30 maggio 2008

Stasera per voi: il divo

Ad Annozero stasera si parla del Divo .. il film di Sorrentino su Andreotti.

“E’ un collage di luoghi comuni e maldicenze”: questo è il duro giudizio di Paolo Cirino Pomicino. Del resto la figura di Andreotti non è stata ancora metabolizzata dal Paese. L’Italia è passata alla “seconda Repubblica” senza riflettere su ciò che il divo Giulio, sette volte presidente del Consiglio, ha rappresentato negli anni della strategia della tensione, della stagione della P2, dei rapporti mafia-politica... Questa rimozione continua ancora oggi a pesare sulla politica? Ne discuteranno in studio Paolo Cirino Pomicino, Claudio Martelli, il direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli, il regista del film “Il divo” Paolo Sorrentino, Anna Bonaiuto, attrice, lo scrittore Carlo Lucarelli, Umberto Ambrosoli (figlio di Giorgio, l’eroe borghese liquidatore della banca di Sindona), la giornalista Natalia Aspesi e Marco Travaglio.

Lo show del Pigneto


Mai visto una persona che ha appena commesso un crimine, come l'assalto al bar nel quartiere del Pigneto a Roma, e farsi intervistare da tutti i giornalisti come fosse una star ...
Macchè nazista, io sono fascista .. ho pure il tatuaggio del Che!
Bastasse quello per essere di sinistra.
Puerile anche la giustificazione del portafoglio rubato.
Come a dire, che uno beccato a rapinare una banca, si dovesse giustificare dicendo: mi hanno fregato col mutuo.
Criminale eri e criminale resti.
Altro che giustiziere.

La caccia è aperta a Milano

I clandestini non possono stare in Italia: non possono prendere la 90 a Milano, non possono circolare liberi come persone normali.

E sugli stranieri fermati, il vicesindaco spiega che "erano tutti clandestini, ovvero persone che non solo non dovrebbero girare indisturbati per Milano e sui mezzi pubblici milanesi ma non dovrebbero trovarsi nemmeno sul territorio italiano". Dunque per De Corato chi protesta per questi controlli "evidentemente o non utilizza i mezzi pubblici e quindi non conosce un certo tipo di frequentazione su certe linee, da parte di ladri e borseggiatori, o mira a fare polemiche pretestuose".

I clandestini sono latitanti, criminali, persone da rastrellare e portar via. Nel silenzio, o meglio del plauso della brava gente, che plaude a questo ritorno di normalità.
I clandestini possono stare in Italia, ma solo per lavorare in nero, per essere sfruttati. Basta che stiano nascosti.


L'iniziativa, voluta dal vicesindaco Riccardo De Corato, va avanti da tre giorni, ma la notizia è uscita per caso, grazie a un fotoreporter, Vincenzo Paolo Gerace, che passava intorno alle 10.30 in piazza XXIV maggio, nel quartiere Ticinese a Milano. Gerace vede e fotografa. "Mi ha impressionato il modo con cui i vigili accompagnavano questi stranieri all'autobus - racconta Gerace - li tenevano come se fossero in arresto".

La norma sul reato di clandestinità non è ancora in vigore, ma qualcuno si porta avanti.

29 maggio 2008

Anche Benedetto condivide ..

Anche il santo padre condivide il clima nuovo che si respira.
Riempite i polmoni con questa aria fresca .... finchè ne avrete la possibilità.

"Avvertiamo con particolare gioia i segnali di un
clima nuovo, più fiducioso e più costruttivo. Esso è legato al profilarsi di
rapporti più sereni tra le forze politiche e le istituzioni, in virtù di una
percezione più viva delle responsabilità comuni per il futuro della Nazione".


L'intervento di Guglielmo Epifani, segretario della Cgil, alla conferenza organizzativa:
"Detassazione degli straordinari e taglio dell'Ici scelte che dividono i lavoratori"
"Siamo seduti su una polveriera governo ascolti o salta il dialogo"


"E' diffuso - commenta papa Ratzinger - il
desiderio di riprendere il cammino, di affrontare e risolvere insieme almeno i
problemi più urgenti e più gravi, di dare avvio a una nuova stagione di crescita
economica ma anche civile e morale".


Santanché: riaprire le case chiuse"Facciamo subito un referendum"

la famiglia "deve affermarsi una cultura
favorevole, e non ostile, alla famiglia e alla vita''.


Manganelli: "E' vergognosa l'incertezza della pena"Una situazione di "indulto quotidiano", in cui "tutti parlano ma nessuno fa". Il capo della polizia, prefetto Antonio Manganelli, non usa mezzi termini per definire lo stato della certezza della pena in Italia.


''In uno Stato democratico non sembra
giustificarsi l'esclusione di un adeguato sostegno all'impegno delle istituzioni
ecclesiastiche nel campo scolastico''.


A ecco: tutto sto discorso per battere cassa allo stato. Lo aveva detto anche Curzio Maltese: la chiesa sa che può ottenere di più da questa maggioranza di destra che non da quegli altri.

"La disponibilità a muoversi in aiuto degli
stranieri - continua Benedetto XVI - deve manifestarsi nel rispetto delle leggi,
che provvedono ad assicurare l'ordinato svolgersi della vita sociale sia
all'interno di uno Stato che nei confronti di chi vi giunge
dall'estero"
Kledi: "Sono stato aggredito". La condanna di Alemanno.

Ma di che paese sta parlando? Certo non quello che si vede dall'estero.
«Sotto il suo nuovo governo di centro-destra, l'Italia sta per essere trvolta da un'ondata di razzismo e xenofobia?». Se lo chiede il quotidiano britannico The Times, che dedica un lungo reportage alla situazione dei rom dopo i fatti di Napoli e degli immigrati in generale, dopo il raid nel quartiere romano Pigneto.

Non quello che scrive certi manifesti:
«Si comunica l’apertura della caccia per la seguente selvaggina migratoria: rumeni, albanesi, kosovari, zingari, talebani, afgani ed extracomunitari in genere. È consentito l’uso di fucili, carabine e pistole di grosso calibro. Si consiglia l’abbattimento di capi giovani per estinguere più rapidamente le razze. In premio ogni mille capi abbattuti un viaggio offerto da Jorge Haider e, al raggiungimento dei 2000 capi abbattuti, la cittadinanza onoraria austriaca»
Volantino affisso nella bacheca di un’azienda di Pieve di Soligo. Il testo - una variante del volantino trovato nei giorni scorsi in Toscana e pubblicato in questa pagina - ha provocato ieri la protesta dell’ambasciata romena in Italia

Quanto ci costa Fede?

Attenzione parliamo di Fede intesa come Emilio, conflitto di interessi, televisioni, Rete 4, quella roba lì, insomma.
Su quanto ci costa la chiesa, potete leggere qui (La questua Curzio Maltese).

