13 giugno 2011

Report la via dei soldi

Chiusura di stagione per Report, con la consueta domanda? Come è andata a finire?
Protezione e benedizione: la versione di De Santis (quello della protezione civile, non il nemico di Cetto la Qualunque)
Il cavaliere del lavoro: che strada ha preso l'indagine sui quadri dell'ex cavaliere del lavoro Tanzi?
Lo stato dei conti: le riscossioni poco eque (secondo l'inchiesta di Report) di Equitalia, con le maniere forti contro i deboli e, forse, poco efficaci contro i grandi evasori. E quanto ci sarebbe bisogno di fare la guerra ai grandi evasori.

Protezione e benedizione: in attesa della giustizia penale, De Santis a capo della unità di missione della protezione civile per il G8 alla Maddalena che non c'è stato, dà la sua versione.
Tutto si è svolto secondo i regolamenti previsti: le gare a trattativa privata con 5 interlocutori, tutte le decisioni condivise e votate da tutti, anche se chi decideva alla fine erano Bertolaso e Balducci.
Dopo che la spesa era lievitata fino a 600 ML di euro (dalla stima iniziale di 300 ML), è stato sostituito da Calvi, che ha decurtato le opere, per arrivare ad una spesa finale di 476 ML euro.
Col rischio però di trovarsi di fronte ad una spesa aggiuntiva di 200 ML di euro per le riserve, per pagare tutte le imprese che sono state tagliate.
I favori da parte di Anemone: la libreria che gli avrebbe pagato era solo un acconto per un credito di 200000 euro.
Cero, ammette De Santis, sarebbe stato meglio tenere un rapporto distaccato nei confronti di un imprenditore a cui lo stato concede degli appalti: ma nemmeno si può tirare su un "muro di pudibonderia".
Certo, tra un muro di pudibonderia, come dice lui, e il più pilo per tutti (come dicono le indagini che tirano in mezzo delle escort pagate da Anemone per aggiustare gli appalti ), ce ne corre.
Alla fine, si scopre, è tutta colpa della legge sulle grandi opere che permette a poche persone di decidere su grandi lavori, in modo opaco.
Quando cambiamo la legge?

Il cavaliere del lavoro e i suoi quadri
Proprio dal servizio di Report è partita una indagine della procura di Parma, sui quadri che Tanzi voleva mettere al sicuro in Svizzera, con l'aiuto di un critico d'arte (che si è pure fatto intervistare dal Tg1, dove ha cercato di minimizzarne il loro valore).
Un affare da 1 milione di euro, in cui si tira in ballo la Svizzera e pure il Vaticano.
Ora sia Tanzi che Del Bosco sono indagati per bancarotta per distrazione.

E poi c'è la storia del capannone in periferia di Parma, sede di un biscottificio, dove Tanzi si sarebbe visto spesso, nonostante il diniego delle persone dentro quell'azienda.
Si Tanzi si è visto, ma era di passaggio, e la gente non si fa i fatti suoi ..

Domanda: con che soldi l'ex cavaliere continuava la sua attività di imprenditore?

Lo stato dei conti - Equitalia e le ganasce
Avevamo lasciato Equitalia che metteva le ganasce alle auto e ipotecava le case dei debitori nei confronti dello stato, anche per poche migliaia di euro.
Poi c'era anche la storia dei figli e figliastri:

In questo documento la direzione centrale di Equitalia scrive: astenersi da eventuali solleciti di pagamento fino a nuovo ordine per un lunga lista di soggetti ad esempio: presidenza provinciale di Roma Alleanza Nazionale, Movimento Politico Forza Italia, Democratici di sinistra, l’Unità editrice, Adriano Panatta e Vittorio Craxi, notificare per il momento solo i solleciti di pagamento, per altra attività attendere istruzioni ..

Poi è arrivata la sentenza della Cassazione (fino a 8000 euro, niente ipoteca): ma sono continuate le proteste da parte dei privati, che di fronte ad una cartella di 3600 euro, si ritrovano ancora la casa pignorata (come al signor Sciorato).
Imprese che, non riuscendo a pagare l'Irpef e i contributi all'Inps, si ritrovano con i macchinari bloccati: non potendo continuare a lavorare, come possono ripianare il debito con lo stato?
Debito che si accumula col debito, perchè ad Equitalia si deve pagare l'aggio per la riscossione, e l'agente incassa per la riscossione in proporzione al debito.
Sono circa 1 milione le imprese che hanno chiesto la rateizzazione del debito, aziende a rischio bancarotta che porterebbe un grave danno allo stato in termini sia di perdita di posti di lavoro, che dal punto di vista industriale.
Il tutto mentre ai signri evasori, ai furbetti, viene concesso lo scudo fiscale al 5%, o anche l'accordo diretto con l'Agenzia delle entrate (saldo e stralcio). Tutto ciò è ingiusto e l'attuale decreto sviluppo ha cercato di mettere una pezza a questa situazione.
Nessuna moratoria per il momento, ma comunque il governo dovrebbe ascoltare le mozioni emerse dalle discussioni in Parlamento.

Risparmio pubbli co e privato

Conviene più farsi il fondo pensione, come dicono tutti perchè l'Inps potrebbe no farcela più, oppure investire nel TFR, come dice il professore Beppe Scienza?
Come si difendono i nostri risparmi, dal rischio inflazione, dalle manovre finanziarie, dalla crisi.
E poi, che fine fanno i nostri soldi una volta messi nei fondi pensione.
Che è stato poi l'argomento del servizio "Let's make money":

Il regista Erwin Wagenhofer ha cercato di seguire il flusso dei nostri soldi, dalle banche alle assicurazioni, ai fondi pensione che possono decidere di prestare i nostri risparmi anche a chi specula alle nostre spalle. Dello speculatore che è anche il nostro debitore, spesso non sappiamo nulla. Soprattutto non sappiamo cosa fa per ripagare gli interessi sul prestito. Scopriremo così cosa hanno a che fare i nostri fondi pensione con la bolla immobiliare in Spagna o con la raccolta del cotone in Africa

Qui il blog di Milena Gabanelli, fresco fresco di apertura.
E speriamo di rivedere Report in Rai (libera dai partiti).

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