20 dicembre 2011

Diritti o tabù?

I diritti sul lavoro si chiamano protezioni e noi, lavoratori non più giovani, siamo dunque garantiti, anzi ipergarantiti.
E ci dobbiamo pure sentire in colpa.

Perchè non di diritti riconosciuti si tratta, ma di un tabù, un retaggio del passato, da cancellare.
Quello che non capisco è perchè tutto questo accanirsi sull'articolo 18, che si applica solo a parte delle imprese e che riguarda solo i licenziamenti senza giusta causa.
Di che cosa stiamo parlando allora?

E come mai, gli stessi sindacati che sono andati d'amore e d'accordo con Marchionne (che ha lasciato a casa i lavoratori di Termini, di Irisbus e fin'ora quelli iscritti alla Fiom a Pomigliano) all'improvviso si riscoprono battaglieri?

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