Per approfondimenti:
- Le belle lavanderine della Sinistra
- Libera informazione in libero Stato
- Rete4 sul satellita
- V come informazione
- La fatwa
- V come Emilio Fede
- Europa 7: la televisione scomparsa

Fede costa agli italiani 350.000 euro al giorno. Dal primo gennaio 2006, con effetto retroattivo. La Corte di Giustizia Europea ha condannato l'Italia a una multa di circa 130 milioni di euro all'anno se Rete 4 non cederà a Europa 7 le frequenze che Testa d'Asfalto ha in concessione dallo Stato. Per l'Europa l'assegnazione delle frequenze in Italia non rispetta la libera prestazione dei servizi e non ha criteri di selezione obiettivi.
La sentenza europea è la terza a favore di Europa 7 dopo quelle della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato. Testa d'Asfalto toglie l'ICI, ma introduce il canone Fede.
Non ci sono conflitti di interessi? Perchè gli italiani devono pagare per guardare Fido Bau ogni sera?

Se il concessionario pubblico di tre reti nazionali Testa d'Asfalto non sposterà Rete 4 sul satellite gli italiani alla fine del suo prossimo glorioso quinquennio pagheranno circa UN MILIARDO di euro di multa considerando gli arretrati.Testa d'Asfalto è un genio, oltre alla concessione pubblica, la pubblicità a pagamento su tre reti avute in eredità da Craxi, avrà anche il finanziamento pubblico. Il ministero delle Comunicazioni non c'è più. In realtà non c'era neppure prima.
Gentiloni che potrà dedicarsi di più al tennis con Ermete invece di passare lunghi week end ad Arcore.
L' Agcom con il supporto del PD e della Repubblica e della Finocchiaro e di Topo Gigio è impegnata a tempo pieno sul pericoloso Travaglio. Se pò fà.
Con i nostri soldi se pò fà.Per sapere quanto stiamo versando al Presidente del Consiglio per non applicare le sentenze su Rete 4 scaricate e diffondete il banner. E' bello contribuire al successo economico di Testa d'Asfalto con le nostre tasse.

Aria nuova?

Fini che elogia l'operato di Almirante.
Il sottosegretario Mantovano che minimizza sull'aggressione fascista alla Sapienza (un fatto isolato).
Questo proprio nei giorni dove si ricorda la strage di piazza della Loggia, strage organizzata dall'estrema destra con le coperture istituzionali.
La linea contro gli immigrati irregolari del governo suscita le perplessità dell'Unione Europea, della Cei, di
Amnesty e, ultimi, le proteste dei pm che con queste norme vedono il blocco della giustizia.

Un governo che si preoccupa fin da subito di salvare Rete 4, la vera emergenza.
Altro che i rifiuti: le proteste nei comuni campani han suscitato lo sdegno dei benpensanti. Lo stato è assente, le infiltrazioni della camorra, effetto Nimby ..
Vedrete cosa succederà quando piazzeranno le centrali in pianura padana.
Intanto trovo leggermente sconcertante scoprire che il decreto non distingua rifiuti regolari da rifiuti tossici: che sicurezza è questa?


Aria nuova: l'Istat sancisce la nostra povertà (ma ce ne eravamo già accorti) tra stipendi bassi, rincari, crisi dei mutui e bollette sempre più care e quale è la soluzione?
Straordinari detassati. Geniale.
Sarà semplicemente un'altra emergenza che si aggiunge alle altre ....
Sempre libera
Sempre libera degg'io
Folleggiar di gioia in gioia,

28 maggio 2008

Il nucleare in Lombardia secondo Formigoni

Della serie, sono tutti buoni a parlare per gli altri (Ricucci direbbe "froci col culo degli altri"). Cosa ha detto il presidente della regione Lombadia in merito all'ipotesi di siti nucleari nei comuni lombardi?

"Quando il Governo avra' formulato un suo piano e delle proposte saremo pronti a discuterle per vedere se esistano anche Lombardia dei siti e se ci siano le condizioni".

"Anch'io -ha sottolineato Formigoni- credo che l'Italia debba riprendere il dossier sull'energia nucleare per studiarlo e vedere cosa si puo' fare e se e' possibile realizzarlo. Il governo sta studiando il da farsi in materia e quando avra' terminato -ha concluso Formigoni- ci sara' un confronto con le regioni interessate".

Andatelo a dire ai comuni campani.

Trappola alla Sapienza?

Quella di ieri, alla Sapienza, è stata una trappola organizzata ad hoc, per far passare come vittime allora il papa, oggi Forza Nuova? Come accaduto con la famosa visita del papa annullata per colpa dei 67 professori di fisica?
Riporta Concita De Gregorio le testimonianze di chi c'era, ieri pomeriggio all'università:

Nel pomeriggio, all'assemblea autoconvocata a Lettere gli studenti chiedono le dimissioni del preside della Facoltà, del pro-rettore. "E' andata come andò per Ratzinger - dice Susanna, 21 anni - prima gli hanno chiesto di venire poi ci hanno ripensato dicendo che non c'erano le condizioni di sicurezza. Una balla, perché le condizioni c'erano noi volevamo solo manifestare il nostro dissenso.

Anche oggi: volevamo solo dire che Fiore a parlare delle Foibe in università non lo vogliamo". Per la mancata visita del Papa a manifestare davanti alla facoltà alla fine erano poco più di un centinaio. La conferenza che avrebbe dovuto svolgersi oggi aveva come titolo "Foibe, l'unica verità contro il negazionismo dei collettivi antifascisti".

Il rettorato l'ha prima autorizzata, poi negata. "Preoccupazione di disordini" dice il prorettore Luigi Frati che aggiunge:
"Ho visto i manifesti del convegno, non è possibile mettere un pugnale nel proprio simbolo: chi lo fa non ha cittadinanza alla Sapienza".
Ci ha ripensato, insomma, e ne è soddisfatto.

Anche Amnesty condanna l'Italia

Dopo l'Unione europea, anche Amnesty condanna l'Italia su xenofobia, razzismo, discriminazioni razziali nel suo rapporto.

Il giornale titola dicendo che in alcuni paesi si tortura ancora.
Poi ci sono i paesi come l'Italia e gli Stati Uniti, che li usano, perchè ipocritamente, non possono torturare un Abu Omar in casa loro.

Fascisti alla sapienza

I frutto avvelenato della politica di questo governo sono maturati, con l'ennesimo episodio di violenza fascista.
Questa volta, dopo l'aggressione del cittadino bengalese a Pigneto, l'aggressione all'università della Sapienza.
Aggressione su cui è già calata l'opera di annaquamento: a sentire i servizi dei TG Rai (ma anche quello de La7) non si capiva chi aveva aggredito chi.
E Alemanno rassicura: non è violenza politica....


Come se fosse una cosa normale entrare in università con bastoni e spranghe.
Unico politico intervistato guarda caso, Roberto Fiore, di Forza Nuova, che faceva pure la vittima.
Quanti i feriti? Quanti gli arrestati? All'inizio erano 6 a 2 (in favore dei fascisti), poi 4 a 2. Infine il TG2 fa il capolavoro "due feriti per parte; domani saranno sentiti in questura tutti e sei".
Ci si chiedeva (da Liberazione, alla Mussolini, al Corriere) se non ci fosse qualcosa di più importante cui preoccuparsi rispetto a Rete 4.

Ecco, il ritorno della violenza fascista, mi sembra più importante.

