27 gennaio 2008

Sinistra anno zero

Ora che è saltato il governo sarebbe il momento di tirar fuori i sassolini ...

Chieder subito al futuro governo le commissioni di inchiesta sui brogli elettorali del 2006 (il cavaliere dovrebbe essere d'accordo), sui fatti del G8 a Genova del 2001, sul dossieraggio Telecom.

Un ostruzionismo forte, per la discussione delle leggi sul conflitto di interessi, sul riordino televisivo (che sono ancora più importanti della legge elettorale).

Perchè invece tutto questo non si farà?
Perchè chi siede ora tra i banchi del centrosinistra non ha alcun interesse a fare queste battaglie.
O si cercherà l'inciucio (come i veltroniani nel PD); o si cercherà di arrivare ad una comoda pensione riposandosi tra i banchi dell'opposizione (come i bertinottiani, i comunisti comunisti, i trotskisti); ci sarà anche ci cercherà un accordo (i buona fede) con la nuova maggioranza (come farà Di Pietro).

Chi rimane a sinistra a battersi per la laicità, per la giustizia (e non solo contro i lavavetri), per la libertà di informazione, per una politica meno clientelare, meno costosa e più efficiente e trasparente?Sinistra anno zero.
Ricostruiamo la sinistra: ricordava il senatore Colombo una frase di Bettini “Siamo di fronte ad un paese diviso, incarognito, avvelenato. Allora, o il Partito Democratico ribalta questa situazione o non ha senso che esista. O ridà speranza all'Italia o fallirà nella sua missione”.

La sensazione è che sia un progetto fallito in partenza.

P.S. Oggi il centrodestra rinnega l'esigenza della legge elettorale e chiede il voto subito.
Si scannavano sul partito unico a destra fino a pochi mesi fa e oggi ....
Votare oggi in questo clima, sarebbe quasi un colpetto di stato. Pensateci.

Dopo tante notizie cattive, una buona: ritorna Diario in edicola.
Enrico Deaglio ieri a Che tempo che fa, parlava del numero speciale, in ricordo della Giornata della Memoria. E anche del ultimo dossier, dedicato alla crociata franchista.
Giusto per ricordare, Deaglio era stato accusato di procurato allarme sociale (o qualcosa del genere), dalla procura di Roma, per l'inchiesta sui brogli.
Come è finita: al Senato la procedura di riconteggio è stata interrotta. Alla Camera han fatto sapere che mancano 600000 schede. “Un alluvione capita a tutti”..
Parlare dei brogli, due anni dopo, è ancora tabù.

1 commento:

Anonimo ha detto...

un buon post con cui concordo. va rifondata la sinistra, la politica, l'italia. ora solo parole e fumo negli occhi, etanta incompetenza e mancanza di volontà e determinazione.