08 ottobre 2009

Di che pasta sei fatto?


In attesa di vedere di che pasta è fatto, ricordiamo al premier, tra un festino e l'altro, e tra una convocazione davanti ai giudici e l'altra, dei problemi del paese.

I
nuovi poveri: l'asticella che separa la linea della povertà da una vita dignitosa si sta alzando.
Sotto la soglia di povertà alimentare tre milioni di italiani
Colpa della disoccupazione, ma anche dei problemi di salute


Il nucleare: ma non era stato votato a maggioranza popolare (bulgara)? Come mai le centrali non le vuole più nessuno?
Il sondaggio Il 72% della popolazione continua a non fidarsi dell'atomo e vorrebbe puntare sulle alternative eolica e solare

Le pari opportunità: per fortuna che c'è un ministero. Che dovrebbe anche tutelare le donne che subiscono aggressioni verbali, come quelle che contro la povera Bindi a Porta a Porta (mi chiedo in questi casi come mai l'Agcom non interviene).

Messina (come metafora delle città del sud, saccheggiate da questa classe dirigente e politica, che è stessa cosa).

Messina il buco da 500 milioni
Qui, più che in qualsiasi altro luogo d'Italia, la politica non ha remore nella gestione del potere. Il Comune ha un deficit di 500 milioni di euro. La bancarotta è vicina. Eppure il sindaco Buzzanca arricchisce il pool di avvocati a sua disposizione di altri sette legali. Da otto a quindici per una spesa di 270.000 euro l'anno. Nell'elenco un ex parlamentare di Forza Italia, Antonino Gazzara, Mariangela Ferrara, cognata di Rocco Crimi, sottosegretario allo Sport, e Giulia Carrara, la sorella di Nuccio, un ex senatore di An. Il manuale Cencelli domina e detta le regole per la spartizione di enti, partecipate, società miste, ospedali. La Corte dei Conti ha analizzato i bilanci delle Aziende sanitarie siciliane del 2008. Il deficit è di 331 milioni di euro, l'azienda che si piazza al secondo posto del grande scialo (al primo c'è Catania) è quella di Messina: un buco di 62 milioni.
(da
Il fatto)


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