27 maggio 2008

E Silvio cadde la prima volta

Prima caduta su un emendamento caro al premier: se tale non fosse non si capirebbero le leggi ad personam e le reazioni isteriche ogni volta che si parla di regolamentazione delle frequenze televisive.
E perchè l'emedamento salva rete 4 è stato inserito nel decreto sicurezza ...

Don Zeno il sovversivo di Dio

Va in onda stasera su Rai 1, (stranamente di martedì, vista la programmazione di altre fiction) la fiction su Don Zeno Saltini: Don Zeno l'uomo di Nomadelfia.

La fiction racconta la storia di questo prete che, in Romagna, dopo la seconda guerra mondiale, si occupò dei bambini senza famiglia, orfani o abbandonati.
Bambini che avevano visto la violenza o, peggio, l'avevano subita: don Zeno (interpretato da Giulio Scarpati) li riunì in una comunità religiosa, Nomadelfia, che subì le pressioni dei latifondisti, dei partiti, ma anche dei vertici del Vaticano, che ancora non era pronto al concetto di comunità di persone (un concetto che riportava troppo al comunismo, contri cui Pio XII si batteva).

Da
wikipedia:
... il 5 febbraio 1952 il
Sant'Uffizio ordinò a don Zeno di lasciare Nomadelfia e di mettersi a disposizione del suo vescovo. I nomadelfi si rifugiarono a Grosseto, dove avevano ricevuto in dono una tenuta agricola: nel 1953 il sacerdote, ottenuta da Pio XII la dimissione pro gratia dallo stato clericale, li raggiunse.

Qui la travagliata storia della comunità di Nomadelfia:
Il ministro degli Interni
Mario Scelba sollecita a Nomadelfia una relazione economica-amministrativa. Da questo punto di vista, infatti, la comunità viaggia in acque poco tranquille anche se afferma di avere un patrimonio immobiliare di 613 milioni a fronte di passività per 370 milioni. Don Zeno chiede sovvenzioni, lanciando una campagna per raccogliere addirittura un miliardo. Tra i suoi sostenitori è la contessa Giovanna Albertoni Pirelli, che gli dona una enorme estensione di terreno presso Grosseto.
Per sventare i pericoli incombenti, Nomadelfia si trasforma; diventa città di Nomadelfia. I suoi membri rinunciano al nome di piccoli apostoli, dichiarano di non considerarsi comunità a carattere religioso e si costituiscono in libera associazione civile, pensando in tal modo di evitare interventi sia dello stato che della Chiesa.
Si diffondono malignità sulla moralità delle famiglie di Nomadelfia, il che suscita la diffidente reazione di molti cattolici. Le accuse successive spaziano dall'
apologia del comunismo all'eresia. Don Zeno è stato partigiano e soprannominato il prete rosso; ha gridato sulle piazze che i ricchi devono dare ai poveri e che se i ricchi non danno, i poveri devono prendere. In più, don Zeno non smette di parlare né di scrivere, aggravando la sua posizione con le sue affermazioni e le sue tesi sulla famiglia.
Il
5 febbraio 1952 don Zeno riceve dal Sant'Uffizio una Intimatio con la quale gli si ordina di ritirarsi da Nomadelfia e di mettersi a disposizione della sua diocesi o di altra che egli preferisca.
Il decreto che decapita Nomadelfia è firmato dal cardinale
Giuseppe Pizzardo, ma più di un motivo lascia ritenere che l'allontanamento drastico del fondatore e leader di Nomadelfia sia dovuto a ragioni politiche, vista l'aperta ostilità dei partiti, in particolare della Democrazia Cristiana.
Don Zeno obbedisce, sebbene a malincuore.

Nel giugno del
1952 la comunità viene sciolta, i beni vengono ceduti alla commissione prefettizia di liquidazione coatta, le famiglie si disperdono, pochi rimangono, la maggior parte dei bimbi viene ricoverata in brefotrofi.
Nel novembre del 1952 don Zeno è processato per una denuncia dei creditori, ma viene assolto.
[1] Si chiude in questo modo l'esperienza di Fossoli.
Per aiutare i propri figli dispersi don Zeno chiede quindi a
Pio XII di essere ridotto allo stato laicale. Il papa nel 1953 glielo concede, dicendogli che una volta sistemato il problema avrebbe potuto richiedere il ritorno al sacerdozio.
L'esperienza di Nomadelfia riparte quindi nel grossetano, dove dopo dieci anni di durissimo lavoro i Nomadelfi trasformano una zona arida e pietrosa in una piccola tendopoli. Tende che in seguito saranno sostituite da prefabbricati.
Nel
1962 papa Giovanni XXIII eleva Nomadelfia parrocchia nominando don Zeno come parroco, il quale celebra quindi la sua "seconda prima messa".

Qui il sito di Nomadelfia.
Don Zeno, il sovversivo di Dio, Il Fiorino, Modena (2003).

Why we fight: perchè abbiamo combattuto

Nell'episodio "Why we fight" ("La tragica scoperta" in italiano) della serie Band of Brothers, si racconta della scoperta del lager vicino a Landsberg.

Ad un certo punto il comandante della Easy Company chiede ad uno dei detenuti del lager cosa ci fanno rinchiusi lì dentro, l'interprete fa fatica a capire il senso delle parole:

C'è una parola che non ho capito .. indesiderabili ..
Cosa significa .. siete criminali?

Criminali? No, non criminali ..
Siamo insegnanti, professori, medici, zingari... ebrei.

La puntata si apre e chiude con le note di Beethoven, Opus 131 (String Quartet), Movement 6: Adagio quasi un poco andante, suonato da una banda improvvisata sulle macerie della guerra.

Come a racchiudere un un unicum il massimo della barbarie (i lager, la soluzione finale, il genocidio di ebrei, zingari, indesiderabili ..) con una delle punte massime della cultura, la musica di Beethoven.

Qui il link per ordinare il DVD su ibs; qui un sito dedicato alla Easy Company.



Le emergenze che vuoi vedere

A Chiaiano, Marano si cercano Molotov e le infiltrazioni della camorra.
A Roma, invece, ci si ostina a non voler vedere il frutto amaro di una politica razzista e xenofoba.

Alcune emergenze salgono in superficie, altre rimangono sommerse: come a Milano, attorno ai lavoro per la TAV Novara Milano, dove la magistratura ha scoperto delle discariche abusive (riportata dal Gr di Radio Popolare ).

Anche Milano biutiful cauntri?

Tanto clamore per le proteste dei campani per le scelte sui siti, ma nessuno ha avvisato i comuni lombardi del fatto di essere scelti come sede delle centrali nucleari.
Quando a protestare saranno i cittadini del varesotto, del lodigiano, come si comporterà il governo?

Ma, come dicevo, la deriva razzista non esiste, per il PDL "la fiammata xenofoba verrà placata con la politica sugli immigrati".
Spariti dalla circolazione i secondi, spariranno anche le ronde.
Perchè questo è un governo decisionista, inflessibile sulla criminalità.
Solo quella degli immigrati: il senatore Luigi Grillo rinviato a giudizio per la scalata ad Antonveneta non ci pensa neanche lontanamente di dimettersi.
Sempre a proposito di criminalità dei colletti bianchi, ieri il gip Clementina Forleo rinviava a giudizio il D.G. dell'assessorato alla sanità Stefano Lucchina, per abuso d'ufficio, falso e truffa ai danni della Regione Lombardia, con l'aggravante di aver favorito un'azienda mafiosa.

