13 aprile 2011

E' colpa dell'arbitro

L'italiano ha un solo vero nemico: l'arbitro di calcio, perché emette un giudizio.
Ennio Flaiano

L'arbitro è colpevole: colpevole come lo sono i magistrati che si permettono di giudicare il presidente votato dalla maggioranza relativa degli italiani.
Colpevole come lo sono gli organi di informazione televisiva (Annozero, Report, Ballarò, ma anche Saviano) che si permettono di criticare (esprimendo un giudizio) sull'operato del governo.
Colpevoli i libri di testo, colpevoli di "gettare fango su Berlusconi" per cui l'onorevole Carlucci chiede una commissione di inchiestInserisci linka.
Colpevoli gli immigrati che si permettono di invadere il nostro territorio (come se gli europei non avessero fatto altrettanto).

E dunque, se l'arbitro è colpevole, in Italia si assiste a questa specie di irreality show: le vittime dei crolli dell'Aquila che protestano contro il processo breve, una legge voluta dal governo della sicurezza, per mettere al riparo dai processi il premier.
Una commissione di inchiesta sui libri, una roba che nemmeno in Russia.
E infine, la battuta (?) di sperini e di Castelli, sullo sparare sui barconi.

Come se fossero questi i colpevoli del paese: le vittime dei crolli, dei crac finanziari, della strage di Viareggio. Le intercettazioni, che escono sui giornali. I libri nelle nostre scuole. Il principio cosituzionale per cui tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge.

Il problema di oggi sono i 120 miliardi bruciati con l'evasione, i 60 miliardi bruciati per la corruzione.
Un'emergenza democratica che mette a rischio lo stato sociale, che pone sfiducia nello stato e che permette la crescita delle mafie nel tessuto del paese.
Ma tanto, basta dare colpa all'arbitro. No?

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