23 settembre 2008

C'era una volta la scusa della sigaretta

Una volta si usava la scusa della sigaretta, per giustificare una scappatella.
Oggi, chi viene beccato con un prostituta, deve inventarsi altre scuse (almeno a Roma):
C’è chi dice di essersi perso e «di aver bisogno di un’indicazione stradale per tornare a casa».
Chi invece di essersi fermato dopo aver pensato che quella ragazza in minigonna all’angolo della strada gli sembrava una parente, una vecchia amica, perfino una ex compagna di scuola
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«Ahò, ma io che c’entro? Sono loro che ci stanno!», aveva implorato giorni fa un meccanico di 28 anni fermato dalla Municipale dopo essersi appartato con un trans in pieno pomeriggio. Il giovane è stato il primo cliente multato a Roma.
«Non ho capito che ho fatto di male, pagherò la multa, ma non voterò più per Alemanno», aveva aggiunto fra lo stupore degli agenti.
Nel giro di una settimana sono stati quasi un centinaio di clienti che per pochi minuti in compagnia di una lucciola si sono invece ritrovati fra le mani un verbale di contravvenzione.
Per molti di loro trovare una giustificazione non è servito.
La frase «Che volete? Con mia moglie non vado più. Così mi consolo con queste ragazze…ma le avete viste?»

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