29 maggio 2011

La fine di un'epoca


Alcuni fatti.
L'ex capo di Bankitalia condannato a 4 anni per la scalata bancaria
dei furbetti dei quartierino, assieme ad un senatore sottosegretario, ad un ex potente banchiere e l'ex capo di un grosso gruppo assicurativo.

Altro caso di corruzione nella sanità: questa volta tocca al Piemonte della Lega. Uno dei furbetti del pannolone al telefono commentava così il rifiuto del direttore della sanità che si rifiutava di accettare le tangenti “è uno che vuole far risparmiare allo stato”.

Un europarlamentare definisce patriota il boia di Srebrenica.

Un italiano su 4 è a rischio povertà, il calo dei posti di lavoro è più alto tra i giovani. In questi gioni c'è stata la protesta dei callcenteristi di Teleperformance (che licenzia in Italia e assume in Albania), tra i lavoratori di Fincantieri.

Un presidente del consiglio blocca i lavori del G8 in Francia per denigrare un potere dello stato. Uno che dice di essere sotto attacco da 17 anni da parte dello toghe rosse. Uno che invece si è salvato dalle condanne con leggi ad personam, corruzioni di testimoni, di giudici.

Il presidente di Confindustria si lamenta dei 10 anni di blocco del paese. Anche i ricchi piangono? Ma 10 anni fa non lo sapeva che genere liberale era, quella stessa persona? Una persona che non concepisce il libero mercato, la concorrenza, il controllo delle leggi, il senso dello stato.
A Treviso gli imprenditori sfilano per protesta e sempre a Treviso l'azienda Datalogic va in Vietnam e licenzia 146 dipendenti.

Un ex ministro è nella lista di regali di un imprenditore a libro paga del suo ministero. A sua insaputa.

Tutte che cose che succedono in Italia,e non a nostra insaputa.

Due cose, tra le altre mi vengono in mente, per commentare questo crepuscolo da era del maiale (specie se il voto dei ballotaggi dovesse confermare i voti di 2 settimane fa).
La prima è che erano in tanti quelli che “io l'avevo detto”. Chi ci chiederà scusa? A quelli che avevano chiesto le dimissioni di Fazio, una spiegazione per quella telefonata di Fassino, una spiegazione per non aver fatto il conflitto di interessi.
Quelli che guai a parlare di etica nella cosa pubblica, di tutela del lavoro, del paesaggio, della cultura.

“Silvio Berlusconi è riuscito ad impadronisrsi di una parte così rilevante dell'informazione intaliana non già sulla base di una neutra legge di mercato, di una libera competizione tra eguali; bensì grazie al doloroso vuoto legislativo che per quasi quindici anni i suoi alleati politici hanno spalancato dinnanzi alla sua galoppata. In nessun paese a capitalismo legale sarebbe stata possibile un'eguale escalation[..] In questo tristo paese, i limiti operativi tra ciò che è lecito e ciò che è illecito sono sempre più molli e impalpabili (esiste anche una deregulation delle coscienze), e dunque considero inevitabile stabilire personalmente , a mia misura , un limite e cercare di rispettarlo ; anche a costo di compiere scelte faziose e intransigenti”.
Michele Serra, Epoca, 11 febbraio 1990. Commentando le sue dimissioni ad Epoca, dopo l'arrivo di Berlusconi in mondadori, grazie alla sentenza del giudice Metta.

La seconda è che mi viene schifo a pensare ai topi che abbandonano la nave. Quelli che iniziano a sganciarsi dal capo (che pure ha in mente di cambiare partito, per non cambiare niente). Ingrati.


Stasera Report parla della Protezione Civile (Protezione e benedizione di Paolo Mondani): quella che poi si è scoperto che più che di miracoli (della spazzatura, dell'Aquila..) si occupava della corte dei miracolati.

Soldi pubblici sprecati con la benedezione del Vaticano e della politica (bipartisan) per gli interessi degli imprenditori della cricca:

Il sistema gelatinoso”, così i magistrati di Perugia hanno definito la cricca della Protezione Civile e degli appalti sui “Grandi Eventi”. Un meccanismo oliato di scambi tra lavori e favori che ha avuto a disposizione nei suoi ultimi nove anni 10 miliardi di euro.
Report racconta come è stata trasformata la Maddalena in vista del G8 del 2009, poi spostato a L'Aquila poco dopo il terremoto. Facciamo i conti degli appalti e delle bonifiche mancate che oggi impediscono all'enorme struttura dell'arsenale di poter diventare un polo turistico e della nautica.
Descriviamo i protagonisti pubblici e privati che avevano intrecciato tra loro rapporti di interesse.
Poi il Salaria Sport Village di Diego Anemone, la storia di un enorme abuso edilizio che grava su un'area di esondazione del Tevere a Roma.
Che ne è oggi della Protezione Civile dopo gli scandali?
Il prefetto Gabrielli, che oggi la dirige, parla del recente decreto “Milleproroghe” che impedisce al dipartimento di poter agire in tempi rapidi visti i controlli preventivi sui costi. Mentre la legge del 2001 che sottopone ogni “grande evento” sportivo, culturale e politico alle procedure d'emergenza della Protezione Civile resiste ancora. La legge che ha creato “il sistema gelatinoso” è ancora lì e nessuno la tocca.

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