14 luglio 2008

L'ipocrisia sulla morte

Altra campagna ipocrita sul Foglio, dopo quella sull'aborto.

Acqua per Eluana:"Non c’è da discutere, c’è solo da protestare la compassione. C’è solo da protestare. C’è solo da esercitare la libertà di contraddire calpestando quel simbolo di ragione che è la piazza sotto l’ombra di quel simbolo di fede che è la Cattedrale."

La protesta, senza discussione per carità, è relativa alla scelta del padre di Eluana Englaro di porre fine alla vita artificiale della figlia.

"Non c’è da capire se la fede cristiana sia in grado di salvare senza o perfino contro gli imperativi dell’etica classica e borghese: c’è da agire.
C’è da agire su di una piazza, su un sagrato, silenziosamente e solidalmente, secondo la vocazione laica dei cattolici e la cultura cristiana dei laici. Questo è l’etica: discernere il bene dal male (aguzzando la vista) e sforzarsi di fare il bene (attraverso l’ineluttabilità del peccato). "

Strano paese: l'etica vien fuori quando meno te l'aspetti.
Ai politici non puoi chiedere il rispetto dei valori etici («O faccio il capo del governo o mi difendo in tribunale» dice il premier). E anche rispetto ai morti, assistiamo ad una doppia morale: per le morti bianche, per quelli che muoiono di fatica nei campi (come a Viadana) cosa ha scritto il Foglio? Nemmeno una mezza iniziativa.

Gli ipocriti, scriveva Dante, finiscono all'inferno.

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