Mica male.

A ciascuno il suo (rifiuto)

Bossi, intervistato dal TG3 sulla questione rifiuti e sulla possibilità di smaltirli al nord: "Quella lì è roba da lasciare a Napoli" (riportato anche qui).

E i rifiuti tossici sversati nelle campagne campane e provenienti dalle industrie del nord?

26 maggio 2008

Perchè non si parlano?

Ma perchè il premier e il suo ministro degli interni non si parlano?
Berlusconi al consiglio dei ministri a Napoli era stato chiaro: "Le discariche verranno presidiate dalle forze armate... e chiunque si introducesse abusivamente in queste aree di interesse strategico nazionale sarà punibile e punito in base all'articolo 632 del codice penale con l'arresto e il carcere fino a un anno".

Ma forse erano solo parole buone per i giornalisti di regime.
Alla prova dei fatti, a Chiaiano scende la Mussolini a proteggere il suo elettorato.
E Maroni smentisce Berlusconi "Non sono daccordo - ha spiegato - con l'utilizzo dell'esercito per funzioni di ordine pubblico. Diverso è l'uso dell'esercito per presidiare siti come è stato in Sicilia per la missione 'Vespri siciliani'".
E Bertolaso apre, correttamente, un dialogo con gli enti locali.

D'Alema e la questione cattolica

Sembra che D'Alema abbia letto "La Questua" di Curzio Maltese.
Sentite un pò che parole:

D'Alema parte da qui, identifica nel fallimento delle grandi ideologie del '900 una delle ragioni del ritrovato peso pubblico della fede nelle società «smarrite, imbarbarite, disumanizzate » e osserva che la destra politica, negli ultimi anni, ha preso a prestito la religione come «cemento».

Ed è riuscita a intercettare il «prepotente ritorno di un voto politico identitario, mosso da paure ma anche da passioni». Non è in discussione l'apporto dei cattolici alla vita pubblica, chiarisce l'ex premier e cita a modello cinquant'anni di Dc in cui la laicità è stata garantita. Il problema è più complesso e riguarda il rischio del fondamentalismo e la necessità che i credenti conservino il pluralismo delle scelte politiche «senza fissarsi nell'ortodossia e nel compromesso con il potere».


«E' da temersi — avverte D'Alema — che la Chiesa ceda alla tentazione del potere e che il peso politico dei cattolici si indirizzi da una parte per ottenere in cambio la tutela giuridica di principi e valori, come aborto o fecondazione, perché diventino leggi imposte a tutti colpendo la laicità dello Stato».

Perdere le elezioni fa rinsavire certi politici.

Report: furto di stato

Il Congo è uno dei paesi più ricchi del mondo: dal sottosuolo si estrae oro, diamanti e il Coltan (80% del totale mondiale), minerale essenziale per la microtecnologia e legnane.
Si estrae anche petrolio e l'acqua del fiume Congo è in grado di generare tanta energia anche da vendere all'estero.Eppure è uno dei paesi più poveri con un debito di 13 miliardi di dollari.
Chi ruba le risorse al Congo?
L'inchiesta di Giorgio Fornoni per Report è il frutto di un anno di lavoro nel paese africano, andando a filmare le transazioni illegali di oro e diamanti, i sacchi di Coltan contrabbandati, che volano verso l'Europa.

Le hanno rubati negli anni i suoi governanti, da Mobutu a Kabila.
Le hanno rubate negli anni le multinazionali europee (anche imprese italiane come la Astaldi, Breda, Sicai), francesi (come la Prenco e la Banro), americane, canadesi e inglesi.
Sfruttano le concessioni concesse dal governo, nel pieno senso della parola.
L'inchiesta mostrava il dittatore Mobutu a fianco della regina d'Inghilterra, di Reagan, di Bush senior, di Mao ...

I governanti delle regioni non sano nemmeno quando petrolio esce dal sottosuolo, quando legname è abbattuto, quanto Coltan parte vesro l'Europa con gli aerei pilotati da mercenari russi.
Poi ci sono i trafficanti, le mafie internazionali, gli sfruttatori e gli sfruttati che per guadagnano 25 dollari per tre mesi di lavoro nelle miniere di Walikale.


Non bastasse questo, il Congo è squassato da una guerra civile con il Ruanda: Hutu contro Tutsi.

E in questo clima di caos, di assenza di controlli, di corruzione dei governanti, dei militari, dei funzionari e militari dell'ONU il paese diventa sempre più ricco e le multinazionali diventano sempre più ricche.Certo, poi ci laviamo la coscienza con la cancellazione del debito: come l'Italia che ha tolto 210 milioni di euro.
Dove in realtà sono stati i cittadini italiani che con le loro tasse hanno finanziato le opere delle imprese italiane in Congo, senza che la popolazione ne abbia tratto benefici.
Ma oggi è arrivato un nuovo concorrente al grande banchetto africano: la Cina, che oltre a mettere l mani sul legname e sul petrolio, ha messo le mani sull'uranio estratto dalle miniere del Katanga.

Technorati: , ,

25 maggio 2008

Rassegna stampa

Leggendo qua e la:

Messaggio per Scajola.
«Oltre a costruire nuove centrali, l’Italia dovrà migliorare il suo sistema di eliminazione delle scorie nucleari: le centrali chiuse anni fa hanno ancora in deposito 235 tonnellate di combustibile nucleare»
New York Times 23 maggio

«Come si fa a proclamare tolleranza zero quando ai poliziotti malpagati si negano anche pochi spiccioli di aumento, quando ci sono migliaia di ordini di carcerazione da anni ineseguiti e ineseguibili, quando arrestare gli stranieri “colpevoli di immigrazione clandestina” vorrebbe dire devastare le nostre carceri già troppo popolate?»
Lietta Tornabuoni La Stampa, 22 maggio

Al ricatto non si cede, Mario Giordano su Il giornale.
E i taxisti a Roma? Gli autotraspostatori questo inverno?

Padri della patria.
BOSSI:
O si fa l'Italia federalista o si muore!!

Sogno o son desto.
Ogni tanto uno si chiede se sogna o se è desto.
Il procuratore Bruno Tinti (autore di Toghe Rotte) fa il punto del pacchetto sicurezza. Che termina con la domanda:
Se Solone gli immigrati non li vuole proprio, ma perché non li espelle da solo con tanti bei provvedimenti amministrativi fatti da questori, prefetti, sindaci e compagnia cantante; e non lascia i magistrati in pace a fare il loro lavoro?

