07 giugno 2012

Un'altra occasione persa - De Gregorio e gli altri salvati

".. anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti".


La canzone di maggio di De Andrè recitava più o meno così.
Dobbiamo pensare questo dopo l'ennesima occasione sprecata dal parlamento di dare un segnale al paese.
L'ennesimo accordo PDL, Lega con UDC e qualcuno del PD salva dall'arresto il senatore De Gregorio.
Che, dopo aver festeggiato alla bouvette, si difende dicendo che tanto è la sua ultima legislatura.

Tutto questo dopo le nomine di personalità con competenze riconosciute e indipendenti dalla politica all'AGCOM e all'authority sulla Privacy: un medico dermatologo alla privacy, un professore di telecomunicazioni vicino a D'Alema, un manager di Publitalia chiamato a vigilare sulle televisioni...

Tutto questo dopo le promesse non mantenute sulla riforma della legge elettorale (e il referendum affossato).
Le promesse di una riforma sui finanziamenti ai partiti.
Dopo la parata del 2 giugno che si poteva evitare.
Ora l'ennesimo parlamentare salvato con votazione segreta in Senato.

Nello stesso giorno in cui il presidente della Lombardia viene salvato dalla Lega (non si sa mai che poi il PDL faccia lo sgambetto in Veneto e Piemonte) e il governo va sotto sulla spending review su una proposta del gruppo Coesione nazionale, che in realtà è contro la costituzione, dunque non andrà in porto.

Almeno avessero il buon gusto di non nascondersi dietro le frasi di circostanza o la fumosa questione dell'antipolitica.
Putroppo questi partiti, rappresentanto solo se stessi.

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