08 febbraio 2012

Il grande freddo

Leggo sui giornali che con la legge 10/2011, si è scaricato sulle regioni l'onere di dichiarare lo stato di emergenza.
Regioni che dovrebbero agire sulle accise per trovare i fondi per gestire la crisi cosa che, con i prezzi del carburante, avrebbe scoraggiato questa scelta:
Significa che, in base alla nuova normativa, la richiesta da parte delle Regioni dello stato d’emergenza comporta come “penale” un aumento delle accise, e siccome il prezzo del carburante ha raggiunto il massimo storico, i presidenti di Regione non se la sentono di far pagare il sale e le pale ai cittadini. Così ieri hanno chiesto la convocazione straordinaria della Conferenza delle Regioni, nel tentativo di evitare che l’emergenza per pochi si trasformi in un capestro per tutti.
[Il fatto - Marilù Mastrogiovanni]


Sempre grazie alla stessa legge 10/2011 sono stati tolti poteri operativi alla Protezione civile che oggi ha solo il compito di  monitorare.
Siamo passati dai poteri straordinari per la gestione dei grandi eventi, la short list delle imprese da chiamare senza gara, a questa gestione che sfiora il ridicolo.
Così dobbiamo registrare 40 vittime per il freddo, regioni con zone che sono rimaste al buio e irraggiungibili, a Genova in 40000 sono rimasti senz'acqua,   città bloccate.
E ora rischiamo anche  un taglio alle forniture del gas dalla Russia.

Comunque, a prescindere dai comunicati di Gabrielli, per capire come sarà il tempo, basta vedere i siti di meteo: venersì è prevista neve, anche a Milano e Roma (mista a pioggia).

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