Io avrei un po' di falsi in bilancio, frodi fiscali, corruzioni e robette di questo genere che aspettano sul mio tavolo…


La parola chiave


Riprendo un gioco lanciato durante il microfono aperto, ieri mattina su Radio Popolare: quale è la parola chiave per descrivere questo momento in Italia?
Le parole scelte sono state paura, povertà, schiavitù, insicurezza, politica forte, decisionismo, egoismo, ricchezza, illusione .....
Forse andrebbero tutte bene per capire quello che sta succedendo.
Ad iniziare dai cittadini in rivolta (come a Chiaiano) contro l'apertura di nuove discariche: segno di una sconfitta, perchè indicano come, delle scelte della classe dirigente, nessuno è disposto più a fidarsi.
Dopo aver visto terreni e falde inquinate, persone ammalarsi di leucemia e tumore.
E la Campania è solo la punta dell'iceberg: ad Annozero si raccontava della più grande discarica tossica in Europa. Non a Marano, Pianura o Serre.
In Abruzzo, a Buzzi vicino Pescara. 500000 tonnellate di rifiuti (piombo, cadmio, cromo) in un sito di proprietà della Montedison.
Come fai a fidarti degli enti locali, che sapevano del pericolo sin dal 2004, ma hanno sempre taciuto, accusando i cittadini che invece cercavano la verità come dei “terroristi”?
Ieri Chiaiano, poi Civitavecchia e Tarquinia, con i comitati No-Coke che si oppongono alle nuove centrali a Carbone: un fronte che a livello locale è veramente bipartisan (sindaci di destra e di sinistra, come in Campania) alla faccia di quelli che vedono nel fronte del no solo gli ambientalisti.

Terroristi come quelli che a Pianura e Chiaiano difendono il proprio territorio. Non è anche questo il federalismo che piace alla Lega?
Pianura ieri, Tarquinia, poi in Val di Susa .... come vogliamo governare? Con l'esercito e la polizia.
Che brutto inizio, per il governo Berlusconi IV: nel segno della violenza, come col G8 di Genova, segnato da un parte col sangue dei pestaggi brutali della polizia. Dall'altra dalle distruzione dei black block, mai bloccati.

Pestaggi che hanno portato alla richiesta del rinvio a giudizio dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro. Che oggi, dopo un periodo di purgatorio tra i rifiuti, torna sulla ribalta, col prestigioso incarico di direttore del Dipartimenti delle Informazioni per la Sicurezza (Il Dis, ex Cesis).
Che messaggio arriva ai cittadini?
Ambiguo: ambiguo come leggere l'uscita del governatore della Sicilia Lombardo, che afferma che questo governo poserà la prima pietra per il ponte sullo stretto. Si, ma l'ultima? E con che fondi?
Chi costruirà l'opera (da 6 miliardi euro) lo sappiamo già: la stessa Impregilo, che in Campania finisce sotto processo per le Ecoballe .
Che tristezza vedere la Mussolini attaccare (sempre ad Annozero) il governatore Bassolino e il sindaco Iervolino (mettendoci dentro anche l'ex ministro Pecoraro Scanio): se si dice che gli italiani hanno eletto Berlusconi ben sapendo delle sue prescrizioni, dei suoi trascorsi giudiziari, dunque indultandolo dei suoi reati, perchè questa attenuante non deve valere per i politici campani?

Ma non basta il ponte: questo governo vuole riprendere il nucleare “quattro centrali entro il 2020” (con la benedizione di Confindustria e Vaticano). Vogliamo sapere,a fronte dei due tre miliardi di euro per costruirne una di terza generazione (mentre il nucleare pulito è quello di quarta generazione) dopo almeno 8 anni, dove come e quando. Dove le scorie (e gli impianti), come nel senso chi gestirà gli impianti e con che poteri e quando.
Quando la pianterete di fare la cresta sulla nostra salute.

La cronaca di questi giorni riporta notizie di cronaca che parlano di un'emergenza ben diversa, da quella raccontata.
I roghi di Ponticelli sulle baracche dei rom, su terreni che fanno gola ai palazzinari per una delle più classiche speculazioni edilizie. I rom se ne dovranno andare in fretta ... altro che rapimento di bambini.
L'ennesima aggressione di naziskin, questa volta a Roma, contro un cittadino del Bangladesh.
Il tifoso che ubriaco, travolge uccide e scappa, due ragazzi di vent'anni in moto. Classico gesto di un giovane senza regole e valori?
Il mostro (da sbattere in prima pagina) aveva 33 anni. A quell'età si dovrebbe essere già maturi.

Mentre si assiste ad una guerra tra poveri, italiani contro Rom, contro quei 60000 clandestini che domani diventeranno latitanti (in pratica è la politica che scarica sulla magistratura il problema degli immigrati), per sentire un segnale di protesta dalla parte della chiesa, dobbiamo scendere le gerarchie ecclesiastiche fino a padre Alex Zanotellimi vergogno di essere italiano e cristiano”.
Già la chiesa: che affida le sue ricche finanze a persone come Michele Sindona (il banchere di Dio), Roberto Calvi, Paul Macinkus (“non si governa il Vaticano con le avemarie”). Che difende persone come l'ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio (legionario di Cristo) e il presidente del Bambin Gesù Giuseppe Profiti coinvolto in un inchiesta di tangenti (all'epoca dirigente della regione Liguria), oggi agli arrestati domiciliari.
Chissà se arriverà prima il giudizio contro Fazio, Grillo (il senatore del Pdl..) della prescrizione.
Come era scritto: se la tua mano ti è di impedimento tagliala ....

Il 23 maggio si ricordava, in solenne silenzio, l'anniversario della morte del giudice Falcone, della moglie e della scorta. Con che coraggio questo governo può prendere la parola, non lo so. Eppure da quell'uscita su Vittorio Mangano eroe mafioso è passato poco più di un mese.
Ma evidentemente non basta: a Roma, il sindaco Alemanno vuole dedicare una via al fascista Almirante.
Riscriveremo i libri di storia aveva promesso il tale. Iniziamo dalle vie.
Via Giorgio Almirante, giustiziere dei partigiani ribelli.

La badante romena

Non è il titolo di un giallo. Ma un sintomo, un indizio, di una deriva drammatica, che parte dalla condizione di immigrato, sfrutta l'ignoranza da una parte e la necessità di lavoro dall'altra, per arrivare direttamente alla schiavitù.
La badante romena, il tornitore senegalese, il trasportatore polacco .... che fanno gruppo assieme al precario italiano.
“Il problema dell'Italia è la crescita zero” spiegava la neo presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.
Forse si intendeva alla crescita del premier. Il cui governo punisce più il clandestino che non chi fa il falso in bilancio. Forse perchè è l'unico reato che non ha commesso.

Sapete cosa ha risposto alle richieste dei sindacati
«Epifani, non è che siamo fessi...».
I fessi siamo noi.

23 maggio 2008

Nessuna emergenza

Travolge e uccide due motociclisti con una mercedes, a Roma.
Pure senza patente.
Ma italiano .....

Annozero: il presidente spazzino

Riuscirà Berlusconi e il suo governo a ripulire la città di Napoli dalla spazzatura, ma anche la politica italiana dai suoi vizi?
Questo il tema della puntata di Annozero.

Il premier si è preso un obbligo ben preciso: ma è la stessa persona che nel corso degli anni ha parlato e smentito se stesso, raccontando un sacco di balle (leggetevi "Le mille balle blu").

