il giorno dell'attentato a Togliatti, al presidente Usa Harry Truman a De Gasperi fino a Giulio Andreotti, all'epoca segretario di padre Felix Morlion (servizi segreti cattolici europei), in seguito Sottosegretario di De Gasperi.
Passando attraverso gli uomini di polizia dal bandito Ferreri, informatore di Ettore Messana (ispettore generale di P.S. in Sicilia), ai ministri Scelba, Ardisio e al sottosegretario Mattarella, siciliani come Don Luigi Sturzo, i cui rapporti con l'OSS erano tenuti dall'ufficiale Joe Calderon, che rispondeva a J. Engelton, il cui capo era William Donovan, efficiente collaboratore del presidente Truman.
La genealogia, tracciata con le immagini delle persone citate, alla fine, assume i contorni dello scudo crociato, finchè un soffio di vento non scombussola le carte.

Per il racconto Benvenuti ha fatto la scelta di usare dei disegni per mostrare le immagini d'epoca (gli spari, le granate). Questo da un lato rende meno efficace e poco spettacolare la rappresentazione cinematografica, ma non indebolisce la potenza del messaggio. Più che un film, quello di Benvenuti si può paragonare ad una rappresentazione teatrale, lucida e chiara (anche per la scelta di usare i disegni), quasi un'opera didattica.

Da segnalare anche i contenuti estra, per le interviste al regista Benvenuti, allo storico Nicola Tranfaglia e ad Emanuele Macaluso, storico esponente del PCI.

Il film, fu presentato al festival di Venezia, dove suscitò molte polemiche.
I link su bol, ibs e ThrillerMagazine
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Il Silvio furioso

Parlo del Silvio furioso visto al convegno degli industriali di Vicenza. Forse il Silvio più autentico.
Qui il video.

Quando parlava dell'ottimismo degli industriali mi veniva in mente la pubblicità "Gianni .. l'ottimismo".
"Per carità, non fatemi parlare...": ma parli pure signor presidente, ogni volta è una nuova emozione.
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I consigli di Paolo Rossi

I consigli di Paolo Rossi per non far ingelosire la propria moglie/fidanzata ..

  1. Quando inizia ad avere i primi dubbi su di te. Mentire sempre.
    "Dimmi dove sei stato!"
    "Come, sospetti di me?"
  2. All'occasione lanciarsi in una bugia spudorata
    "Sono un agente segreto. Ora che l'hai saputo, non puoi più stare in questa casa!"
  3. Essere pronti alla risposta.
    Un amico deve telefonare all'amante. Non ha il cellulare e usa la cabina sotto casa. Perchè ha urgenza di sentire l'altra.
    La moglie/fidanzata .. vi segue e vi chiede "A chi stai telefonando?"
    E tu dalla cabina "Non ho chiamato io!"
  4. Saper inventare storie alla bisogna
    Un amico esce da una ludoteca per adulti. E' tardi. Come fare a rincasare, senza fare insospettire la moglie/fidanzata ..?
    Si getta ne navigli ed esce con un bidè addosso. Una rana dietro e un pesce siluro davanti.
    Arriva a casa: la moglie apre la porta e lo vede in quello stato
    "Non mi dire niente .. ti racconto tutto io dopo!!"

Dall'intervista di Paolo Rossi a Fabio Fazio. Da domenica prossima ospite fisso della trasmissione. Forse
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W Italia - Ospedali

La seconda inchiesta di Riccardo Iacona parla dello sfascio degli ospedali, narrando l'odissea della signora, Anna Montalbo’, morta per un ematoma subdurale, ma anche (e soprattutto) per la disorganizzazione, per la mancanza di strutture ospedaliere nel salento.Come è possibile morire per un incidente domestico, avvenuto alle 9 di mattina?
La signora Anna avrebbe dovuto essere operata d'urgenza: ma poichè non furono trovate strutture adeguate, fu trasportata, alle 13:30 all'ospedale di Foggia. Dove arriva già morta.

Questo episodio è di spunto per scoprire una realtà, quella della regione Puglia, dove non esistono strutture sanitarie adeguate, con macchinari aggiornati, per la cura dei malati.Iacona, intervista il prof Serravrzza, dell'ospedale di Conversano: "il reparto di oncologia non me lo fanno perchè non sono schierato politicamente".

E allora il prof è costretto a ospitare i pazienti negli altri reparti, appena si libera un posto. Pazienti sottoposti alla chemioterapia, in 10 in una stanza, uno a fianco all'altro, perchè mancano spazi e infermieri.Una paziente "così è poco dignitoso".

