07 febbraio 2012

Dove prendere i soldi

Non ci sono soldi per le pensioni, per la cassa integrazione (e ora che fine faranno gli ex lavoratori di Agile, di Iris bus, di Finacantieri, di Alitalia ..), per fare le opere pubbliche (e mettere in sicurezza il territorio) senza ricorrere ai privati, per gli ospedali, le scuole, le forze dell'ordine, per i trasporti pubblici, per risollevare la cantieristica navale, le aziende che fanno treni e bus...

Eppure per trovare i soldi basta andarli a prendere dove ci sono.
Perchè non si alzano le tasse che i concessionari delle slot machine devono pagare allo stato?
I i soldi che i concessionari devono allo stato per le autostrade.
Perchè non si alzano le royalties per l'estrazione del petrolio in Italia?

Perchè non si abroga il beauty contest (anzichè congelarlo in attesa di tempi migliori) e si fa un'asta per le frequenze?

Perchè per una seria lotta all'evasione non si ritorna alle leggi del periodo di Tangentopoli (unire concussione e corruzione ), si riforma il reato di falso in bilancio, si elimina la ex Cirielli, ratificare la legge anti corruzione europea  (col reato di autoriciclaggio).

I soldi ci sono senza tirare in ballo bamboccioni, sfigati e i figli di mamma (che cercano lavoro vicino casa).
Senza tagliare stipendi o diritti a chi lavora.
Tanto pe fare un esempio, Marchionne per le sue azioni paga meno tasse dei suoi dipendenti (e in America fa pubblicità per Obama, che ha concesso finanziamenti pubblici alla Chrysler): "MARCHIONNE INCASSA 50 MILIONI E CI PAGA MENO TASSE DEI SUOI DIPENDENTI. " è il titolo dell'articolo di Malagutti oggi sul Fatto. Chissà che questo non dica qualcosa a qualcuno?
Chissà, forse in un futuro prossimo il governo di Mario Monti riuscirà a centrare quello che, a parole, è uno degli obiettivi dell'esecutivo. E cioè spostare il peso delle imposte dal lavoro al capitale, dalla produzione alle rendite. Obiettivo ambizioso per un Paese come l'Italia dove finanzieri e speculatori vari finiscono il più delle volte per pagare meno tasse di imprenditori e lavoratori dipendenti. Un esempio concreto? Eccolo. Sergio Marchionne ha da poco ricevuto in regalo dalla Fiat, a titolo di compenso supplementare, un pacchetto di azioni che vale in Borsa oltre 50 milioni di euro.

EBBENE, L'IMPOSTA massima su questo gradito omaggio multimilionario non supera il 30 per cento. Tutto regolare. Questa, infatti, è l'aliquota prevista a norma di legge per i guadagni dei soggetti residenti all'estero. E Marchionne, come noto, agli occhi del Fisco nostrano risiede a Walchwil, nel cantone svizzero di Zug, uno dei più generosi delle Confederazione per quanto riguarda le tasse.

Nessun commento: