14 settembre 2008

Senza rimorso di Luigi Guicciardi

L'ultima indagine del commissario Cataldo, siciliano trapiantato a Modena, inizia con un omicidio di uno scrittore, diventato famoso per il suo fortunato esordio letterario, ucciso dopo una riunione in canonica per il consiglio parrocchiale.

Senza nemici, brava persona, un po' chiuso: per trovare le regioni della morte Cataldo inizia a sentire le altre persone del gruppo. Tutte conoscevano la vittima e, addirittura, con alcuni di questi, era stato compagno di studi, nell'adolescenza.

Non è un'indagine facile: nessuno dei conoscenti sembra voler aiutare il commissario sebbene alcuni potevano avere motivi di risentimento contro la vittima.
Cataldo inizia una indagine sulla psicologia delle persone, tutte con una vita apparentemente normale, ma con qualcosa da nascondere.

Ma, mentre la polizia, come si dice, “brancola nel buio”, l'assassino continua a colpire altre persone nel gruppo parrocchiale: sta mettendo in atto una vendetta, va bene. Ma cosa spinge l'assassino a colpire, con quella ferocia, senza nessun rimorso? Cosa lega tra loro tutte quelle persone? Cosa c'entrano quegli omicidi, con la morte accidentale di un ragazzo, avvenuta 15 anni prima?
Cataldo arriva a sospettare persino del prete, Don Guido, guida spirituale della parrocchia.
Fino alla dura verità, ottenuta scavando nel passato.
Un noir che predilige l'indagine sui personaggi, dove l'azione lascia spazio allo scavare nella personalità degli indiziati, e dove il lavoro del poliziotto è più simile a quello di un dottore (o di uno stregone) capace di giudicare una persona da uno sguardo, una parola detta o, anche, da una parola non detta.


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