16 ottobre 2009

Falsità e provocazioni

Il ribaltamento della realtà aumenta ogni giorno di più.

Il giudice Mesiano in una cena parlò male del premier, anche se la fonte (per di più anonima) non ricorda più le parole.
Canale 5 che lo pedina come nemmeno fossimo al Truman Show.

Poi i titoloni sui giornali.
Ad Annozero solo falsità: la sentenza del lodo Mondadori è stata vinta da Fininvest in Appello (e la Cassazione che ha annullato la sentenza?).
La Consulta ha aperto una caccia all'uomo: questa è falsa e anche violentemente offensiva.

Siamo di fronte a tante provocazioni: sono tutti ad aspettare che qualche pollaccione abbocchi.
Non farò la fine di Craxi, dice il premier: come latitante ad Hammamet?

Infine l'editto da Sofia: La nostra non è vera democrazia, è soggetta al potere di chi non ha legittimazione elettorale.


Dunque, la nostra Costituzione, che prevede proprio questi equilibri sui poteri, è antidemocratica?
Siamo sicuri che con i pm sotto l'esecutivo (eletti dal popolo) e con i giudici della corte nominati dal parlamento, saremmo più al sicuro?

Tanto per fare un esempio, alla Corte costituzionale doveva arrivare Pecorella: tra l'altro, difensore di Delfo Zorzi (piazza Fontana). O magari l'avocato Taormina, che è stato avvocato difensore di Carlo Maria Maggi (imputato per la strage di Piazza della Loggia).

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