04 aprile 2006

Politicamente scorretto

Ora che dovrebbe essere passata l'onda emotiva sulla morte di Tommaso, possiamo lanciarci in un ragionamento "politicamente scorretto".
Perchè l'assassino "presunto" era fuori? Perchè aveva stuprato una ragazza e, per questo crimine, la legge italiana prevede delle pene (a mio parere) miti. E concede anche i benefici di legge.
E, aggiungiamo, la Cassazione non da una mano con le sue sentenze: ogni volta si scopre un'attenuante diversa. Prima i jeans, poi se non era vergine, poi l'ambiente degradato ...

Cosa vogliamo fare adesso: la pena di morte, per il muratore? Non sarebbe meglio allora inasprire le pene per questi reati?
Come mai ci sono leggi che vengono approvate a tutti i costi (fate voi l'elenco) e altre che aspettano nel cassetto?

E un'ultima cosa, sulla brutalità dell'omicidio. Brutale perchè commesso contro un bambino, per motivi abietti, i soldi. Ma i bambini sono spesso vittime di molti dei conflitti in corso: dai genocidi in Bosnia, al Ruanda.
Fino ai bambini morti sotto le bombe e i colpi dei soldati in Iraq.
Credevamo che certe barbarie appartenessero solo ai paese del terzo mondo?
Forse abbiamo scoperto che l'Iraq non è poi così lontano.

2 commenti:

Domiziano Galia ha detto...

Ho scoperto solo oggi del precedente di Alessi. Stuprato una ragazzina e ucciso un bambino. Sì. Non sarà ucciso, ma merita (merita) la morte.
Hai ben ragione circa le pene. Ma non sarebbe state pene più severe a renderlo migliore. Avrebbero evitato una tragedia. Ma lui sarebbe stato lo stesso di cui sopra.

alduccio ha detto...

Ma almeno sarebbe ancora in carcere ..
E credo che la certezza di una pena dura serva a qualcos come deterrente