24 febbraio 2010

Lo stato della Corruzione

Sembra di essere tornati al 2006: dopo la vittoria del centrosinistra scoppiarono uno dopo l'altro tutta una serie di scandali e inchieste.
Vallettopoli, Calciopoli, dossieraggio Telecom.
Poi le inchieste di Catanzaro: Poseidone (iniziata nel 2005 e poi avocata dal procuratore capo), e l'anno successivo, Why Not.
Stesso copione: imprese finanziate con fondi europei (per la depurazione, o per la selezione del lavoro), politici amici, giudici che coprivano le indagini.
L'ombra della massoneria.
La presenza di ufficiali dei servizi (all'epoca della Guardia di Finanza).
Le security di aziende delle Telecomunicazioni che spiavano e avvertivano le persone indagate.

Come sono andate a finire? Che risposta ha dato la politica?
Sono mesi che si parla di liste pulite (se ne era parlato anche nelle elezioni del 2008), di questione morale.
Eppure.

Allora perchè soprendersi delle ultime inchieste? Il sistema della Protezione Civile. Il riciclaggio dei soldi della ndrangheta da parte di aziende di Telecomunicazioni (Fastweb e Telecom Sparkle).
Colpa delle mancate riforme (sostiene Montezemolo)?
O colpa delle persone che sono chiamate a dirigere il paese (per il principio del pesce che puzza dalla testa)?

Strano: colpite due aziende di IT, nelle settimane in cui si discute del decreto Romani, della vendita a Telefonica .... Solo dietrologia.

Nemmeno mi soprende la proposta del governo per un DDL anti corruzione. Per due motivi.
Il governo del fare deve dare una risposta mediatica (che funzioni o meno non importa) da dare in pasto agli elettori, prima che sia troppo tardi.
Si rischia di perdere voti alle regionali: senza le poltrone si perde il controllo sulla sanità, sulle infrastrutture ..

Secondo: non si può più permettere questa delocalizzazione nel territorio e liberalizzazione della mazzetta. Il paese non se lo può permettere. Se da una parte si rassicurano gli italiani davanti alle telecamere, dall'altra i numeri non si possono nascondere più di tanto.
Le soluzioni creative tipo lo scudo fiscale non hanno dato i risultati sperati.

Allora, stop al ladrocinio "fai da te", a basso livello, mantenendo però tutte le guarantegie ai signori del palazzo. Che potranno portare avanti i loro comitati di affari, consulenze incrociate e appalti d'oro.
Altrimenti non si spiegherebbe lo sforzo verso il Legittimo impedimento, le norme contro le intercettazioni, il ritorno all'immunità parlamentare.

In questo paese si richia di arrivare ad una situazione paradossale, dove non succederà niente, perchè niente deve succedere.

Alcune segnalazioni: leggo su Il fatto che La banca mondiale sta studiando le tangenti italiane, per difendersi dai corrotti. Almeno in qualcosa riusciamo a primeggiare.
Il blocco del traffico (al nord): di cosa parliamo? Del nulla. Non serve a nulla, se non a lavarsi la coscienza.
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