Come sono stati spesi i soldi per la sanità? Sono stati letteralmente sperperati, come per la struttura oncologica di Lecce, che doveva diventare il quinto centro tumori in Italia.
Dal 1975, data di inizio dei lavoro, fino ad oggi, per questa struttura, che non è ancora funzionante al pieno, sono stati spesi 100 milioni di euro.
E le persone, in Puglia, per curarsi, sono costrette a rivolgersi a strutture private (emigrando in altre regioni), o ad enti privati come la Lega nazionale antitumori.

La prima inchiesta di Iacona, del ciclo, parlava del problema della casa a Milano.

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19 marzo 2006

Come si cambia la storia

Basta una parola per cambiare la storia?
La giunta milanese ha cambiato la frase "Anarchico ucciso innocente " in "
anarchico morto
innocente
", sulla lapide che ricorda Giuseppe Pinelli in Piazza Fontana.
Per ristabilire la verità storica e non infangare la memoria del commissario Calabresi, dicono.
E la memoria di Pinelli?
Nell'oblio, come le altre morti di Piazza Fontana
Comunque, se non c'è la volontà politica di far luce sulla Strage (politica) di Piazza Fontana, non ci sarà nemmeno la verità sulle morti di Pinelli e del commissario Calabresi.
Che prima di morire stava indagando sui legami della strage con l'estremismo nero.

Forse qualcuno sperava che, dopo questa provocazione, i centri sociali e gli autonomi si
lanciassero in altre azioni di guerriglia urbana.
Invece non è successo nulla. A cosa si attaccheranno la prossima settimana nella CdL?

"A Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico ucciso innocente nei locali della Questura di Milano il 15-12-1969. Gli studenti e i democratici milanesi"(l'epitaffio in ricordo di Pinelli posto in Piazza Fontana)
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17 marzo 2006

I 2 Montalbano

Il primo è quello letterario, che il maestro sta lentamente facendo morire. Non di morte fisica, ma di una lenta, quasi impercepibile, morte letteraria.
Inchiesta dopo inchiesta, pagina dopo pagina, il personaggio di Montalbano diventa sempre più riflessivo, con meno alzate di ingegno: dopo l'incidente del "Giro di boa", alla lenta convalescenza raccontata ne "La pazienza del ragno".

E poi c'è il Montalbano televisivo, apparso in questi giorni con due nuovi episodi "La tela del ragno" e "Il gioco delle tre carte". Sempre più vispo e attivo.

Tra l'altro, ne "Il gioco delle tre carte" hanno anche violato uno dei principi saldi del commissario: "io quando mangio non parlo, per cui se parlo non mangio ...".
Nel film hanno introdotto una scena (che evidentemente non era presente nel libro) nella quale si svolge un interrogatorio tra il commissario e un'altro personaggio a tavola.
Il vero Montalbano non l'avrebbe fatto!

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Un nuovo 25 luglio?

Nell'ultima seduta del Gran Consiglio il 24 luglio 1943, i 28 componenti furono chiamati a votare l'ordine del giorno proposto da Dino Grandi in merito alla destituzione del Duce.

Il 25 luglio
Benito Mussolini venne arrestato, per ordine del re portando a termine il mini "colpo di Stato" monarchico.

Si preparando un nuovo 25 luglio nella CdL?
Semprerebbe di si, leggendo le dichiarazioni di Fini e Casini (le altre tre punte).

Gianfranco Fini stressa la partita: "Berlusconi non è il monarca. E nel prossimo governo, se vince la Cdl, spero di essere il presidente del Consiglio, cioè di aver preso un voto in più di lui".

Casini tiene il punto: "Ho detto che è stato un dibattito impostato sul passato e lo confermo". E Fini raccomanda caldamente: "Berlusconi segua il mio invito, recepisca il mio consiglio...". Non parli insomma di un'Italia dove tutto va bene, ma impari ad "ascoltare e capire i moti di malumore e preoccupazione delle persone", a "dare risposte meno autocelebrative e più convincenti"

"
Se uno è deluso da Berlusconi può votare Fini o Casini - suggerisce perciò a poche settimane dal voto il leader di An - se è deluso da Fini può votare Casini. Un nuovo centrodestra è possibile, un nuovo centrosinistra no...".

