06 aprile 2009

Il vento dell'est

Verrebbe da dire che l'aria dell'est fa male. E fa pronunciare parole che sanno di censura, contro le critiche dei tanti giornali europei che hanno solo commentato quello che era sotto gli occhi di tutti.

Così le parole di Obama, di un mondo senza armi atomiche, passano in secondo piano. Peccato.
Nervoso il presidente. Forse perchè è l'unico membro del G8 ha non aver avuto un colloquio bilaterale col presidente USA?
Parla di notizie diffamanti. Di informazione che non racconta il vero.

Peccato: nel giorno in cui a Perugia si ricordavano i cronisti minacciati dalla mafia: Abbate, Capacchione, Maniaci.

Pare che a Praga, in conferenza stampa, dopo aver parlato ai giornalisti, si sia alzato e andato via senza aspettare le domande. Un pò come ha fatto Grillo ad Exit.

A proposito di notizie non date: oggi inizia il processo contro la Eternit di Casale. Speriamo che dopo i vari Garlasco, Cogne, omicidio Meredith, Porta a Porta riesca a dedicarci una puntata.

"Il tavolo? Glielo do in testa" invece la battuta contro i sindacati e Epifani che avevano chiesto al governo di aprire un tavolo di trattative.

Non è un momento buono per l'informazione e per la stampa. Lo ripetiamo da tempo.
E i vari pacchetti Telecom, dottrine Sarkozy, che tendono a far diventare la rete Internet come la televisione (cioè dare ai citizen un ruolo passivo), fanno pensare male.

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