18 giugno 2007

Un sospiro di sollievo

Ricucci ha smentito. Non aveva avuo nessuna benedizione da parte del cavaliere.
Possiamo tirare un sospiro di sollievo. Il compagni R. è solo nostro.

Mai visto un mentito smentire se stesso così in fretta. "Dietro Ricucci c'è solo Ricucci" (e Livolsi? Comincioli?)

Viene da pensare male: ma a volte ci si azzecca.
Perchè nelle intercettazioni compaiono solo persone dei DS.
Mai Silvio Berlusconi (tanto per fare un nome). Aveva paura di essere intercettato (come Provenzano) e non si faceva trovare al telefono?
Sapeva delle intercettazioni in corso? E da chi?

Questo spiegherebbe l'imbarazzo della sinistra a silurare gente come Pollari e Speciale.
Spiegherebbe il perchè degli arresti domiciliari a Tavaroli e Mancini.
Perchè le intercettazioni su Unipol sono uscite sui giornali e non quelle della centrale radar di Telecom.

Scrive Beppe Grillo:
Forse Telecom ha reso un servizio al Paese. Ci ha lasciato in eredità la sua putrefazione verbale. Chiedo che le intercettazioni Telecom dei politici diventino pubbliche se riguardano il Paese. Che siano penalmente rilevanti può non interessare. Invece interessa, e molto, se sono politicamente rilevanti. I giudici, se già non lo hanno fatto, le ascoltino fino all’ultima parola.

Ora il polverone da fastidio anche alla destra. Quando il giornale pubblicava le intercettazioni di Fassino, che una manina aveva sottratto dalla procura, Belpietro parlava di diritto di informazione. Ora si parla di spazzatura. D'altronde Prodi non ha parlato di aria irrespirabile?
Una spallata in più per la nuova legge sulle intercettazioni.

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