11 marzo 2012

Sulla lotta alla mafia


Secondo il procuratore generale della Cassazione il concorso esterno in mafia è un “reato autonomo a cui non crede più nessuno”.

Ecco, mi domando, ma se non ci credono loro, i giudici che dovrebbero emettere le sentenze (o validarle, nel caso della suprema corte) , perchè dovremmo crederci noi? Perchè dovrebbero crederci gli imprenditori che, per lavorare, devono trovare un accordo con la mafia? I commercianti che alla mafia devono mettersi a posto col pizzo? Come faranno i ragazzi che, all'epoca dell'attentatuni contro Falcone (che assieme a Borsellino e agli atri magistrati del pool idearono il concorso esterno nella sentenza ordinanza del maxi processo, nel 1987) erano appena nati, a credere che questo stato voglia veramente fare la lotta alla mafia?

Lo sappiamo tutti che la lotta alla mafia si fa facendo terra bruciata attorno a questo tumore, attacando i patrimoni, attaccando la zona grigia della borghesia mafiosa che da ai boss prestigio e immunità. Assessori, medici, ingegneri, politici, finanzieri, carabinieri, poliziotti. La guerra alla mafia non è fatta solo col contrasto all'ala militare, ai punciuti.

Occorre anche andare a punire “manifestazioni di connivenza e di collusione da parte di persone inserite nelle pubbliche istituzioni possono eventualmente realizzare condotte di fiancheggiamento del potere mafioso , tanto più pericolose quanto più subdole e striscianti, sussumibili, a titolo concorsuale, nel delitto di associazione mafiosa” [dalla sentenzaordinanza del maxi processo ter il 7 luglio 1987].

Le reazioni politiche alla sentenza della Cassazione:
- Cosentino (da imputato) su Dell'Utri.
- Di Pietro: speriamo non lo facciano ministro
- Violante: il concorso esterno va rivisto (dai parlamentari sotto processo, per esempio)
- Caselli: concorso esterno fondamentale per combattere la mafia

A proposito, sorprende (o forse no) che ora il PDL di Alfano (ovvero Berlusconi), pur di non parlare di giustizia (ovvero corruzione, mafia, malapolitica) e Rai (ovvero di informazione che sia controllo della politica e non viceversa) riscopra il tema del lavoro.
Che utilizzi, per riconquistare l'accordo coi partiti del centro, gli stessi argomenti usati nel passato da Berlusconi (quello che oggi è sotto processo per prostituzione minorile).
Loro, che la famiglia l'hanno massacrata, che hanno svilito il senso e il significato del lavoro. 

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