31 marzo 2011

La guerra tra poveri

La tensione dentro e fuori l'aula è indicativa dello stato del paese.
A Lampedusa lo show per il popolino dell'isola (che pare aver gradito, immemori delle promesse fatte per Napoli, per l'Aquila), e la stessa notte affonda un barcone.
Non avendo saputo prevedere prima, ne gestire ora l'ondata di immigrati, oggi l'esecutivo sposta il problema sulle regioni che, temendo un contraccolpo elettorale, fanno a gara a dire no (la Polverini ha pure tirato in ballo persino la festa per papa Giovanni Paolo II ...).

L'aveva pure detto Bossi che la crisi e la rivolta in nordafrica avrebbe aiutato politicamente il governo.
Perchè ora, di fronte alla massa di gente dalla Tunisia e dalla Libia, di fronte alle promesse di aiuti (i 1500 euro), le persone reagiscono pensando al proprio particulare.

Non abbiamo lavoro noi, perchè dobbiamo aiutare loro?
Suona molto leghista.
Peccato che per uscire da questa sindrome da "tacchini di Renzo", serva capire che se in Italia non c'è lavoro, c'è crisi, non ci sono soldi, non è colpa dei soli immigrati.

Un pò di notizie:
Il tesoriere di IR? Condannato a 4 anni per truffa
Al Tg2 Susanna Petruni, la “minzolina” fedele al premier : la Rai è in crisi, eppure si trova il tempo per assumere un esterno come Giuseppe Ferraro da Sky.

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