11 settembre 2009

11 settembre




L'attentato così tristemente spettacolare contro le Torri Gemelle, considerate come simbolo del male dagli ideatori dell'attentato.

Le torri incendiate e la folla di persone, di telecamere, che assisteva incredula.Lo scoppio sentito da molti e poi il crollo improvviso delle torri, il fumo che riporta New York indietro nel tempo, in una sorta di alba di una nuova era.


Siamo stati attaccati, dobbiamo reagire: iniziava l'era della guerra preventiva; della lotta del bene contro il male, dell'occidente contro l'oriente.Come se la guerra non fosse iniziata prima, come se Al Qaeda, non avesse già fatto l'attentato al World Trade Center nel 1993.

In realtà il mondo intero era già in guerra da prima, una guerra fredda che in alcune zone si era trasformata in guerra vera. Vietnam, Corea, sud America, Afganistan.

Semplicemente, l'11 settembre ci siamo accorti come la globalizzazione in atto potesse voler dire avere i terroristi dentro casa. Non sentirsi al sicuro ..

Poi è stata la guerra: prima in Afghanistan, per togliere il burqa alle donne e scalzare i talebani dal potere. Ma senza un Massud a fianco. Poi la guerra preventiva, ma con l'inganno, in Iraq.

Tutti a stringersi attorno al comandante in capo, George W. Bush.

Altra retorica. Altri morti, civili e militari.
Al Qaeda non è stata sconfitta.
I Talebani controllano ancora parte del territorio.
E i misteri e i dubbi, tanti, troppi, sulla tragedia dell'11 settembre, ancora rimangono da chiarire.

To announce that there must be no criticism of the president, or that we are to stand by the president, right or wrong, is not only unpatriotic and servile, but is morally treasonable to the American public. Nothing but the truth should be spoken about him or any one else.
But it is even more important to tell the truth, pleasant or unpleasant, about him than about any one else.

Kansas City Star (1918-05-07)

Theodore Roosevelt

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