29 giugno 2009

La tregua

Il presidente Napolitano chiede una tregua (alla stampa e ai partiti per le inchieste che riguardano il premier a Bari): "Vista la delicatezza di questo grande appuntamento internazionale, sarebbe giusto avere una tregua".

Proprio per la delicatezza della situazione, non possiamo permetterci imbarazzi istituzionali (che tra l'altro, già stiamo patendo).
Più che una tregua, il messaggio suona come "i panni sporchi si lavano in casa".
Peccato che in Italia i panni sporchi non si lavino mai.
E, questa tregua, a chi conviene? Alle istituzioni? Alla politica? Proprio perchè è in atto una crisi politica, la stessa credibilità delle istituzioni è fortemente minata.

Lo dite voi alla ricercatrice precaria scappata all'estero (Rita Clementi, in fuga dai baroni, dal nepotismo), che occorre una tregua.
O agli operai di Termini Imerese. "Cari lavoratori, capisco le vs. ragioni, ma per l'amor del cielo, evitate schiamazzi ..."?

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