24 giugno 2007

Verrà un uomo

Che questa bestia, per la qual tu gride,
non lascia altrui passar per la sua via,
ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide;
e ha natura sì malvagia e ria,
che mai non empie la bramosa voglia,
e dopo il pasto ha più fame che pria.
Molti son li animali cui si ammoglia,
e più saranno ancora, infin che 'l veltro
verrà, che la farà morir con doglia.

Questi non ciberà né peltro,
ma sapienza amore e virtute,
e sua nazion sarà tra feltro e feltro.
Di quella umile Italia fia salute
per cui morì la vergine Camilla,
Eurialo e Turno e Niso di ferute.
Questi la caccerà per ogne villa,
fin che l'avrà rimessa ne lo 'nferno,
la onde 'nvidia prima dipartilla.

(Dante Alighieri, Inferno canto I, versetti 92-111).

Chi sarà il veltro citato dal sommo poeta per cacciare la lupa malvagia (simbolo di cupidigia) nell'inferno?

Si riferiva forse a Walter Veltroni, probabile futuro leader del Partito Democratico.
E la lupa bramosa è forse la politica della Casta (una bestia immonda che sembra non saziarsi mai dei nostri beni)?
Sarà Veltroni capace di scacciare i mercanti dal tempio, ovvero i pregiudicati dal Parlamento?
Riportare la politica italiana a quei valore etici, oggi così lontani?
Sarà in grado di rispondere alla Chiesa che “sia dato a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che di Dio”?
Sarà in grado di ridare fiducia agli italiani, anche facendo scelte coraggiose e impopolari?

Sarà in grado di rispondere alla Confindustria del signor Montezemolo che se i sindacati sono quelli che difendono i fannulloni, Confindustria è quella che difende gli evasori (un bel tesoretto anche quello); co-reponsabile delle morti bianche. Siamo arrivati a quota 497, a fine anno potremmo arrivare ai morti delle Torri Gemelle, ma non si preoccupi Montezemolo, non siamo Bush: non bombarderemo nessuno.

Sarà in grado Walter di fare tutto ciò?
Caro Veltroni: “qui si parrà tua nobilità”.

E speriamo di “riuscire a rivedere le stelle!”.

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