22 giugno 2012

Il leader dei moderati

Vorrei proprio conoscerli, questi moderati che ora B. si candida a governare.
Berlusconi, la sfida per il dopo Monti "Voglio essere il leader dei moderati"

In che modo vorrà governare, questi moderati, il cavaliere?
Travestendoli da Obama o da Ronaldino?
Accogliendoli sul lettone di Putin?
Raccontando loro delle barzellette inedite?

A proposito di moderati: il Rapporto sui diritti globali 2012 racconta uno scenario dell'Italia che mette i brividi. Altro che moderati e grande centro.

Rapporto diritti globali, la foto dell’Italia in crisi fra tagli e disuguaglianze
Spesa sociale falciata dell'80% dal 2008, Welfare decimato, un quarto dei cittadini a rischio povertà, reddito dei ricchi che cresce dieci volte più di quello dei "meno abbienti". Con tre milioni di precari e due milioni di nuovi emigrati. Tutti i numeri di un paese "a rischio Grecia" nel volume promosso da Cgil e Arci
Meno lavoro, meno diritti, meno futuro. Il bilancio per l’Italia del Rapporto sui diritti globali 2012, pubblicato oggi dall’Associazione Società Informazione e promosso da Arci, Cgil e un gruppo di associazioni, è pessimo. “La prima guerra mondiale della finanza ha provocato l’11 Settembre dello Stato sociale e dei diritti”, si legge nel Rapporto. La conferma è nei numeri, che raccontano un Paese in cui povertà e disuguaglianze sono in aumento, mentre le voci principali di spesa sociale, tra il 2008 e il 2011 hanno subito tagli complessivi dell’80%.
Una tendenza che si aggraverà nel 2013, spiega il Rapporto, che quest’anno si intitola ‘La Grecia è vicina’. Al centro delle 1300 pagine di questa decima edizione, non poteva che esserci la crisi. Ma se gli Usa hanno provato a dare qualche impulso alla crescita, l’Europa, denuncia il Rapporto, sarebbe tutta concentrata sullo smantellamento dello Stato sociale e dei diritti acquisiti da lavoratori e pensionati. Un giudizio che si traduce nella sostanziale bocciatura delle scelte di Mario Monti. “Un governo in linea con quello di Berlusconi”, critica il segretario della Cgil Susanna Camusso, che nella prefazione al Rapporto non usa mezzi termini: “I salari sono fermi, i redditi calano, la disoccupazione aumenta, la recessione si acuisce, la disperazione delle persone senza futuro si diffonde”.



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