19 gennaio 2011

Un commento sull'accordo Fiat

Come previsto, l'eccezione Pomigliano, diventa poi la regola, sia per Mirafiori e ora verrà esteso agli altri stabilimenti italiani di Fiat.
E, dopodomani, altre aziende con interessi all'estero seguiranno.

Dice M. che vuole aumentare la produttività (dunque più ore di lavoro, meno pause e più controlli sulle assenze per malattia), per poi aumentare gli stipendi degli operai come in Germania (l'aveva già detto nell'intervista a Fazio).
Peccato che in Germania (e in Francia) gli operai lavorino meno ore.
E che lì, lo stipendio è molto più alto, senza straordinari.

Peccato che in Germania, M. abbia dovuto presentare un piano dettagliato (per l'acquisto della Opel), poi bocciato dalla Merkel (e dal sindacato).
Peccato che in Italia invece, del piano non se ne sappia nulla (e la politica zitta).

Aumentare la produttività, aumentare i turni, spostare orari, sono parole facili. Difficili la loro declinazione nella vita reale di persone che non siano giornalisti, opinionisti, ministri, politici di lungo corso.
A Melfi ci sono persone che per arrivare in fabbrica si fanno due ore di viaggio col pullman, per arrivare in orario. Immaginatevi cosa significhi aumentare i turni a 10 ore + 4 di viaggio = 14 ore.

Ma che ne sanno loro, degli operai. Gli hanno caricato addosso il futuro industriale del paese (la competizione con la Cina, con la Serbia..) e basta.
E immagino già le reazione: ma allora volete la gente senza lavoro ....

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