Si sta preparando un dopo Berlusconi: sarà salutare per il centrodestra. E per tutti.
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Una manifestazione politica

Doveva essere una manifestazione bipartisan, senza bandiere. I politici, a fianco dei commercianti, per manifestare contro la violenza.
E invece.
Slogan manifesti, una deputata di AN che lasciava comunicati stampa ....
e un clima di tensione che ha portato agli insulti a Penati e a Ferrante.

"Nessuna bandiera di partito lungo il corteo. Fanno eccezione i manifesti elettorali di Alleanza nazionale affissi davanti alla sede dell’An point incendiato sabato. "

Davanti lo striscione ufficiale («I cittadini per le legalità e contro la violenza») seguito dalle istituzioni (presidente di Confcommercio, sindaco e presidenti di Provincia e Regioni) con l'anomalia dell'inclusione in questo drappello protetto della candidata sindaco del centrodestra, Letizia Moratti (ma non ci dovrebbero essere le elezioni prima di diventare sindaco?), scortata da Albertini e Formigoni. Il candidato del centrosinistra, Bruno Ferrante, viene invece lasciato agli insulti dei La Russa boys.
«Al Leoncavallo, Ferrante al Leoncavallo» ed ancora «Sindaco a Milano, la Moratti sindaco a Milano». Non gli atti vandalici di sabato scorso, ma il candidato del centrosinistra a Palazzo Marino è stato il bersaglio prediletto dei militanti di destra: fischi, insulti e grida «vattene a casa».

Chissà come saranno contenti i commercianti, la cui protesta è passata in secondo piano.

Una carrellata delle dichiarazioni dei politici della CdL, che han cavalcato l'onda della mancata presenza di Prodi:
Berlusconi: "Prodi è scappato ancora una volta. Non si può non dire no alla violenza. Sarebbe stato accolto da una bordata di fischi "
Fini "Prodi non si è visto, dice in un comunicato che non partecipa perché non gradito un manifesto di An.."
Nania "Per paura di perdere i voti di Rifondazione comunista, dei noglobal e di tutta l'area comunista e antagonista, Prodi non va alla manifestazione e maschera la paura con giustificazioni di circostanza dietro cui si cela un cinico calcolo politico"
"La verità è che fino a ieri si scriveva Prodi e si leggeva Bertinotti, oggi si scrive Prodi e si legge Caruso"
Calderoli: «Capisco che sia imbarazzante per chi è sostenuto dagli estremisti venire a questo corteo e che è contro ciò che è accaduto sabato», Se non è imbarazzato lui dall'espulsione della Lega dall'UE

E tutto per la candidatura di Caruso. A questo si appigliano, pur di rastrellare voti. Il processo all'Unione, tra l'altro si è svolto anche sulla Rai, con la trasmissione Alice di Anna La Rosa, che si è collegata in diretta con la piazza, mostrando una lunga dichiarazione del presidente (ma fino a quando?) Formigoni. Che ovviamente attaccava Prodi.
Ovviamente senza contradditorio.
Technorati:

16 marzo 2006

Gli impresentabili, di Gomez Lillo

Esce oggi su l'Espresso l'articolo di Peter Gomez e Marco Lillo Gli impresentabili:
Truffe. Tangenti. Peculato. Associazione mafiosa. Estorsione. Lesioni. Falso. Molestie sessuali. Ecco l'elenco di accusati, condannati e prescritti.

Il chi è chi dei candidati inquisiti, che andremo a votare il 9 aprile.
Da Forza Italia con in testa il premier Silvio Berlusconi (un'amnistia, sei prescrizioni, un reato depenalizzato, un processo abolito e due procedimenti in corso)

Alleanza Nazionale col ministro Gianni Alemanno, indagato per 47 mila euro di finanziamenti concessi dal solito Tanzi

Udc (Casini aveva garantito: "Non candiderò nessun indagato, tranne Cuffaro") con Calogero Mannino: arrestato per collusione con la mafia, assolto in primo grado, ma condannato in appello, ha visto la Cassazione annullare la sentenza.

Lega e autonomisti: oltre a Bossi e Maroni troviamo anche l'avvocato di Bossi, Matteo Brigandì, arrestato nel 2003 quando era assessore alla Regione Piemonte e tuttora sotto processo per una presunta truffa legata agli indennizzi per le alluvioni

Democratici di Sinistra De Luca, deputato fedelissimo di Massimo D'Alema (anche lui prescritto a Bari per un mini-finanziamento illecito), è indagato a Salerno per il piano regolatore e gli appalti della centrale termoelettrica

Udeur Rocco Salini, l'ex presidente della Regione Abruzzo condannato a un anno e 7 mesi per falso e dichiarato ineleggibile

Margherita , oltre a Enzo Carra (un anno e 4 mesi per falsa testimonianza su Enimont), si segnalano si segnalano Andrea Rigoni, senatore uscente che ci riprova in Toscana alla Camera nonostante una condanna a 8 mesi in primo grado per abuso edilizio all'isola d'Elba

I neri
Marcello De Angelis
secondo in lista per An in Abruzzo. Tanti anni fa è stato condannato per associazione sovversiva perché faceva parte di Terza Posizione.
Corre invece col partito di Alessandra Mussolini Pasquale Guaglianone, numero due della lista di Alternativa Sociale in Lombardia. Tanti anni fa, Guaglianone è stato condannato per i suoi rapporti con i Nar (Nuclei armati rivoluzionari). Il leader della Fiamma Tricolore, Luca Romagnoli, ha candidato invece in Veneto Piero Puschiavo, il leader storico del Fronte Skin, processato e assolto per incitamento all'odio razziale

Quelli che "ma non dovevamo vederci più?" (pre tangentopoli):

Si candidano (e probabilmente saranno eletti) dieci ministri di 15 anni fa. Paolo Cirino Pomicino (indimenticato ministro del Bilancio) ritrova oggi nella lista Dc-Psi gli ex colleghi Carmelo Conte (Aree urbane) e Gianni De Michelis (Esteri). Calogero Mannino (Mezzogiorno) corre invece con l'Udc insieme a Francesco D'Onofrio (Affari regionali) mentre Vincenzo Scotti (Interni) ha creato Il terzo polo; l'ex liberale Egidio Sterpa (rapporti col Parlamento) torna in campo con Forza Italia dove ritrova l'ex Psdi Carlo Vizzini (Poste) e la craxiana Margherita Boniver (Italiani all'estero). A sinistra troviamo solo un candidato della Margherita: Franco Marini (Lavoro).

Il tempo si è fermato: siamo passati direttamente dalla seconda prepubblica, indietro alla prima repubblica.

Gli impresentabili, di Gomez Lillo

Esce oggi su l'Espresso l'articolo di Peter Gomez e Marco Lillo Gli impresentabili:
Truffe. Tangenti. Peculato. Associazione mafiosa. Estorsione. Lesioni. Falso. Molestie sessuali. Ecco l'elenco di accusati, condannati e prescritti.

Il chi è chi dei candidati inquisiti, che andremo a votare il 9 aprile.
Da Forza Italia con in testa il premier Silvio Berlusconi (un'amnistia, sei prescrizioni, un reato depenalizzato, un processo abolito e due procedimenti in corso)

Alleanza Nazionale col ministro Gianni Alemanno, indagato per 47 mila euro di finanziamenti concessi dal solito Tanzi

Udc (Casini aveva garantito: "Non candiderò nessun indagato, tranne Cuffaro") con Calogero Mannino: arrestato per collusione con la mafia, assolto in primo grado, ma condannato in appello, ha visto la Cassazione annullare la sentenza.

Lega e autonomisti: oltre a Bossi e Maroni troviamo anche l'avvocato di Bossi, Matteo Brigandì, arrestato nel 2003 quando era assessore alla Regione Piemonte e tuttora sotto processo per una presunta truffa legata agli indennizzi per le alluvioni

Democratici di Sinistra De Luca, deputato fedelissimo di Massimo D'Alema (anche lui prescritto a Bari per un mini-finanziamento illecito), è indagato a Salerno per il piano regolatore e gli appalti della centrale termoelettrica

Udeur Rocco Salini, l'ex presidente della Regione Abruzzo condannato a un anno e 7 mesi per falso e dichiarato ineleggibile

Margherita , oltre a Enzo Carra (un anno e 4 mesi per falsa testimonianza su Enimont), si segnalano si segnalano Andrea Rigoni, senatore uscente che ci riprova in Toscana alla Camera nonostante una condanna a 8 mesi in primo grado per abuso edilizio all'isola d'Elba

