08 giugno 2010

Il capitalismo e i capitalisti

A Milano, all'assemblea di Federchimica, la Marcegaglia chiedeva maggiore rigore al governo. Più tagli, alla spesa pubblica, senza ascoltare le critiche (perchè "dire no ai tagli è essere contro il paese").
Considerando che non parlava di spese della politica, di spese delle regioni, di lotta all'evasione, a cosa si riferiva?
Stesso palcoscenico, il ministro Prestigiacomo, a parlare di ricerca e sviluppo.
Forse non l'hanno avvisata dei tagli alla ricerca (non in linea certo con gli standard europei).

L'incontro verteva sulla chimica italiana: per sapere in che stato è la chimica, basta chiedere agli operai di Porto Marghera, o a quelli ex Vinyls.
Il presidente di Federchimica, ha voluto poi fare un esempio concreto delle rivendicazioni al governo, tirando in ballo la tragedia di Viareggio:
"Si tratta di far prevalere il pragmatismo. Squinzi ha fatto due esempi. Uno negativo: una tragica disgrazia ha prodotto una direttiva sul «Blocco del traffico diffuso», con sospensione del trasporto in vagoni singoli di merci pericolose. La scelta sta penalizzando l'industria e potrebbe riversare sulle strade migliaia di camion incontrollabili."

Sulla ricerca universitaria: "università e enti pubblici hanno scarse capacità di diventare in concreto interfaccia nella ricerca per imprese, per di più - come nel caso della chimica - di medie e piccole dimensioni. "

Cosa ne penseranno i parenti delle vittime di Viareggio?
E cosa ne pensa confindutria della proposta di deregolarizzare al massimo le imprese (abolizione/modifica articolo 41): niente regole, solo controlli post (quando ci saranno)?

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