22 novembre 2010

Viva l'Italia


Ho molto apprezzato l'intervista di Aldo Cazzullo a Che tempo che fa, per presentare il suo libro.
Viva l'Italia: l'Italia dei partigiani rossi e neri.
Dei preti che lottarono contro i soprusi, come Don Giuseppe Morosini, Don Pietro Pappagallo, Don Ubaldo Marchioni.
Delle donne come Irma Bandiera o degli scugnizzi come Gennaro Capuozzo e Filippo Illuminato.
Intelletuali che andarono soldati al fronte, per una Italia libera e unita, come Gadda e Ungaretti.
Come i soldati della divisione Acqui a Cefalonia, giovani di 20 / 30 anni che tra l'onore e la vita scelsero l'onore.
Viva l'Italia.

Paese dai tanti eroi, spesso dimenticati e putroppo anche dai troppi salvatori della patria. Specie in questo momento di difficoltà.
Come il manager famoso che ieri, dall'alto delle sue 63 primavere chiedeva di fare "largo ai giovani". Ma non scenderà in politica, per continuare a predicare bene. Lo aspettiamo alla prova (su meritocrazia, ricerca, scuola, tassazione rendite). Bella la frecciata, però, al leghista Calderoli "quando dei grandi statisti parlano, meglio tacere .."

Come questo governo che sbandiera i dati della lotta alla mafia (arresti e confische), e poi si scopre (da un documento della Corte dei Conti), che il 50% dei beni requisiti rimangono alla mafia.
Come la cava D'Arrigo a Partinico, che praticamente è gestita a metà dallo stato e da una persona condannata per mafia.

Nessun commento: