08 ottobre 2010

Quelli senza scorta


L'inchiesta sull'attentato contro il direttore Belpietro ci farà capire chi è che ha cercato di colpirlo, cosa voleva, chi c'è dietro.

Se l'inchiesta è piena di lacune e la ricostruzione lascia adito a dubbi, non è colpa nostra.
Leggo la prima pagina di Libero e non si può non ricollegarla ai giornalisti che a Reggio Calabria rischiano la pelle tutti i giorni per raccontare le notizie, andati in onda ieri sera ad Annozero .
Persone senza scorta.

Una folla di gente si è assiepata fin dal tardo pomeriggio attorno alle telecamere di Santoro, stringendosi idealmente ma anche fisicamente attorno ai tanti (troppi) giornalisti calabresi che negli ultimi mesi hanno subito intimidazioni e minacce da parte della ‘ndrangheta e che questa sera erano ospiti della trasmissione. Tra il pubblico tanti attivisti del movimento antindrangheta reggino, associazioni come Libera e Ande, sindacalisti e pochi sparuti esponenti del mondo politico.

Tra di loro anche Angela Napoli, che dopo aver spiegato le motivazioni della sua interrogazione parlamentare sulla vicenda Pignatone, si è resa protagonista di un acceso dibattito con la parlamentare Daniela Santanchè, presente in studio a Roma insieme a Luigi De Magistris, Chiara Moroni, Marco Travaglio e Maurizio Belpietro. Ed in studio era anche il cronista Nino Monteleone, scuola strill.it, l’unico tra i giornalisti calabresi minacciati che ha visto finalmente assicurati alla giustizia i mandanti e gli esecutori del vile atto intimidatorio ai suoi danni. Tutti gli altri, ancora aspettano giustizia. E se a questo si aggiunge che ognuno dei cronisti intervistati continua ad oggi a fare il proprio lavoro in strada tra la gente, senza alcuna scorta o protezione, si capisce quant’è dura oggi la professione giornalistica in una terra di frontiera come la Calabria. [fonte Strill.it]



Nessun commento: