31 ottobre 2007

Il sergente di Marco Paolini

Chi è Marco Paolini? Un attore di teatro, un attore di televisione cantastorie, ...?
E le sue rappresentazioni?
Teatro della memoria, ricordi, emozioni, dialetto, ricordi di luoghi e persone .. ma è così importante riuscire a dare una definizione?

No: Marco Paolini ci ha raccontato, ne Il Sergente, la storia di un antieroe, una storia che forse si può usare come metafora dell'italiano.
Un soldato che diventa eroe non quando va in guerra come invasore, ma solo quando si ritira.
Lì trova la forza per opporsi alla rassegnazione. Contro ogni sconforto, contro lo scoraggiamento, contro il freddo, la neve, i russi, il re Savoia, Mussolini che li ha mandati a migliaia di chilometri da casa, per una guerra senza senso.
Il sergente nella neve diventa eroe quando si rivolge a occidente, verso casa.

L'inizio della rappresentazione
"Non c'è cognome italiano che non sia rimasto lì, in quella guerra disgraziata, in quella ritirata disgraziata dell'inverno 42/43. Questa è anche una storia di famiglia ...".

Nella mia famiglia si chiamava Pietro Stirone (uno zio di mio padre), uno dei tanti giovani della generazione sfortunata nata tra il 1910 e 1920, che si è fatta le guerre in Spagna, Africa, Grecia, Albania, Russia .....Pietro era appena tornato dalla campagna d'Africa. A casa scoprì che la morosa lo aveva lasciato per sposare un altro. Partì volontario per la Russia, come soldato di fanteria non so neanche di quale divisione (autotrasportata), per non tornare più. Disperso nella neve della Russia.

Quella raccontata ieri sera è la storia di un sergente di 22 anni, della 55 compagnia, del 6 alpini, del battaglione Vestone .... uno dei 160000 soldati dell'Armir (di cui 57000 alpini), mandati al fronte nel 1942, in difesa delle postazioni sul Don.

In treno da Varsavia a Kiev, fino a Karkov, Paolini ha voluto appoggiare i piedi su quel libro di storia che sono state le buche scavate dalgi alpini sul Don.
E raccontare del freddo, delle buche, dell'offensiva dell'Armata Rossa che accerchiò le truppe dell'Asse. E della lunga, interminabile ritirata nella neve ...
"Sergent magiù, ghe turnarem a baìta?"





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