02 gennaio 2008

Una grazia per forza

Fallita la strada della grazia, l'avvocato di Contrada batte la strada della revisione del processo. Chiedendo la grazia, non per la scarcerazione, per per un nuovo processo che attesti la sua onestà.
Mai vista tanta arroganza: perchè un nuovo processo?
In base a che prove? Non bastano tre gradi di giudizio?
E se il nuovo processo dovesse ristabilire la colpevolezza cosa facciamo, andiamo avanti con questa manfrina?


Un pò come le leggi ad personam della passata legislatura: Ciampi le bocciava e loro sempre lì a ripresentarle.
E alla fine, anche grazie ai voti dell'allora opposizione (la Gasparri bis, passata anche grazie all'assenza in aula di Bertinotti, Diliberto e Pecoraro, il 3 febbraio 2004; l'emendamento anti Caselli alla Castelli bis passato con le astensioni dei 7 deputati di rifondazione alla Camera, nel gennaio 2006), passavano. Poi certo, arrivava la Consulta a dichiararle incostituzionali.

Comunque se il carcere di Capua Vetere non va bene a Contrada e suoi difensori (Ferrara, Macaluso, ..), si può sempre spostarlo al carcere di Bolzaneto dove, pare, le guardie carcerarie riservino un trattamento particolare ai reclusi.
Su Bolzaneto (o anche Guantanamo, Abu Ghraib) garantisce il ministro, pardon ex, ingegnere Castelli.

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