01 luglio 2012

Tutta colpa di Pietro

L'uno due micidiale: D'Alema sul corriere, Casini su Repubblica. A rilanciare il patto dei moderati, progressista, per salvare l'Italia e l'Europa.

Casini:


Lei ha suggerito un’alleanza tra moderati e progressisti per la prossima legislatura. Bersani ha risposto positivamente. Come conciliare questa intesa con Vendola e Di Pietro?«Qui si finge di non capire che sono saltati tutti gli schemi della politica tradizionale. Metà dei partiti della destra europea, a partire dal Pdl, ha fatto il tifo contro Sarkozy. La Merkel ha dovuto cercare i voti della Spd e, se non ci fosse stato il socialista Hollande, il popolare Rajoy sarebbe uscito dal summit Ue con le ossa rotte. Questo per dire che ovunque, nella prospettiva degli Stati Uniti d’Europa, il tema del rapporto fra moderati e progressisti è diventato centrale».Torniamo a casa nostra. Di Pietro oggi dice “con Casini mai, è il carnefice del centrosinistra”. Sarà dura mettere insieme tutti questi pezzi…«Capisco la sua nostalgia per il governo Prodi, ma non intendo fare da schermo. Lui si è messo al margine con attacchi dissennati e ripetuti al presidente della Repubblica e anche al Pd».



D'Alema:
Lei ha da tempo puntato a includere nel centrosinistra Casini e l'ultima evoluzione sembra darle ragione. Ingaggiandolo però sta perdendo Vendola.«Vendola ha ragione quando chiede di discutere i contenuti, ha torto quando regala le chiavi del suo partito a Di Pietro. Glielo chiedo con amicizia, quali valori di sinistra vedi in lui? E poi non siamo noi che vogliamo escluderlo. È Di Pietro con i suoi attacchi continui contro il partito, le istituzioni, il Quirinale, che si mette in una posizione difficilmente compatibile con una seria prospettiva di governo». 

Tutta colpa di Di Pietro, dunque. Par di capire, leggendo tra le righe, che Monti potrebbe tornare ad essere premier nella prossima grande coalizione .

D'Alema

Se sta nascendo un centrosinistra europeo che ruolo potrà giocarvi Mario Monti?«In un nuovo centrosinistra europeo Monti può trovarsi a perfetto agio. È una personalità liberale che con la sua azione può mitigare positivamente le resistenze stataliste che ci sono ancora tra i socialisti. La sua insistenza sul completamento del mercato unico è giusta. Ha posizioni che a me paiono compatibili con il nostro orizzonte programmatico». 

Casini:


Quindi Bersani?«C’è un signore a palazzo Chigi che sta facendo il suo lavoro benissimo e non credo che si ritirerà avita privata nella prossima legislatura. E c’è un segretario del Pd che, nei sondaggi, è il più grande partito italiano. Ma, nel momento in cui si realizzerà una convergenza, che io mi auguro ancora più vasta, le assicuro che decidere la guida del governo non sarà un problema».


Poi non lamentatevi se la gente vota Grillo.



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