Dalla longevità della vita, alla Rai, alle sue prodezze come amante.
Alle raccomandazione per far entrare la Romania in Europa, fino alla sacra promessa "le persone serie mantengono le promessi .. altrimenti se ne possono andare".
Appunto.

Ma in un momento di emergenza, con i rifiuti per strada, con le barricate dei cittadini (come per le cave di Chiaiano o a Marano), con le emergenze sui Rom (sebbene i rom siano in Italia da anni e i tassi sulla criminalità non parlino di emergenza) perchè dobbiamo star qui ancora a parlare delle televisioni di Berlusconi?
Questa è la classica obiezione del centrorso (come ieri sera la Mussolini): con gente che non ha nemmeno le TV, di fronte a questo scempio, perchè si parla di Rete4?
Che gliene frega ad un precario del conflitto di interessi (di cui Veltroni sembra tornato ad interessarsi)?
Si potrebbe rispondere rovesciando il punto di vista: perchè Berlusconi deve approfittare delle perenni emergenze per infilare tra le pieghe del decreto, un emendamento che risolva i suoi problemi?Cosa c'entra con i rom la sanzione della Corte di Giustizia europea?
Cosa c'entra il patteggiamento allargato per il processo Mills (forse a perdere altro tempo per arrivare alla prescizione)?
Forse agli italiani interessa sapere quanto ci costa Silvio (poi possiamo fare tutti i tecnici per dire ch è colpa del digitale, dell'analogico, che la multa non riguarda Rete 4..).

Interessa sapere che lo stato della giustizia è così mal messo anche grazie alle sue leggi.
Che nel luglio 2006, quando arrivò la prima sanzione contro l'Italia, il governo era impegnato con l'indulto per gli amici.Che il precario italiano è precario anche grazie alla legge 30 Maroni, e che con questi governanti sarà sempre più precario.
Ma tant'è: l'obiettivo è ora sui Rom, contro chi protesta contro le discariche ...
Anche se poi spunta la Mussolini, napoletana, che spiega che forse, mandare l'esercito contro la gente di Pianura, Chiaiano e S. Maria La Fossa non è la scelta più democratica, forse un tantino anticostituzionale.

Su una cosa erano tutti d'accorodo, Di Pietro, Mussolini, Belpietro .. la cacciata di Bassolino e Iervolino.Come coi napoletani, così entrati in sintonia con Berlusconi da arrivare a chiamarlo Zio Silvio.
Technorati:

Cosa festeggiamo oggi?

Oggi non ci sarebbe nulla da festeggiare.Almeno noi, quelli col vizio della memoria, che ci ricordiamo di magistrati saltati per aria con la scorta, poliziotti sparati dentro un bar o sulla porta di casa, procuratori e giudici freddati con la p38.....

Ma anche di gente che non c'entrava niente con la storia (quella con la s maiuscola), ma che ha avuto solo la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Come la famiglia di Barbara Asta, dissolta in un attimo per la bomba contro il guidice Palermo.
Come Santino di Matteo, strangolato e disciolto nell'acido.
Ecco, il peso e il dolore del ricordo, ci portano a dire una cosa.

Almeno oggi, coloro i quali han dato dell'eroe ad un mafioso, che li han frequentati come soci di affari, che hanno delegittimato i giudici in prima linea in questa guerra, che han detto che bisogna convivere con la mafia, che vorreste riscrivere la storia .. ecco, statevene a casa.

Protetti dalla vostra scorta, nei vostri uffici dove sventola quella bandiera che avete infangato.
Oggi non ci andate nemmeno a Capaci, non fatevi vedere, state zitti, per favore.
Lasciate la celebrazione di Falcone, Borsellino, delle loro scorte e di tutte le persone morte per mafia a chi se lo può permettere.

Oggi non è una festa di tutti.

22 maggio 2008

L'ultima bugia ...

Vi fidereste di un contaballe?
La risposta è si.
Detto (la famosa frase "vita nuova per Napoli.." alla conferenza stampa a Napoli, senza contradditorio), e smentito.

P.S. l'idea di dare in mano ad un'azienda italiana una centrale nucleare, dopo aver visto come l'Impregilo e la politica campana ha gestito i rifiuti mi fa venire i brividi.
Ma una persona che passa sopra una sentenza della corte costituzionale, cosa volete che gliene importi di un referendum ...

Il decreto salva infrazioni

Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Sotto la maschera conciliante, aperta il dialogo, si cela per quello che è.
Il politico buono solo a difendere i suoi interessi.
Prima quelli giudiziari.
Poi quelli televisivi, col decreto per salvare Rete 4.

«L'emendamento del governo in materia di frequenze televisive è un rimedio peggiore del male». Lo dichiara Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Partito Democratico. «Col pretesto di rispondere alla procedura di infrazione europea sulla legge Gasparri il governo ha appena presentato un emendamento al "decreto salva-infrazioni" che, da un lato, ignora buona parte dei rilievi della Commissione e, dall'altro, propone una nuova sanatoria per tutti gli attuali titolari di frequenze», sottolinea l'ex ministro delle Comunicazioni. «In sostanza - prosegue Gentiloni - si finge di fronteggiare l'infrazione Ue mentre, in realtà, si tenta di aggirare la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 31 gennaio scorso».

Carcere come medicina


Rifiuti e Rom: le due r, le due emergenze che questo governo affronterà (cosa diversa dal risolverle) con la polizia e l'esercito.
Fino a cinque anni per chi causa disordini presso le discariche.
I siti scelti dal governo, ancora top secret, saranno presidiati dall'esercito.
Fa rabbia assistere ai commenti positivi anche da presunti intellettuali di sinistra, come la Mafai intervista su la7 ieri sera.
"Se dietro le proteste alle discariche c'è la camorra" sosteneva la signora Mafai "se l'esercito la presidia, allora va bene perchè si contrasta la camorra".

E come la mettiamo a S. Maria La Fossa, nel casertano, territorio controllato dai casalesi: l'esercito andrà a presidiare la discarica appaltata dai clan.
E cosa dirà il governo alle persone ammalate di tumore, come raccontava Bernardo Iovene nell'inchiesta di Report?
Tutti in galera.
Vi ricordate cosa aveva detto Grillo in campagna elettorale: "Berlusconi o Veltroni dureranno un anno, un anno e mezzo con la l'esercito".

Appunto.

E una precisazione sui rom e sul decreto di espulsione: per i comunitari, non è previsto nessun divieto di reingresso. significa che se, anche un sindaco decide di cacciarli dal territorio comunale, e poi il prefetto ne decreta l'allontanamento, gli immigrati comunitari possono comunque rientrare.
Semplicemente abbiamo speso risorse di polizia, di magistratura, economiche, per niente.

Due parole anche sulla politica estera: dove ci saranno escalation in Afghanistan (attentati contro i nostri soldati), vista l'intenzione del ministro Frattini prevede un diverso dislocamento delle truppe.

