15 dicembre 2006

Annozero: la satira

Si parlava di satira, della sua funzione e dei suoi limiti, ieri sera da Santoro ad Annozero.
Ospiti i giornalisti Antonio Socci e Luca Telese, Dario Fo e la senatrice e moglie Franca Rame.

Spunto, la vicenda Raiot e la censura subita da Sabina Guzzanti "mi è stato detto che la satira non deve fare informazione. Ma allora se io faccio faccio informazione qualcun'altro non la sta facendo"."L'informazione è diventata adesso fare da portavoce ai vari politici".

Nessun reportage in studio, mentre sono stati trasmessi alcuni spezzoni del film della Guzzanti "Viva Zapatero".

La prima puntata di Raiot (col 26% di share), la sospensione "cautelativa" da parte della Rai, dopo la causa intentata da Mediaset.In commissione di Vigilanza la trasmissione fu attaccata da tutti:
"raiot non è satira, sono solo offese al presidente del Consiglio, alla maggioranza e alle sue aziende""Anzichè fare comizi, dovrebbe fare l'attrice. Se vuol fare politica faccia il deputato" ...

Il film confrontava quanto successo in Italia con quanto regorlarmente avviene all'estero: le caricature a Chirac (che veniva addirittura ucciso in una specie di parodia di Pulp Fiction), a Blair ...

Nel documento di causa presentato da Mediaset c'era riportata la loro definione di satira: "la satira non deve formare la coscienza politica delle persone".
In sostanza non deve far pensare.
Ovviamente è solo un modo, molto di parte, di intendere la cosa: non la pensa allo steso modo lo storico Luciano Canfora, che portava come controesempio le commedie di Aristofane.
Ritornati in studio la parola è passata alla neo-senatrice Franca Rame, che parlava della sua prima esperienza la senato "il frigorifero dei sentimenti".
Ma cosa è cambiato col nuovo governo, per la satira: poco. Il Cda è quasi lo stesso; è cambiato solo il presidente. Ma i comici epurati dall'editto bulgaro sono ancora fuori. Solo Biagi tornerà tra breve (e non è un comico).

Si chiedeva Telese, cosa succederebbe, per Prodi, se dovessero tornare tutti: Sabina Guzzanti e il D'Alema, Corrado Guzzanti e la sua imitazione di Prodi (Neri Marcorè e il suo Fassino..).
L'attuale maggioranza verrebbe fatta a pezzi: per perorare la causa del ritono dei cacciati, invitava Dario Fo a fare un nuovo girotondo.
La satira dà fastidio al potere, alla maggioranza, a prescindere dal suo colore, è la conclusione in studio. Fassino si è lamentato della sua imitazione ed ecco che è scomparsa. Il Vaticano protesta contro l'imitazione di Ratzinger e Crozza è costretto a sospenderla.
Poco coraggio dei comici o (forse) troppa ingerenza del mondo politico sulla televisione?

In studio c'è stato spazio anche per un battibecco tra Telese e la Rame, mentre spiegava della sua battaglia contro gli sprechi della politica. Telese le rimproverava la mancanza di coerenza nell'aver votato a favore del rifinanziamento della missione in Afghanistan: doveva votare contro. E far cadere il governo?
"Lei vuole soltanto provocare" la piccata risposta della senatrice.

Come mai siamo caduti così in basso (sulla discesa verso il basso dell'informazione): "noi eravamo stati previdenti".

Riccardo Iacona aveva fatto, qualche anno fa, un documentario sul dorato mondo dei vip, in mostra sulle loro barche in Sardegna; sulle persone che, invidiose, rimangono lì a guardare, sperando di scorgere l'atticetta, la presentatrice ..
E Lele Mora che mostrava orgoglioso le sue creature: nuove vallette, modelli, attori ...

Mi ricordava la scena di un vecchio film di manfredi, Pane e cioccolata: quella dove gli emigranti guardano, da dentro il pollaio, i giovani ragazzi svizzeri, belli e biondi, come fosser degli dei ....
Technorati: , ,

2 commenti:

alduccio ha detto...

Sul blog della F. Rame, c'è la risposta della senatrice alle domande realtive alla questione Afghanistan:
http://www.francarame.it/?q=node/209

Anonimo ha detto...

che gran tristezza.


Ma si sa, il monopolio del pensiero serve, quando si è anche in politica oltre che in tv.
Vero Silvio?