28 maggio 2006

La guerra sporca

C'è un filo rosso che lega le stragi di Sant'Anna di Stazzema, del villagio di My Lai in Vietnam e della città sunnita di Haditha :
non importa il colore della giubbe, o se la strage avviene in un paese sull'appennino, nel sud-est asiatico o nel deserto iraqeno.
E' il filo rosso del sangue dei civili uccisi per rappresagli, per vendetta, contro la morte di un commilitone (un soldato delle panzergrenadier, un marines....).s

Qualcuno dirà "sono gli effetti collaterali della guerra", oppure "in guerra queste cose possono capitare...".

Ecco, appunto, visto che non siamo capaci di non farle capitare queste cose, in guerra, dai nostri soldati, vediamo di evitarle le guerre. Come è possibile che, ancora oggi, la guerra sia l'unica via diplomatica? L'unica strada?
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