11 settembre 2008

La gara dell'11 settembre

Ogni 11 settembre si celebra la gara a chi è più pro americano: tra un "viva l'america e George Bush" e "a morte Bin Laden" ci si dimentica dell'attentato alle Torri Gemelle e di quanto avvenuto dopo.
Dell'incapacità delle aministrazioni Clinton e Bush Jr. di prevenire l'attentato.
La guerra in Afghanistan per sconfiggere il terrorismo: dopo 7 anni siamo lì per vincerla.
Bin Laden non è stato catturato e in compenso le donne afgane portano ancora il burqa.
Siamo andati con l'inganno a far la guerra in Iraq a Saddam (ma Saddam è un dittatore .. come Gheddafi, come il nano coreano, come in Cina, come c'erano dittatori in Cile e in Argentina): una guerra che è costata più morti che non alle Torri Gemelle.

Il mondo è molto più destabilizzato oggi che non 7 anni fa.
L'economia mondiale (e in particolare quella americana ed europea) sono messe peggio.

Ma ci sono le vittime, e quelle dobbiamo rispettarle. Vero.

Ma sbagliato dire che l'11 settembre 2001 ha cambiato la storia: in quella data, noi occidentali (e in special modo gli americani) si sono sentiti vulnerabili, sebbene non sia stato il primo attentato del terrorismo islamico (sempre alle Torri Gemelle, nel 1993, scoppiò un camion imbottito di esplosivo).

E in quanto a genocidi e stragi, se vogliamo spendere qualche lacrima, il secolo passato è stato pieno di massacri: il massacro di Srebenica luglio 1995 è avvenuto qui a due passi; il genocidio in Ruanda sempre negli anni 90 ...

Tutto il resto è propaganda.

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