I neri
Marcello De Angelis
secondo in lista per An in Abruzzo. Tanti anni fa è stato condannato per associazione sovversiva perché faceva parte di Terza Posizione.
Corre invece col partito di Alessandra Mussolini Pasquale Guaglianone, numero due della lista di Alternativa Sociale in Lombardia. Tanti anni fa, Guaglianone è stato condannato per i suoi rapporti con i Nar (Nuclei armati rivoluzionari). Il leader della Fiamma Tricolore, Luca Romagnoli, ha candidato invece in Veneto Piero Puschiavo, il leader storico del Fronte Skin, processato e assolto per incitamento all'odio razziale

Quelli che "ma non dovevamo vederci più?" (pre tangentopoli):

Si candidano (e probabilmente saranno eletti) dieci ministri di 15 anni fa. Paolo Cirino Pomicino (indimenticato ministro del Bilancio) ritrova oggi nella lista Dc-Psi gli ex colleghi Carmelo Conte (Aree urbane) e Gianni De Michelis (Esteri). Calogero Mannino (Mezzogiorno) corre invece con l'Udc insieme a Francesco D'Onofrio (Affari regionali) mentre Vincenzo Scotti (Interni) ha creato Il terzo polo; l'ex liberale Egidio Sterpa (rapporti col Parlamento) torna in campo con Forza Italia dove ritrova l'ex Psdi Carlo Vizzini (Poste) e la craxiana Margherita Boniver (Italiani all'estero). A sinistra troviamo solo un candidato della Margherita: Franco Marini (Lavoro).

Il tempo si è fermato: siamo passati direttamente dalla seconda prepubblica, indietro alla prima repubblica.

La compravendita dei voti

Continua la campagna elettorale della ministra Moratti per il posto di sindaco a Milano.
SCUOLA: MORATTI, ASSUNZIONI PER ALTRI 20.000 DOCENTI
Milano, 15 mar. - Sono iniziate le procedure per l'immissione in ruolo, per l'anno scolastico 2006-07, di altri 20.000 docenti, 1.500 dirigenti scolastici, di 3.500 unita' di personale Ata e di 3.077 insegnanti di religione. Lo ha annunciato il ministro dell'istruzione Letizia Moratti questa mattina a Milano, nel corso della conferenza stampa d'apertura della manifestazione "Expo 2006 del capitale umano e dell'innovazione".

Guarda caso a Milano. Una piccola compra-vendita dei voti.

Intanto, la sceriffa ha dichiarato : «Chiuderò i centri sociali fuorilegge»
il pensiero del candidato sindaco della Casa delle Libertà è già oltre i confini della città. È in Val di Susa alla protesta dei «no Tav». In Puglia per il degassificatore bloccato dalla giunta Vendola. A Civitavecchia per la centrale Enel contestata e stoppata dopo i blocchi sulla Via Aurelia da parte dei manifestanti.

In un unico calderone i NO-TAV (sui quali anche la Lega aveva espresso solidarietà), centro sociali e la protesta sui degassificatori. Gente che protesta per la propria salute e per la salvaguardia del proprio territorio.

L’illegalità non può trovare giustificazione. I centri sociali fuorilegge vanno chiusi, mentre bisogna garantire più spazi ai luoghi di aggregazione e di incontro per giovani

Pugno di ferro contro i centro sociali. D'accordo: ma un pò più di attenzione alla qualità dell'aria, al traffico, ai trasporti.

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La mia posizione politica


Io sono qui:

E voi dove siete?

Elezioni 2006. Io sono qui. E tu dove sei?
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La sfilata dei politici

Questa sera a fianco dei commercianti alla manifestazione contro la violenza a Buenos Aires, sfileranno i big della politica.
In ordine alfabetico:

  • Albertini Gabriele
  • Berlusconi Silvio
  • Buttiglione Rocco
  • De Corato Riccardo
  • Fassino Piero
  • Farina Daniele
  • Ferrante Bruno
  • Fini Gianfranco
  • Formigoni Roberto
  • La Russa Ignazio
  • Letta Enrico
  • Moratti Letizia
  • Muscardini Cristiana
  • Penati Filippo
  • Prodi Romano
  • Salvini Matteo

Prendono le distanze: Mussolini Alessandra.
Siamo in campagna elettorale e ogni battaglia è buona, pur di apparire in video. Sarà stato l'effetto domino ad attirare tanti politici: se viene quello devo venire anch'io, altrimenti si penserebbe ....
Tempo un paio di giorni e si saranno dimenticati di tutto.
Una piccola nota polemica: dopo l'omicidio Fortugno, l'ottobre scorso, alla manifestazione organizzata dai ragazzi di Locri, non partecipò nessuno di quelli della lista precedente.