10 ottobre 2010

Tutto il mondo è paese

Si leggono dalle cronache dei giornali, degli scandali che avvengono a Roma ladrona.
Cricche, sprechi, scandali. E a livello locale come stanno le cose?

Ad Inverigo, in provincia di Como, dove abito, la minoranza accusa il sindaco e la giunta (di centrodestra) di aver concesso finanziamenti a pioggia in vista delle prossime elezioni. Come i 10000 euro all'associazione alpini .

Poi sali su in provincia: a Como ennesimo bluff per la Ticosa: l'azienda che doveva riqualificare l'area si è tirata indietro. Doveva essere il fiore all'occhiello della giunta Bruni (PDL+Lega).

La mancata realizzazione dell'operazione farà perdere alla città «47 milioni di euro, tra soldi non incassati e opere pubbliche non realizzate (solo queste erano stimate 30 milioni di euro, ndr)». È la stima fatta dal consigliere del Pd Marcello Iantorno 24 ore dopo la divulgazione, da parte del sindaco Stefano Bruni, della lettera di Multi (la società italo-olandese che aveva vinto la gara per l'acquisto dell'area) in cui scrive che «il contratto preliminare deve intendersi senz'altro risolto o comunque inefficace alla luce dei gravi inadempimenti imputabili a questo Comune».

Mi ricordo ancora l'inaugurazione (elettorale) fatta assieme a
Formigoni (onnipresente in queste situazioni) col caschetto in testa.

A Monza, la giunta (sempre centrodestra), ha deciso niente meno di vendere Villa Reale ai privati , per ristrutturarla. Peccato che il pubblico debba metterci più soldi del privato (le cifre che girano sono 18 milioni, contro 4 milioni). Un bell'affare (ma non per i monzesi).

E anche in Regione si scoprono cose poco piacevoli: come le firme sulle liste per Formigoni, che sarebbero state fatte dalla stessa mano.

Se ti chiedi come viene selezionata la politica nazionale, se questa è espressione della maggioranza che l'ha votata, ti sei dato la risposta.

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