21 maggio 2008

La Questua di Curzio Maltese

Potere politico, potere imprenditoriale, potere finanziario criminale, potere economico.
Questo è diventata, nel corso degli anni, la chiesa. Un altro dei poteri forti che, all'interno dell'azienda dello Stato Italia, ne condiziona la politica, ne assorbe imponenti risorse economiche, fa una concorrenza sleale (intermini di commercio, di sanità, istruzione).
Con la scusa della questa, come risarcimento della presa di porta Pia e della confisca dei beni dello Stato Pontificio del papa re, lo stato italiano finanzia il Vaticano più di quanto paga la Casta dei politici, senza informare correttamente i cittadini.

Parliamo di circa 4 miliardi di euro all'anno.

1 miliardo col congegno del 8 per mille (che prevede che 600 milioni di quanti non scelgono la destinazione - il 60% - finiscono nelle loro casse)

1 miliardo per l'ora di religione, per pagare insegnanti che vengono scelti dalla Cei.Poi ci sono finanziamenti a scuole, università, istituti di ricerca.

Il resto sono sgravi per Ici, Irpef per gli immobili del Vaticano: solo a Roma un quarto delle case sono della chiesa.

Giusto, sbagliato?
In periodi di vacche magre, forse bisognerebbe sapere quanto ci costa la chiesa.
Che i finanziamenti per le scuole private (cattoliche) sono aumentati da 527 a 532 milioni di euro dal 2005 al 2006 (mentre contemopraneamente venivano talgiati i finanziamenti alle scuole pubbliche).
E si che, all'inizio dell'era di Camillo Ruini, nel 1986, nelle casse della Cei c'erano 300 milioni di lire.
Oggi si parla di un miliardi di euro.

Ma la chiesa fa del bene, si è sostituita allo stato, per la cura e l'accoglienza dei malati, di quanti finiscono ai margini di questa società, degli extracomunitari.

Vero: ma la sproporzione rispetto a quanto incassa dallo stato è troppa.
Parlano di "eccessiva pressione fiscale" (Tarcisio Bertone), quando non pagano le tasse proprio loro.
Di "relativismo etico" in un periodo dove si bruciano i rom.


Parlano di tutelare le famiglie quando è proprio il Vaticano, tramite l'Apsa, a sfrattare intere famiglie a Roma (spesso con problemi finanziari), per trasformare immobili in alberghi, sale convegni per, far posto ai più ricchi inquilini.
Il comune di Roma, accusato da Ratzinger del degrado urbano della città, in questi anni ha sempre firmato le richieste di trasformazione d'uso di conventi, chiese, con l'aiuto di palazzinari come Statuto, Caltagirone.

Oggi assistiamo ad una strana alleanza tra una parte del potere politico e i vertici della Casta ecclesiale, che con un mano recepisce i sempre maggiori finanziamenti, dall'altra benedice le sue politiche.
Questo costituisce la cartia al tornasole per valutare il grado di riformismo di un paese: semmai in Italia si volesse affrontare questa svolta (per un paese veramente laico, democratico, riformista) è alle porte del Vaticano che si dovrebbe bussare per primo.
Il link per ordinare il libro su internetbookshop.
Technorati:

Pretesto numero 3: i misteri dello Ior

Il coinvolgimento dello Ior in tanti scandali italiani.

Crac del banco Ambrosiano, dove al mandato di cattura per Marcinkus, il Vaticano rispose chiudendosi a riccio. Fate le rogatorie ...

Tangentopoli: Borrelli intercettò il passaggio di parte della maxitangente Enimont su un conto intestato a Bisignani, massone e rispuntato nell'inchiesta Why Not.

Riciclaggio per conto delle mafia dei soldi della droga: il pentito Francesco Marino Mannoia, al processo per mafia su Marcello Dell'Utri rivela che "Licio Gelli investiva i denari dei corleonesi di Totò Riina nella banca del Vaticano [..] Lo Ior garantiva ai corleonesi investimento e discrezione".

Scandalo dei furbetti del quartierino. Racconta Fiorani "Alla BSI Svizzera ci sono tre conti della Santa Sede che saranno non esagero, due o tre miliardi di euro".
Continua "I primi soldi in nero li ho dati al cardinale Castillo Lara [presidente dell'Apsa amministrazione del patrimonio pubblico della chiesa]...".

Pretesto numero 2: la salma di padre Pio

Perchè la salma di padre Pio è stata esposta, dopo tanti anni?
Per il processo di santificazione ("santo subito" per Giovanni Paolo II, ma Giovanni XXIII aveva espresso una diversa opinione) oppure (come viene spiegato nel libro La Questua) per cercare di rimpinguare le casse esangue degli esercizi commerciali cresciuti a dismisura a San Giovanni Rotondo che rischiavano la bancarotta?

Pretesto numero 1: come è caduto il governo Prodi?

Perchè è caduto il governo Prodi?
Per le tiepide aperture verso il fronte laico?
Perchè Mastella assieme a Dini, è uscito dal governo?Perchè la moglie di Mastella è stata indagata dalla procura di S. Maria Capua Vetere?
Perchè Veltroni e Berlusconi iniziavano a discutere della nuova legge elettorale che tagliava fuori i partitini?
Oppure c'è dell'altro? Curzio Maltese nel libro "La Questua" spiega nella sua inchiesta come, per i Vescovi, convenga appoggiare un governo di centrodestra."
Il fatto è che da quegli altri riescono ad ottenere molto di più".

Sgravi fiscali, finanziamenti, 8 per mille: per un totale di 4 miliardi di euro.

La bufala sugli straordinari

Anzichè aumentare stipendi (o diminuire le bollette con le liberalizzazioni sui servizi) si diminuiscono le tasse sugli straordinari.
Vuoi più soldi? Lavora di più (non lavora meglio).
Per un beneficio di 450 euro annuo (senza dire quante ore) ...

Con il nuovo meccanismo un operaio metalmeccanico che guadagna 1.300 euro lordi, se effettuasse il tetto massimo degli straordinari previsto per le aziende medio-piccole (250 ore) con la tassazione attuale avrebbe 1.594 euro l'anno in più, che con la cedolare secca al 10% diventerebbero 1.965 euro. Con il tetto di 3mila euro, potrà beneficiare della tassazione al 10% per ulteriori entrate (premio di produzione, liberalità aziendali) pari a 1.035 euro.

La parte eccedente sarà tassata con l'aliquota di riferimento (27%).

In un epoca dove si parla di crisi della famiglia, crisi delle nascite, un bell'esempio.

Napoli in festa

Come promesso, Berlusconi oggi è a Napoli per il primo Consiglio dei Ministri.
Quello del taglio all'Ici e del taglio delle tasse sugli straordinari.
Per l'occasione il centro è stato pulito dalla spazzatura.
Il resto della spazzatura non andrà in televisione.
In ogni caso è pronto il sottocommissario (uno non ne bastava) Bertolaso per promettere di risolvere il problema.
E il problema rom, il rogo a Ponticelli, la questione immigrati?
A chi importa se con la carcerazione degli immigrati rischiamo di arrestare le badanti, bloccare l'economia che si appoggia al nero, soffochiamo definitivamente la macchina della giustizia?
Napoli in festa: come per l'arrivo di Maradona, di Lauro, dei Savoia, ..

E un pò i napoletani, quelli caricaturali, da macchietta, si riconoscono nel premier.
Nel premier dai mille sorrisi, dalle mille raccomandazioni, dalle mille promesse.
E a Napoli, tanti ne sono passati a fare promesse, raccomandazioni, sorrisi.
Una in più, cosa costa?

20 maggio 2008

I barbari. Saggio sulla mutazione di Alessandro Baricco

I barbari. Saggio sulla mutazione di Alessandro Baricco

I barbari siamo noi.
Anche se non vogliamo ammetterlo, anche se ci sentiamo diversi, anche vogliamo innalzare mura sempre più alte, come la Grande Muraglia Cinese, su cui si conclude il saggio e il viaggio di Baricco), per separare la nostra civiltà dalla barbarie.
Separare noi da loro.

Nel saggio di Baricco si parte dal vino hollywoodiano, per parlare del calcio, dei libro, delle librerie che sono state sostituite da enormi centro commerciali, fino a toccare le alte vette dell'anima e della musica.

Lo sapevate che, quando uscì con la sua nona sinfonia, Beethoven, i critici scrissero:
"Eleganza, purezza e misura, che erano i principi della nostra arte, si sono gradualmente arresi al nuovo stile, frivolo e affettato, che questi tempi, dal talento superficiale, hanno adottato. Cervelli che, per educazione e abitudine, non riescono a pensare a qualcosa d'altro che i vestiti, la moda, il gossip, la lettura di romanzi e la dissipazione morale, fanno fatica a provare i piaceri, più elaborati e meno febbrili, della scienza e dell'arte."

Ecco che scopriamo come la prima mutazione (le branchie sche spuntano dietro le orecchie, per dirla alla Baricco) non sia qualcosa dei nostri giorni, ma che parte da molto lontano.
Anche Beethoven un barbaro, allora?
Stiamo veramente assistendo ad una invasione barbarica, o il processo in corso va analizzato con maggiore attenzione: come se dovessimo studiare un nuovo tipo di animale e ci soffermassimo solo sulle zampe posteriori.

Sentiamo Baricco, cosa dice sull'invasione:


Ecco. E' il momento di riassumere e di tirare le reti della piccola pesca. Studiando la circoscritta invasione barbarica che ha colpito il villaggio del vino, uno può arrivare a disegnare la mappa di una battaglia: eccola qui: complice una precisa innovazione tecnologica, un gruppo umano sostanzialmente allineato al modello culturale imperiale, accede a un gesto che gli era precluso, lo riporta istintivamente a una spettacolarità più
immediata e a un universo linguistico moderno, e ottiene così di dargli un
successo commerciale stupefacente.

Quel che gli assaliti percepiscono, di tutto ciò, è soprattutto il tratto che sale in superficie, e che, ai loro occhi, è il più evidente da registrare: un apparente smottamento del valore complessivo di quel gesto. Una perdita di anima. E dunque un accenno di barbarie.
Barbari siamo noi quando navigliamo in Internet con google in cerca del sapere.
Quando navighiamo (surfing) le pagine internet mantenendoci in superficie sulla cresta dell'onda, piuttosto che andare in profondità sprofondando in letture da topo di biblioteca.

Ecco un brano del capitolo dedicato agli inventori di Google:

Quel che successe poi, fu che un paio di studenti cazzoni dell'Università di Stanford, stufi di usare Altavista perdendo il propio tempo, pensarono che era giunta l'ora di inventare un motore di ricerca come dio comanda.
Andarono dal loro professore e gli dissero che quella sarebbe stata la loro ricerca di dottorato. Molto interessante, disse lui, poi dovette aggiungere una cosa tipo E adesso a parte gli scherzi ditemi cosa avete in mente di fare.

Non gli sfuggiva che per programmare un motore di ricerca bisognava, innanzitutto, scaricare l'intero web su un computer.
Se non hai un mazzo di carte in mano, un mazzo con tutte le carte, non puoi inventare un gioco di bravura con cui trovarne una. Nel caso specifico si trattava di scaricare qualcosa come 300 milioni di pagine web. Ma in effetti non si sapeva nemmeno con esattezza fino a dove si spingesse il grande oceano, e tutti sapevano che ogni giorno disegnava spiagge nuove.

Al prof dovette apparire chiaro che quei due gli stavano proponendo di circumnavigare il globo su una vasca da bagno.

La vasca da bagno era il computer assemblato che tenevano in garage.
Io me lo vedo che si lascia andare contro lo schienale e allungando le gambe chiede con un sorrisetto da barone: Intendete per caso scaricare l'intero web?
Lo stiamo già facendo, risposero loro.



Siamo barbari quando assistiamo al calcio moderno: veloce, aggressivo e spettacolare. Ma che mette i grandi camioni, come Roberto Baggio, in panchina.
Velocità d'azione, scambio di palla veloce, mortificazione del fuoriclasse e enfasi dei giocatori con ruolo universale.
Siamo barbari quando andiamo nei megastore per fare la spesa e usciamo fuori che abbiamo comprato anche un libro o un dvd.
Anzichè parlare di civiltà da difendere, si dovrebbe parlare semplicemente decidere cosa conservare del vecchio mondo, in perenne mutazione (in perenne assedio dei barbari, si direbbe) per portarlo nel nuovo.
La radici, le parole, i ricordi, le parole che vogliamo mettere in salvo non dalla mutazione, ma nella mutazione.

Quanto a capire in cosa consista, precisamente, questa mutazione, quello che
posso dire è che mi pare poggi su due pilastri fondamentali: una diversa idea di
cosa sia l'esperienza, e una differente dislocazione del senso nel tessuto
dell'esistenza. Il cuore della faccenda è lì: il resto è solo una collezione di
conseguenze: la superficie al posto della profondità, la velocità al posto della
riflessione, le sequenze al posto dell'analisi, il surf al posto
dell'approfondimento, la comunicazione al posto dell'espressione, il
multitasking al posto della specializzazione, il piacere al posto della fatica.

Uno smantellamento sistematico di tutto l'armamentario mentale ereditato dalla
cultura ottocentesca, romantica e borghese. Fino al punto più scandaloso: la
laicizzazione brusca di qualsiasi gesto, l'attacco frontale alla sacralità
dell'anima, qualunque cosa essa significhi.


Il libro è la raccolta di un ciclo di articoli apparsi su Repubblica, nel 2006, che potete recuperare qui.
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Compagni che sbagliano

Inizia il sindaco Ds di Salerno De Luca "Prima di tutto dobbiamo imparare dalla Lega Nord, imparare dal loro rapporto col territorio, dalla forza del loro linguaggio...
lo dico a tutti ma vedo che la sinistra fa spallucce.".


Rincara la dose Penati, pres. della provincia di Milano "Non serve un ufficio a Milano. Imitiamo la Lega [..] creiamo come loro una classe dirigente legata al territorio."

Ora tocca a Fassino, ministro ombra e esponente dell'opposizione: "Sbagliate le espressioni dei ministri spagnoli [..] il primo ministro Zapatero si è affrettato a dire che quella non è l'opinione del governo spagnolo e che la Spagna vuole avere con l'Italia relazioni migliori e continuare ad avere intese su tantissimi temi, relazioni che in questi anni sono cresciute e si sono consolidate."