15 settembre 2011

I sindacati americani

Nel 2010, quando infuriava in Italia la polemica tra i sindacati italiani e Marchionne per i referendum di Pomigliano, l'ad di Fiat diceva
"I leader del Uaw - ha detto Marchionne - hanno capito completamente la nostra situazione. Staremo bene insieme fino a quando saremo d'accordo sulla necessità di essere l'impresa più competitiva". Per questo - assicura il top manager italo-canadese - "finchè non si dimostrerà sbagliato, continueremo a lavorare con loro".
Forse, passato un anno, anche il sindacato americano inizia a non capire bene la situazione:
Chrysler, niente accordo sul contratto Marchionne attacca il sindacato ..
[..] In una dura lettera inviata al presidente della Uaw, Bob King, l'amministratore delegato della Chrysler, Sergio Marchionne - riporta il New York Times - ha stigmatizzato il fatto che il sindacalista abbia passato la giornata in trattative con la Gm piuttosto che con la Chrysler dopo che lo stesso top manager italo-canadese era appositamente tornato negli Usa 1 interrompendo l'impegno "istituzionale" al Salone dell'auto di Francoforte.
In Italia ancora aspettiamo un piano per le aziende Fiat (che sono rimaste), i nuovi modelli e soprattutto aspettiamo i soldi.

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