13 marzo 2012

La resa dei Monti


Ci aspettavamo che questo governo mettesse fine alla seconda repubblica per traghettarci in una nuova, democratica e più equa terza repubblica.
Invece stiamo assistendo alla resa dei Monti.
Su giustizia (prescrizione, norme sulla corruzione), e Rai.
Sui costi della politica.
Sulla legge elettorale, che deve rimanere questa.

Le riforme di cui parlare sono quella del lavoro e del welfare, ma senza soldi (come le nozze coi fichi secchi), per togliere di mezzo l'articolo 18.

Come la riforma delle pensioni, subito e per fare i primi della classe, che non ha toccato nè le pensioni doppie nè quelle d'oro (e nemmeno i vitalizi, ma solo dal prossimo giro di valzer).
Basterebbero poche norme per affrontare concretamente lo spread politico, etico, giudiziario, ma il solo parlarne è tabù.
Reato di autoriciclaggio, Rai pubblica e non lottizzata, legge sui partiti, parlamento pulito ..


Chi si aspettava una discussione sulla sentenza della Cassazione per il processo Dell'Utri, sulle parole del PG Iacoviello, sui recenti sviluppi dell'inchiesta stato mafia, rimarrà deluso.
Chi si aspettava una presa di posizione netta sui casi Lusi, sulle ultime tangenti in Lombardia, sugli scandali negli ospedali, dovrà pazientare.
La fase tre, o la fase quattro ... tanto l'importante è salvare i conti, abbassare lo spread, salvare l'immagine.

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