20 novembre 2009

Per chi parla il ministro?

Il ministro Alfano spiega come il "processo breve" avrà solo un lieve impatto sui processi in corso:i processi prescritti “saranno contenuti intorno all’1 per cento del totale dei procedimenti pendenti,senza calcolare l’incidenza delle assoluzioni”.
L'associazione magistrati gli fa presente che forse il ministro si riferisce ai processi già in dibattimento.
Il ministro della giustizia, non si sa se in veste di ex portavoce del presidente del consiglio o di Guardasigilli, spiega come i magistrati si lamentino sempre: anche la ex Cirielli, ha dati dei benefici, dice.
“Sorprende quindi non poco - commenta Alfano - che siano state avanzate previsioni catastrofiche come accadde per la legge Cirielli che a fronte del catastrofismo annunziato produsse notevoli benefici nel sistema penale”.
Benefici per chi, signor ministro? Per il premier? Per tutti coloro che hanno beneficiato della prescrizione?

E delle vittime che non avranno più giustizia, che benefici hanno avuto?
Ad Annozero hanno fatto risentire le intercettazioni dei macellari, pardon dei medici del Santa Rita: "se il paziente è anziano ha una bassa spettativa di vita". Si parlava di re impiantare chiodi non sterilizzati.
Questo processo è a rischio prescrizione proprio per la legge sul "processo breve", nonostante i giudici abbiano fatto una corsa, per il processo.
Ecco: che Alfano e tutti i firmatari della legge, e coloro che la voteranno abbiamo poi il coraggio di andare di fronte a queste persone distrutte (e ai parenti del rogo alla Thyssen, ai truffati Parmalat, agli scalatori Antonveneta ..).

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