13 aprile 2010

Razzismo

Come chiamare i fatti di Adro, i tagli ai corsi di integrazione nelle giunte leghiste in Lombardia e al nord (come a Belluno dove si usano i fondi per l'integrazione per insegnare il dialetto), la morte della bimba nigeriana Rachel perchè aveva la tessera sanitaria scaduta, bambini stranieri esclusi dai fondi per le cure dentarie e oculistiche elargiti (solo agli italiani) dal comune bergamasco di Brignano Gera d'Adda?
Razzismo.

Scoprire però che,
sempre a Adro, un benefattore che è voluto rimanere anonimo, ha pagato i debiti delle famiglie per la mensa, rincuora un po'. Come esiste un giudice a Berlino, esiste ancora la solidarietà a Adro.

«Sono - scrive - figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film ’L’albero degli zoccolì. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene. È per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica».

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