17 settembre 2008

Paradosso Italia


Luca Zanotti estradato in Grecia, rischia 10 anni di carcere per traffico internazionale di droga (21 grammi di hascish). In Italia i grandi trafficanti possono patteggiare in Appello, ma i pesci piccoli vengono consegnati gentilmente ad un paese estero.

Prime vittime della norma anti Merlin/DDL Carfagna: un giovane meccanico sorpreso con trans (e sputtanato davanti a tutta Italia, complimenti ai signori della privacy) che commenta "Non voterò più Alemanno". Potevi pensarci prima.

Mentre si fa un giro di vite sulla prostituzione da strada (intasando tribunali e creando caos tra i vigili), abbiamo assistito da Vespa alla leccata di c. della Vezzali "da lei mi farei toccare".
Non si potrebbe configurare anche qui il reato di prostituzione? Il disegno di legge non contempla la prostituzione televisiva?
E che dire di questa velina (ex GF) che pur di rimanere sulla ribalta, vende la propria verginità?

Paradossi: Zanotti estradato come un terrorista, e Zorzi che rimane a svernare in Giappone.
Il gruppo Marcegaglia, pochi mesi fa, ha patteggiato per corruzione al Tribunale di Milano a proposito di una tangente pagata nel 2003 a un manager dell’Enipower in cambio di un appalto.Nello stesso processo di primo grado, sono stati condannati Roberto Colaninno (anche lui a 4 anni) e il banchiere Cesare Geronzi.
La cordata Alitalia è impreziosita anche da un altro condannato in primo grado, il costruttore Marcellino Gavio (già arrestato nel ’93 per Tangentopoli, dopo mesi di latitanza all’estero, s’è appena buscato 6 mesi per violazione di segreto investigativo) e dal pregiudicato Salvatore Ligresti (2 anni e mezzo definitivi per Tangentopoli).

Ma il premier rassicura: durerò altri 15 anni (lui o la sua mummia). Il mio gradimento è al 67%: poi non importa che l'immondizia di Napoli sia finita in Lombardia (quando lo chiedeva Prodi, erano barricate). Poco importa che il sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino, coordinatore regionale di Forza Italia, vanta una parentela acquisita con il boss del clan dei casalesi Giuseppe Russo, detto Peppe O' Padrino.

Arriva invece, il grido di allarme del Vaticano: dopo il crollo delle borse, la crisi dei prezzi, di alitalia, si preoccupa del calo dell'8 per mille.
Il Vaticano "il prossimo anno avrà 35 milioni di euro in meno e sente la minaccia della «pericolosa concorrenza dello Stato»."

3 commenti:

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

(un giovane meccanico sorpreso con trans (e sputtanato davanti a tutta Italia,"Non voterò più Alemanno". Potevi pensarci prima.)

Noi cittadini abbiamo un'arma micidiale: IL VOTO, per favore usiamolo bene...

Unknown ha detto...

A proposito della crescente popolarità di Berlusconi mi viene in mente un estratto del libro i complici di Lirio Abbate e Peter Gomez:

Nell'isola quando si è trattato di scegliere il nuovo presidente della Regione tra Rita Borsellino, la sorella di Paolo, il magistrato ucciso dalla mafia e Totò Cuffaro, il politico che andava a chiedere i voti ad Angelo Siino ... la maggioranza dei siciliani ha scelto Cuffaro. Il popolo è il miglior giudice. In certe cose ci vede giusto: provate a chiedere a Barabba e Gesù Cristo.

alduccio ha detto...

Finchè ci saranno le liste bloccate potremmo fare ben poco