29 settembre 2010

La questione morale (in Liguria)

Ermete Realacci sull'arresto di Franco Bonanini, amministratore del parco della Cinque terre:

«Sono sconcertato dalle notizie che arrivano dalle Cinqueterre relative all’arresto di Franco Bonanini e di altri amministratori e dipendenti pubblici. Il Parco delle Cinqueterre sotto la guida di Franco Bonanini è stato un esempio e un punto di riferimento nelle politiche di sviluppo legate all’ambiente, alla difesa delle regole, alla valorizzazione del territorio....

Così attento alla difesa del territorio, eppure ho letto di una gestione poco trasparente dei bilanci del parco.
Con dirigenti così, come si fa a parlare di questione morale, di battere Berlusconi, di convincere l'elettorato....

A Pollica, il sindaco Vassallo si è fatto ammazzare per difendere l'ambiente dal cemento.

In Liguria, sembra che a prevalere sia il partito del cemento:
Le accuse per alcuni sono pesanti: associazione a delinquere finalizzata ai reati di falso, corruzione, concussione, violenza privata e calunnia. Per i pm spezzini, Luca Monteverde e Tiziana Lottini, i dirigenti del Comune e dell’Ente Parco avrebbero costituito un inossidabile gruppo di potere. Una rete capace di ottenere finanziamenti pubblici per opere mai realizzate e di intimidire chiunque cercasse di opporsi. Il “dominus” dell’associazione sarebbe Bonanini, un nome noto nel mondo dell’ambientalismo. Il “Faraone”, come lo chiamano qui. Figura complessa: meriti indubbi nel rilancio delle Cinque Terre, ma metodi da accentratore. Uomo del Pd (candidato alle europee) vicino a politici come Claudio Burlando e a Legambiente. Non solo: Bonanini vantava l’amicizia di esponenti del centrodestra, come Brunetta. Una figura che aveva costruito il suo potere sul carisma e su appoggi a 360 gradi. L’inchiesta ha prodotto 900 pagine di ordinanza: “Per il loro losco tornaconto e cercando di coinvolgerlo in modo subdolo, Bonanini arriva a strumentalizzare l’amicizia e il buon rapporto con Brunetta, al quale sembra intenzionato a rivelare l’esistenza di indagini espletate in maniera irregolare… al fine di ottenere un interessamento e un intervento politico – ispezione presso la procura – che possa interrompere l’iter giudiziario”. [Il fatto quotidiano, l'articolo di F. Sansa]




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