31 maggio 2007

Ripresa e riforma

Draghi: "la ripresa c'è ora riforma delle pensioni".
Bisogna però proseguire con il risanamento dei conti pubblici, ha continuato Draghi, «sui quali le maggiori entrate hanno avuto effetti benefici». E poi, intervenire sul debito, che è «elevato» e «richiede imposte più alte» («ma servono meno tasse») perché oggi («senza vendite di attività e operazioni di ristrutturazione del passivo») avrebbe un rapporto sul prodotto circa pari al picco registrato nel 1994. È inoltre essenziale «affrontare il problema della previdenza», che ha «un costo in termini di mancata crescita, minori consumi». E suggerisce: «alzare l'età pensionabile e aggiornare i coefficienti».
Non si capisce la correlazione tra problema e soluzione.

Come a dire che, a salvare l'Italia dai debiti, devono essere i lavoratori.
Non la lotta agli evasori, il recupero dei beni della criminalità organizzata, la (costosa) macchina dello stato, .....

2 commenti:

Luca Tittoni ha detto...

Vero, concordo. L'Italia ha flussi di spesa clientelare/burocratica enormi.Il "patrimonio" gestito da mafia, ndrangheta e camorra è stimato attorno ai 90 mld di € (fonte: anfimafia 2000) e l'evasione fiscale figura come un cult.Difficile riaddrizzare un paese con queste tendenze,io ci spero, ma sono scettico. Un saluto Alduccio. .Luca.

alduccio ha detto...

Alla fine, come la giri giri, si parla sempre di talgiare le pensioni, rinnovare i contratti con maggiori dosi di precarietà ..