18 maggio 2007

Così lontane, così vicine

Da una parte la lapide di Calabresi, dall'altra quella di Pinelli ... due facce di una stessa medaglia.
Pierluigi Battista parla del peso della memoria: sarebbe più opportuno parlare dell'uso che se ne fa della memoria, in questo paese.
Un paese dove uno degli assassini di Calabresi è stato invitato al congresso dei Ds (non senza polemiche). Lo stesso partito di Penati e Napolitano.

3 commenti:

ilse ha detto...

posto qui, ma potrei postare anche in altri interventi; volevo solo dirti: complimenti; il tuo blog è veramente ricco e interessante!
ciao

Anonimo ha detto...

Compimeti per il blog.
Permettetimi di segnalere un libro che ricostruisce il clima politico-culturale degli anni 70 dominato da Lotta Continua.
Nel libro viene ricostruita la tragica vicenda di Pinelli ed il vergognoso linciaggio a cui fu sottoposto il commissario Calabresi prima e anche dopo essere stato vigliaccamente assassinato:

Ecco alcuni giudizi su "L'ESKIMO IN REDAZIONE.Quando le Brigate Rosse erano sedicenti" di Michele Brambilla.

"Brambilla ricorda con puntiglio e con coraggio... i conformismi, a volte le viltà di una stampa che, per non essere tacciata di nostalgie e simpatie fasciste, chiudeva gli occhi di fronte alla realtà."(Mario Cervi, Il Giornale)

"Brambilla ha documentato il vergognoso conformismo di quegli anni."(Massimo Fini, Europeo)

"Qualcuno farà pagare a Brambilla il coraggio e l'amore di verità che lo hanno spinto a compilare un'antologia di brani che tanti avrebbero voluto seppellire per sempre."(Vittorio Messori, Avvenire)

alduccio ha detto...

Grazie per i complimenti e per i consigli di lettura ..