18 gennaio 2010

Le grandi manovre

Ne parla anche Aldo Giannuli nel suo libro, Come funzionano i servizi segreti: una volta le grandi manovre si facevano con i soldati.
Oggi, in una situazione di "guerra asimmetrica" perenne e non dichiarata, tra le intelligence, le grandi manovre si fanno con gli attacchi informatici, l'intossicazione informativa, gli attacchi all'economie (i BOT americani sequestrati alla frontiera Svizzera) ....
McAfee afferma che i recenti cyberattacchi cinesi, che la società ha battezzato operazione Aurora, vanno annoverati tra i più gravi e rilevanti degli ultimi anni.
Anche se al momento solo Google e Adobe hanno rivelato di essere tra le vittime, McAfee ritiene che le aggressioni abbiano coinvolto una ventina di aziende. Secondo altri esperti di sicurezza il bilancio sarebbe però ancora più pesante, e pari a 34 aziende: tra queste il Washington Post cita Yahoo!, Symantec, Juniper Networks, Northrop Grumman e Dow Chemical.
In quasi tutti i casi gli aggressori sarebbero riusciti a rubare codice sorgente.
Microsoft resterà in CinaSe Google dovesse realmente decidere di lasciare la Cina, Microsoft non ne seguirà l'esempio. A dirlo forte e chiaro è stato il CEO del colosso americano, Steve Ballmer, che in una intervista a CNBC ha dichiarato di voler continuare ad operare in Cina e rispettare la legge locale."Non capisco come questo (l'eventuale decisione di Google di abbandonare il mercato cinese, ndr) possa in qualche modo aiutare. Non capisco come questo possa aiutare noi e non capisco come possa aiutare la Cina", ha concluso Ballmer.
Abbandonando il paese della Grande Muraglia, Google lascerebbe dunque campo libero non soltanto a Baidu, che oggi domina in modo schiacciante il mercato cinese delle ricerche online, ma anche a Microsoft Bing. Un motivo in più per ben ponderare le prossime decisioni di Redmond.

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